Gaiano d'Alessandria (VI secolo) e gaianiti

G., attivo in Alessandria d'Egitto intorno al 530/540, fu un seguace di Giuliano di Alicarnasso, fondatore della corrente degli aftartodocetisti o fantasiasti o incorrutticoli, una variante del monofisismo.

Essi, in contrasto con la corrente dei severiani o fartatolatri o corrutticoli, fondata da Severo di Antiochia, affermavano che Cristo aveva una natura umana incorruttibile, e cioè che Cristo non era soggetto ai normali desideri di fame, sete, stanchezza, ecc. ma che si era sottoposto volontariamente ad essi per amore nostro.

I seguaci di G. furono detti gaianiti e si opposero sempre strenuamente ai severiani d'Alessandria, che facevano capo a Teodosio, patriarca della città.