Serra, Irineu Raimundo (1892-1971) e chiese del Santo Daime

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Irineu Raimundo Serra

I primi anni e la scoperta dell’ayahuasca

Irineu Raimundo Serra nacque nel 1892 a São Vicente Ferret, nello stato nord-orientale brasiliano del Maranhão. Immigrato nel 1922 nell’ovest del paese – in piena foresta amazzonica - S. lavorò per sei anni come raccoglitore di gomma ed impiegato statale nelle vicinanze della città di Xapuri (nello stato di Acre). In questo periodo, S. entrò in contatto con gli indigeni dell’Amazzonia, che gli fecero conoscere l’ayahuasca, una bevanda con forti effetti allucinogeni (simili al LSD), ottenuta dalla corteccia di una liana del genere Banisteriopsis (caapi o inebrians), mischiata spesso con foglie di piante tropicali con il medesimo effetto, come la Psychotria(viridis o carthaginensis) o la Diplopterys cabrerana.

S. diede alla sostanza il nome Daime (dal portoghese dai me, dammi), che per lui assunse un valore mistico rituale, specialmente quando gli apparve la visione di una “Signora Divina”, che gli disse di ritirarsi nella foresta per otto giorni, nutrendosi di macacheira (manioca bollita) e assumendo l’ayahuasca. Sotto l’effetto di quest’ultima, egli ebbe visioni di una “Regina della Foresta”, la quale gli ordinò di iniziare una nuova religione in cui l’assunzione del Daime (diventato poi “Santo Daime”), come vero e proprio sacramento, sarebbe stata fondamentale. Questa sostanza chimica assume durante l’uso rituale, infatti, un valore enteogenico, vale a dire che sviluppa la comunicazione interiore con Dio. Altri esempi di sostanze enteogeniche possono essere la ganja per i rastafariani o il peyote per la Native American Church.

Fondazione del CICLU e scissione del CEFLURIS

S. decise quindi di trasferirsi nel 1930 nella città di Rio Branco (la capitale dello stato di Acre), dove fondò la sua chiesa, denominata Alto Santo e che in seguito diventerà il Centro de Illuminãção Cristã Luz Universal (CICLU) (Centro d’Illuminazione Cristiana Luce Universale), dove egli continuò a ricevere, da parte della “Regina della Foresta”, visioni, ma anche inni oramai parte integrante della dottrina della chiesa. La chiesa divenne popolare, anche per le capacità taumaturgiche del Mestre (Maestro, così venne soprannominato S.) Ireneu, e si espanse nelle altre zone del Brasile.

Dopo la sua morte, avvenuta nel 1971, la chiesa si spezzettò in diversi tronconi: ne emerse infine il gruppo più consistente, quello gestito da Sebastiao Mota de Melo (1920-1990), noto presso i seguaci come Padrinho Sebastiao, il quale dopo aveva organizzato nel 1959 una comunità spiritista nella zona di Rio Branco, era stato convertito da S. nel 1965 alle dottrine del Daime. Il gruppo di Mota de Melo si denomina Culto Eclético da Fluente Luz Universal Raimundo Ireneu Serra (CEFLURIS) (Culto eclettico della fluente luce universale Raimundo Ireneu Serra), e uno dei principali punti di contrasto è stato l’uso della marijuana (da loro denominata “Santa Maria”), come sostanza enteogenica, abitudine respinta dagli altri seguaci di S. Tuttavia, negli ultimi anni, la stessa chiesa di Mota de Melo non considera più “dottrinale” l’uso della marijuana.

Nel 1983 Padrinho Sebastiao trasferì la sede della chiesa (forte di 700 membri) a Céu do Mapiá, da dove si è espansa nel sud del Brasile ed in altri paesi, come Stati Uniti, Giappone ed Europa (Spagna, Olanda, Svizzera, Austria, Francia e Italia, che conta circa 40 membri e 150 simpatizzanti). Oggi, dopo la morte per infarto del fondatore nel 1990, il CEFLURIS (sito ufficiale http://www.santodaime.org/indexy.htm) è gestito dal figlio, Alfredo Gregorio de Melo, presidente dell’organizzazione.

Il problema legale dell’uso del Daime

L’uso rituale del Daime ha creato problemi crescenti con le autorità locali in tutti i paesi, dove la chiesa è presente. In Brasile esso viene permesso solo in un contesto rituale nel 1986, però dopo un’accurata indagine del CONFEN (Consiglio Federale per gli Stupefacenti), che aveva valutato un altro gruppo con simili abitudini, denominato Uniao do Vegetal (UDV) (Unione del Vegetale); in Stati Uniti proprio l’UDV riesce a far legalizzare nel 2006 dalla Corte Suprema Americana l’uso rituale del Daime, ma solo per le proprie cerimonie, e non quelle di altre chiese; in Olanda l’arresto di due dirigenti del Santo Daime porta nel 1999 ad una perizia tossicologica, dove il risultato favorevole del rapporto finale conduce ad un’assoluzione degli imputati nel maggio 2001, che ha permesso l’uso cerimoniale del Daime; in Germania avvengono perquisizioni ed arresti nel 1999; situazione identica in Francia fino ad una sentenza assolutoria della Corte d’Appello di Parigi nel 2005, che in pratica legalizza l’uso rituale del Daime; in Italia, proprio nel 2005, avvenne un arresto di 24 seguaci, aderenti alla Chiesa di Assisi, ma nel maggio 2006 sono stati assolti per insufficienza di prove.

Dottrine e rituali

Il Santo Daime non ha testi canonici, ma la dottrina si deduce dalle centinaia di inni, che S. ha ricevuto nelle sue visioni e che sono considerati il Terzo Testamento del Vangelo di Cristo, una nuova ri-lettura del Sacra Scrittura sotto l’effetto del Daime: nel Panteon del Santo Daime non soltanto sono presenti Dio Padre, Cristo Redentore e la Madonna, ma anche divinità africane e sudamericane. Esso è quindi una religione sincretistica, che unisce elementi cristiani, spiritismo kardecista [cioè secondo i concetti del noto spiritista Allen Kardec, pseudonimo dello studioso francese Hyppolite Rivail (1804-69)], ecologia, animismo africano e sciamanismo sudamericano.

I rituali comprendono, secondo un calendario prestabilito, le concentrações (concentrazioni silenziose e meditative) e le bailados (danze e canti di inni, da parte dei padrinhos e delle madrinhas, al suono delle maracas), durante le quali i partecipanti bevono il the di Daime (inteso come un perfetto equilibrio tra la corteccia della liana, visto come elemento maschile, e le foglie, elementi femminili): la chiesa ritiene che questa sostanza enteogenica non dia allucinazioni, ma la visione più giusta della realtà.