Curran, padre Charles E. (n. 1934)

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Charles E. Curran

Nato a Rochester (nello stato di New York) nel 1934, il teologo cattolico americano Charles E. Curran ha studiato dapprima nel seminario minore di St. Andrew, poi in quello maggiore di St. Bernard, ambedue a Rochester, prima di essere prescelto nel 1955 per proseguire gli studi presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma, dove ha ottenuto il dottorato in Teologia nel 1961, con una specializzazione in teologia morale, conseguita presso l’Accademia Alfonsiana nello stesso anno, sotto la guida del teologo Bernard Häring (1912-1998). Nel 1958 egli è stato ordinato sacerdote, sempre a Roma.
Dal 1961 al 1965 C. ha insegnato al seminario di St. Bernard, prima di recarsi all’Università cattolica d’America, a Washington.
Esonerato nel 1967 dalla docenza di teologia morale all’Università Cattolica di Washington per le sue idee progressiste, egli fu reintegrato grazie alla compatta protesta, sotto forma di sciopero, di 44 professori e 6.600 studenti dell’università stessa.

Nel 1968, C. fu il portavoce del dissenso, forte di oltre 600 teologi, contro la famosa enciclica papale Humanae vitae, che riaffermava il divieto per i metodi anticoncezionali artificiali. Il teologo statunitense ha continuato per tutti gli anni ’70 e ’80 a sfidare la posizione ufficiale della Chiesa su vari argomenti morali, come il sesso prematrimoniale, la masturbazione, i metodi contraccettivi, l’aborto, l’omosessualità, il divorzio, l’eutanasia e la fecondazione in vitro, finché il 25 luglio 1986, dopo un’inchiesta durata sette anni, la Congregazione per la dottrina della fede, presieduta da Joseph Ratzinger [ora Papa Gregorio XVI (2005-)], stabilì la sua definitiva espulsione dalla facoltà dell’Università Cattolica d’America e la proibizione di insegnare teologia, dichiarando che un dissidente dal magistero cattolico come C. non era né idoneo né eleggibile all’insegnamento della teologia cattolica. Diversi professori protestarono per il licenziamento: uno di loro, il reverendo Richard McBrien (n. 1936), capo del dipartimento di teologia all’università Notre Dame (nello stato dell’Indiana), dichiarò che se tale metro di misura fosse stato utilizzato per altri docenti di teologia morale, moltissimi di questi avrebbero perso il proprio posto di lavoro. Il cardinale Joseph Bernardin (1928-1996) di Chicago propose una mediazione: mantenere C. nella sua università, ma a patto che non potesse insegnare etica sessuale, tuttavia questo suggerimento andò a vuoto di fronte all’inflessibilità del Vaticano. Del resto, neppure una successiva causa legale, nel 1989, di C. contro l’Università cattolica ha avuto migliore fortuna.

Da quel momento, nessun’istituzione cattolica ha più offerto ruoli accademici a C., nonostante egli non sia mai stato né scomunicato né sospeso a divinis. Detto ostracismo è stato mantenuto anche dopo che, nel 1990, l’Associazione Americana dei Professori Universitari ha posto l’Università Cattolica d’America nella loro “lista nera”, per il licenziamento di C.
Dopo il licenziamento, il teologo statunitense ha insegnato Studi cattolici alla Cornell University (nello stato di New York), teologia all’Università della California del Sud e religione all’Auburn University (nello stato dell’Alabama), prima di essere nominato, nel 1991, Professore di etica (occupando la cattedra Elizabeth Scurlock di Valori Umani) alla Southern Methodist University (un ateneo, dunque, metodista!), in Dallas, nel Texas, ruolo che tuttora ricopre.
Inoltre, egli è stato presidente in tre società professionali a sfondo religioso: l’American Theological Society (Società teologica americana), la Catholic Theological Society of America (Società cattolica teologica d’America), e la Society of Christian Ethics (Società di etica cristiana), e ha scritto più di 50 libri sulla teologia morale, di cui il più recente (2005) è The Moral Theology of Pope John Paul II (La teologia morale di Giovanni Paolo II).