Leadership Conference of Women Religious (LCWR) (dal 1956)

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La suora domenicana Laurie Brink, il cui intervento nel 2007 ha suscitato la reazione della Congregazione per la dottrina della Fede

La storia

La  Leadership Conference of Women Religious (LCWR) (Conferenza del leadership delle donne religiose) è un'associazione statunitense di leader di congregazioni di religiose cattoliche che conta più di 1500 membri in rappresentanza del 95% delle 59.000 religiose cattoliche presenti in USA. L'associazione è stata fondata il 24 novembre 1956 come Conference of Major Superiors of Women (CMSW) (Conferenza delle principali Superiori Femminili) con il preciso intento di "promuovere il benessere spirituale delle religiose in USA".

Durante il Concilio Vaticano Secondo (1962-1965) la CMSW inviò un'osservatrice, e in generale durante quel periodo la Conferenza si attivò per far sì che le donne avessero più voce in capitolo nella revisione del codice canonico e propose al riguardo una serie di proposte ai cardinali della Commissione Pontificia.
Nel 1971 l’assemblea nazionale deliberò il cambio del nome dell’organizzazione in Leadership Conference of Women Religious (LCWR) (Conferenza leadership delle donne religiose), ma nel contempo se ne staccò un gruppo, denominato Consortium Perfectae Caritatis (CPC) (Consorzio della perfetta carità), che accusò la LCWR di deviare dagli insegnamenti “autentici” della Chiesa.

La LCWR, comunque, continuava nella sua crescita: nel 1973 si registravano 648 membri, tra cui 241 superiori generali e 267 superiori provinciali, nel 1977 le venne garantita lo status di organizzazione non governativa da parte dell’ONU e nello stesso anno Marjorie Keenan, appartenente alla LCWR, fu nominata membro della Commissione Pace e Giustizia del Vaticano.

I problemi con il Vaticano

L’impegno a livello internazionale per la giustizia sociale e la collaborazione con altre strutture cattoliche continuò fino al 2001, anno in cui emersero, durante un incontro tra rappresentanti della LCWR e la Congregazione per la Dottrina della Fede, “perplessità dottrinali” a fronte di un sollecito della Congregazione, rivolto alla LCWR, di "riferire le iniziative intraprese o pianificate" per promuovere tre punti che stavano molto a cuore al Vaticano:

  • La proibizione del sacerdozio alle donne (ribadita dalla lettera apostolica Ordinatio sacerdotalis del 1994),
  • La dichiarazione Dominus Iesus del 2000 non soltanto sul ruolo unico di Cristo nella salvezza, ma anche sulla superiorità della Chiesa Cattolica sulle altre chiese cristiane per quanto concerne la "pienezza dei mezzi di salvezza".
  • Il problema dell’omosessualità, definita "male morale intrinseco" e "disordine oggettivo" dal Prefetto della Congregazione, cardinale Joseph Ratzinger (n. 1927), in seguito Papa Benedetto XVI (2005-).

Evidentemente i punti in questione non erano stati affatto implementati dalla LCWR secondo il volere della Santa Sede, anzi nell'assemblea annuale del 2007 della Conferenza l'intervento della suora domenicana Laurie Brink aveva suscitato ulteriori preoccupazioni, particolarmente nel suo auspicio di una congregazione religiosa "post-cristiana", non più ecclesiastica, al di là della Chiesa e delle sue gerarchie e perfino al di là di Gesù Cristo.

Questo e altri punti hanno suscitato la reazione della Congregazione per la dottrina della Fede, che nella persona del suo prefetto, il cardinale statunitense William Joseph Levada (n. 1936), ha disposto un accertamento dottrinale della LCWR con una lettera del febbraio 2009, indirizzata all'attuale presidentessa della Conferenza, J. Lora Dambroski, dove il cardinale scrive che "dati tanto il tenore quanto il contenuto dottrinale di diversi discorsi tenuti alle assemblee annuali della Leadership Conference of Women Religious, questo dicastero può solo concludere che i problemi che avevano motivato la richiesta nel 2001 continuano ad essere presenti".

La lettera precisava inoltre che la decisione era stata presa in concerto con il cardinale Franc Rodè (n. 1934), prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, l'organismo che controlla gli ordini e le congregazioni religiose, sia maschili che femminili, e che aveva già dato il via ad una visita apostolica delle comunità religiose femminili in Stati Uniti. Veniva inoltre affermato che l'inchiesta era stata affidata al vescovo di Toledo (Ohio) Leonard Paul Blair (n. 1949), membro della Commissione dottrinale della Conferenza episcopale statunitense. L'obiettivo di Blair, ha detto Levada, era quello di "vagliare il lavoro della LCWR nel supportare le congregazioni che ne fanno parte come comunità di fede e come testimoni di Cristo nel mondo di oggi, e di offrire ogni utile assistenza".

La reazione dei vertici della LCWR non si è fatta attendere: dopo aver inviato una lettera ai membri per dare comunicazione della imminente visita apostolica, in una nota del 23 aprile 2009 la LCWR ha espresso il proprio disappunto che la richiesta di accertamento dottrinale possa essere scaturito dall'iniziativa di vescovi e/o membri della Commissione dottrinale della Conferenza episcopale statunitense, con i quali afferma "siamo sempre stati chiari di essere aperti al dialogo".