Kuznetsov, Pyotr (n. 1964) e Vera Chiesa Russa Ortodossa

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Pyotr Kuznetsov

L’ex architetto (o ingegnere, secondo altre fonti) Pyotr Kuznetsov, nato nel 1964 in Bielorussia, è il leader e fondatore del gruppo apocalittico russo, denominato Vera Chiesa Russa Ortodossa (da non confondere con l’omonima Chiesa Russa Vera Ortodossa, uno scisma della Chiesa Ortodossa). Abbandonata la propria attività, K., un uomo mentalmente disturbato che è stato ricoverato anche in ospedali psichiatrici per schizofrenia, ha vagato per tutta la Russia e la Bielorussia, profetizzando l’imminente apocalisse e raccogliendo un seguito di qualche decina di seguaci. Ad essi K. imponeva di vestire con lunghe tonache nere e proibiva di guardare la televisione, ascoltare la radio, maneggiare i soldi, mangiare cibo industriale. Considerava inoltre le carte di credito ed i codici a barre come simboli satanici.

Il 17 novembre 2007 un gruppo di 35 membri (inclusi quattro bambini) della setta si sono barricati in una caverna (che è risultata poi essere in realtà un convento sotterraneo pre-1917 con un pozzo, una cucina e area per dormire e pregare) vicino a Nikolskoye, un villaggio della regione di Penza, 650 km. a sudest di Mosca, dove aspettare la fine del mondo, previsto dal loro profeta per maggio 2008.
Il problema era che gli adepti non vollero accettare l’invito della polizia locale di uscire dalla fredda caverna (la temperatura interna non superava mai i 10°C), anzi minacciarono di farsi saltare in aria (nella caverna erano state accumulate molte taniche di benzina), se le autorità locali avessero cercato di farli sloggiare. Il gruppo non comprendeva K., il quale fu rintracciato e portato a Nikolskoye, per convincere i suoi adepti ad uscire, tuttavia né lui né un prete ortodosso (specialista del libro dell’Apocalisse) sono stati capaci di convincerli: si pensa che gli adepti non si fidino più di K., giacché lo pensano sotto l’influenza delle autorità russe.

Il 28 marzo 2008, a causa di un parziale crollo della volta, sette donne uscirono necessitando di soccorsi; tre giorni dopo, il primo aprile 2008, riemersero altri 17 membri (compresi i quattro bambini), sempre perché lo scioglimento della neve aveva fatto crollare parte della caverna. I rimanenti 11 irriducibili hanno dichiarato di rimanere nella caverna fino al 27 aprile 2008, data della Pasqua russa, ma, passata la data in questione, il 16 maggio nove membri (otto donne e un uomo) sono stati costretti a riemergere dalla caverna, a causa dell’odore di decomposizione dei cadaveri di due donne, delle quali i settari superstiti affermano che una è morta di cancro e l’altra a causa dell’estremo digiuno.
Si suppone che K. sia rimasto molto deluso dal mancato arrivo della fine del mondo, tant’è che il 3 aprile 2008, egli ha cercato inutilmente di togliersi la vita, tirandosi una fortissima bastonata in  testa.