Biddle, John (1615-1662) e unitarismo inglese

John Biddle nacque nel 1615 a Wotton-under-Edge, nella contea inglese del Gloucestershire, da un negoziante di stoffe di lana. Già da piccolo B. dimostrò notevolissime capacità mnemoniche ed un'intelligenza fuori dell'ordinario: alla giovane età di 15 anni aveva pubblicato un'antologia di traduzioni di testi classici in inglese!

Quindi fu logico che B. andasse all'università, iniziando a frequentare, dall'età di 17 anni, la Magdalene Hall, ad Oxford, dove ottenne il baccalaureato nel 1638.

In seguito egli rimase come "tutor" ad Oxford e nel 1641, ottenuto la laurea a 26 anni, divenne preside del liceo Crypt, annesso alla cattedrale di Gloucester, dove alternò l'insegnamento del catechismo agli studi approfonditi della Bibbia. Grazie alla sua incredibile memoria, B. riuscì ad imparare a memoria tutto il Nuovo Testamento in inglese e buona parte della versione in greco. Ma non fu solo un esercizio mnemonico: i suoi studi gli avevano fatto sorgere i primi dubbi dottrinali e i teologi suoi contemporanei dipendevano troppo il proprio giudizio dagli scritti dei Padri della Chiesa per dare risposte certe alle sue domande.

In particolare B. sollevò dubbi sulla santità dello Spirito Santo e scrisse a riguardo il trattato, il primo dell'unitarismo o socinianismo inglese, pubblicato solo nel 1647: Twelve arguments against the Deity of the Holy Spirit (dodici ragioni contro la divinità dello Spirito Santo) a uso privato per pochi amici. Benché B. disse di non essere stato ispirato dalle opere di Fausto Sozzini, bisogna ricordare che comunque già nel 1614 circolava in Inghilterra il Catechismo di Racow [fatto bruciare pubblicamente da Giacomo I (1603-1625)] e nel 1615 era stata inaugurata la Chiesa degli Stranieri, di ispirazione unitariana.

Purtroppo uno degli amici destinatari dello scritto lo tradì e B. si trovò nel 1645 rinchiuso in carcere per ordine dei magistrati di Gloucester. La disavventura non diminuì comunque il suo senso di combattività nel difendere le sue idee. Infatti, nello stesso periodo, B. vinse, per abbandono dell'avversario, frustrato e disgustato, il dibattito pubblico con il famoso arcivescovo irlandese di Armagh, James Ussher (1581-1656), l'ideatore della cronologia della Bibbia.

Nel 1646 B. fu convocato a Londra per essere giudicato da una commissione di teologi, ma, nell'attesa della sentenza, fu confinato in prigione a Westminster dove rimase per vari motivi per i successivi 5 anni. Infatti, imprudentemente, nel 1647, B. fece pubblicare le sue Dodici ragioni, suscitando un putiferio: a gran voce venne chiesta la sua condanna a morte, prevista anche dalla recentemente approvata (nel 1648) legge Ordinance for punishing heresies and blasphemies (ordinanza per punire eresie e blasfemie). Tuttavia il preside di Gloucester poté sfruttare a suo vantaggio il mutato clima politico [Carlo I (1625-1649) era stato decapitato nel 1649 e Oliver Cromwell (1599-1658) aveva proclamato la repubblica] e nel 1652, grazie all'Act of Oblivion (legge di oblio), B. finalmente uscì di prigione.

Ma una volta libero B., non certo un campione di prudenza, si mise pericolosamente in vista fondando una piccola congregazione sociniana a Londra, traducendo testi base dei sociniani (o unitariani) polacchi, come il Catechismo di Racow (in Polonia), la prima dichiarazione dei principi sociniani, ma soprattutto pubblicò nel 1654 la sua opera più celebre, il Twofold Catechism (Catechismo doppio), dove in 24 capitoli egli bandì tutte le espressioni e dottrine non originarie delle Scritture, come transustanziazione, peccato originale, Dio fatto uomo, Madre di Dio etc. Insomma non ci fu un solo punto della teologia dell'epoca che non fosse rimesso in discussione da lui, sebbene utilizzasse l'astuta tecnica delle domande aperte, senza mai precisare la propria fede.

Nonostante ciò, per ordine del parlamento, le copie del suo libro furono bruciate sul rogo e lui stesso imprigionato nel carcere di Newgate, ma, per l'ennesima evoluzione della turbolenta situazione politica inglese (era stato sciolto il parlamento), fu liberato.

Libertà illusoria, purtroppo: un mese dopo B. venne arrestato grazie alla vecchia legge del 1648 contro le eresie e blasfemie e condannato a morte: Cromwell in persona riuscì a far trasformare la sentenza in un confino, come si direbbe oggigiorno, nelle isole Scilly, al largo della Cornovaglia, dove rimase segregato fino al 1658.

Finalmente liberato nel 1658, B. riuscì a mantenersi fuori dei guai con la giustizia fino al giugno 1662, quando l'Act of Uniformity, voluta dal re Carlo II (1649-1685) per stroncare il clero e le sette dissidenti, portò al suo arresto per aver organizzato a casa sua delle lezioni non autorizzate di esegesi biblica. Poiché non si riuscirono a trovare capi d'accusa teologici sufficientemente validi, B. fu condannato ad una forte multa di £100 dell'epoca, somma che egli non poteva assolutamente pagare, e quindi fu tenuto in prigione. Ma, oramai minato nel fisico, B. fu rilasciato poco dopo e il 22 settembre 1662 morì nel suo letto all'età di 47 anni.

L'unitarismo inglese dovette, forzatamente, darsi alla clandestinità per più di cent'anni, fino al 1770 circa, quando Theophilus Lindsey fondò una chiesa ufficiale d'ispirazione sociniana a Londra.