Armée de Marie (Armata di Maria) (dal 1971)

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Marie-Paule Giguère

Apparizioni mariane discusse

Almeno due sono le apparizioni mariane che hanno influenzato la nascita di questo gruppo cattolico di frangia: l’apparizione di La Salette del 1846 e quella di Amsterdam nella prima metà del XX secolo, sulle quali ha scritto diversi libri un autore cattolico, diventato popolare, vale a dire il francese Raoul Auclair (1906-1997), che rivestirà, vedremo, un ruolo importante nell’Armée de Marie.

Nel primo caso, a La Salette, un paese di montagna, vicino a Grenoble (in Francia), il 19 settembre 1846 avvenne un’apparizione della Vergine Maria a due pastorelli, Maximin Giraud e Melanie Calvat, ai quali fu comunicato un messaggio, mantenuto segreto dalla gerarchia ecclesiastica, e sulla cui interpretazione si scatenò una bufera di illazioni e polemiche, alimentate anche dalla stessa Calvat, la quale, da adulta, rese pubbliche, soprattutto nel 1873, alcune sue “rivelazioni”, successivamente poste all’Indice per ordine di Papa Leone XIII (1878-1903).

Nel secondo caso, ad Amsterdam, tra il 1917 ed il 1959, la “Madonna di Tutti i Popoli” sarebbe apparsa ad Ida Peerdeman (1905-1996), suscitando una reazione molto cauta nella Chiesa Cattolica, che dapprima - nel 1956 - condannò il fenomeno per mezzo dell’arcivescovo Johannes Petrus Huibers (1875-1969), solo nel 1996 autorizzò il culto, e che, infine, il 31 maggio 2002, tramite il vescovo di Haarlem-Amsterdam, Joseph Maria Punt (n. 1946), ha approvato il carattere soprannaturale delle apparizioni della Madonna.

Marie-Paule Giguère

La fondatrice dell’Armée de Marie, Marie-Paule Giguère nacque il 14 settembre 1921 a Sainte Germaine du Lac Etchemin, vicino a Quebec (in Canada). Già dall’adolescenza la Giguère sentì delle voci interiori, che nel 1954 avevano fatto un preciso riferimento ad un futuro movimento mariolatra (vale a dire che tributa un culto esagerato alla figura della Madonna), denominato, per l’appunto, Armée de Marie. Questo movimento sarebbe stato fondata dalla visionaria canadese, dopo un tribolato e infelice matrimonio (si era sposata nel 1944, separandosi nel 1957), il 28 agosto 1971 nel santuario di Notre-Dame-d’Etchemin, dopo aver partecipato negli anni ’60 alla costituzione di un piccolo gruppo mariano assieme ad una suora e due padri camilliani. Sulla sua esperienza la Giguère scrisse la propria autobiografia – Vie d’Amour - in tredici volumi tra il 1979 ed il 1980, la lettura della quale indusse il già citato Raoul Auclair a aderire al movimento nel 1976, diventando – due anni dopo - il direttore responsabile della rivista del movimento, L’Étoile.

Gli anni successivi furono di grande successo per Marie- Paule Giguère, che fondò la Famille des Fils et Filles de Marie (la Famiglia dei figli e delle Figlie di Maria), la Communauté des Fils et Filles de Marie (Comunità dei figli e delle Figlie di Maria), gli Oblats-Patriotes (Oblati patrioti) e l’Institut Marialys (Istituto Marialys). Tutte queste organizzazioni concorsero a formare la Communauté de la Dame de tous les Peuples (La Comunità della Signora di tutti i popoli), in onore della Madonna delle apparizioni di Amsterdam. L’apice del successo fu raggiunto con l’ordinazione del primo sacerdote del movimento nel 1986 da parte di Papa Giovanni Paolo II (1978-2005).

I problemi con la Chiesa Cattolica

Ma arrivarono anche i momenti di contrasto con la Chiesa Cattolica. Nel 1984 fu avviata un’inchiesta, richiesta dall’arcivescovo di Quebec, cardinale Louis-Albert Vachon (1912-2006), per indagare sulle dottrine eterodosse del movimento, che vedevano la Giguère come la reincarnazione mistica della Vergine Maria e l’esistenza di una doppia Trinità, quella tradizionale e quella eterodossa formata dalla Vergine Maria, da Marie-Paule Giguère stessa e dallo Spirito Santo. Il 27 febbraio 1987 la Congregazione per la Dottrina della Fede condannò queste dottrine come gravemente erronee e, poco dopo, all’Armée de Marie fu ritirato lo status come pia associazione cattolica, che era stato garantito nel 1975 dal predecessore di Vachon, l’arcivescovo e cardinale Maurice Roy (1905-1985).

Ciò nonostante, l’Armata di Maria ha continuato le sue attività, arrivando a contare 25.000 membri e 80 religiosi in 14 paesi del mondo, fino al 31 marzo 2000, quando, in una lettera indirizzata al vescovo Gerald William Wiesner (n. 1937), presidente della Conferenza Episcopale Canadese, il Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, l’allora cardinale Joseph Ratzinger (n. 1927) (ora Papa Benedetto XVI), riaffermava gli errori dottrinali del movimento e raccomandava di “scoraggiare tutte le attività del disciolto movimento”.

Tuttavia, la condanna del movimento della Giguère (che nel frattempo, dopo la morte del marito Georges Cliche nel 1997, è diventata suora con il nome di Madre Paul-Marie) non sembra uniformemente acettata dall’episcopato canadese: per esempio il vescovo di Alexandria-Cornwall (nell’Ontario, Canada), Eugène Philippe LaRocque (n.1927), e il vescovo di Antigonish (in Nova Scotia, Canada), Colin Campbell (n. 1931), hanno indubbiamente complicato la situazione, continuando ad ordinare sacerdoti del movimento, senza la necessaria autorizzazione del vescovo Gilles Cazabon (n. 1933), preposto da Giovanni Paolo II ad occuparsi della vicenda. Oltre a ciò il vescovo LaRocque ha preso, più volte pubblicamente, le difese dell’Armata di Maria.
Comunque sia, sembra che l’atto finale di questa vicenda si sia consumato nell’aprile 2007, quando la Giguère è stata scomunicata per l’ordinazione, non consentita, di cinque diaconi.
Il sito ufficiale é www.communaute-dame.qc.ca/.