Melville, Andrew (1545-1622)

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Andrew Melville

Il riformatore scozzese Andrew Melville nacque il 1 agosto 1545 a Baldovy, vicino a Montrose in Scozia. All'età di quattro anni M. rimase orfano e fu quindi fatto crescere da un suo fratello più anziano. Particolarmente proficuo a scuola, M. entrò, all'età di soli 14 anni, all'università di Saint Andrews.

Una volta completati gli studi, egli decise di approfondire le sue conoscenze recandosi, nel 1564, dapprima in Francia, alle università di Parigi (per studiare l'ebraico ed altre lingue orientali) e Poitiers (per iscriversi alla facoltà di legge), poi in Svizzera, all'università (la famosa Accademia) di Ginevra, dove divenne amico di Theodore de Bèze, successore di Giovanni Calvino, e dove insegnò, come professore di ruolo, dal 1569 al 1574, conoscendo il teologo puritano inglese Thomas Cartwright.

Nel 1574, due anni dopo la morte di John Knox, M. fu richiamato in patria per essere nominato preside dell'università di Glasgow, dove introdusse la novità dei professori specializzati per singola materia (precedentemente gli insegnanti erano multidisciplinari). In seguito (1580) si trasferì all'università di Saint Andrews, dove fu preside del St. Mary's College, e poi, dal 1590, rettore dell'università stessa.

M. è soprattutto conosciuto per la ristrutturazione della Chiesa Riformata Scozzese, iniziata nel 1575, quando a M. fu dato l'incarico di redigere The Second Book of Discipline (il secondo libro di disciplina), adottato dall'Assemblea Generale nel 1581 e ratificato dal Parlamento nel 1591. Esso seguì idealmente il primo libro di disciplina, redatto da Knox in persona nel 1560 e pose l'accento sulla netta separazione tra potere ecclesiastico e potere civile.

Ma in Scozia il potere ecclesiastico era gradualmente diminuito da quando nel 1560 era stata proclamata la Chiesa Riformata Scozzese e raggiunse il punto più basso di considerazione, quando il reggente del trono del re minorenne Giacomo VI (1567-1625), James Douglas, conte di Morton (m. 1581) decise di assegnare i benefici (possedimenti e titoli ecclesiastici, che davano una rendita) ai pastori protestanti, a patto che questi si accontentassero solamente del titolo di vescovo, mentre le ricche le rendite sarebbero dovute andare quasi totalmente alla nobiltà. I ministri del culto, che occupavano queste posizioni, erano denominati vescovi tulchan, dal termine scozzese dato al vitello di pezza usato per invogliare la mucca a continuare a fornire il latte. Quindi anche questi vescovi (di pezza!) dovevano continuare a fornire il "latte" alla nobiltà scozzese!

M. si ribellò a questo metodo, lottando per l'introduzione di un sistema presbiteriano nella struttura gerarchica della Chiesa scozzese, che fosse veramente indipendente dal potere della corona. Questa sua posizione lo portò, ben presto, ad entrare in conflitto con la corte di Giacomo VI di Scozia: nel 1584 M. fu accusato di tradimento, ma fuggì in Inghilterra. Rientrato, fu inquisito nuovamente nel 1606: in questa circostanza il riformatore usò imprudentemente parole molto dure contro il re, chiamandolo il vassallo sciocco di Dio (God's sillie vassal) e criticò le pratiche religiose anglicane. Va ricordato, a riguardo, che, dal 1603, Giacomo VI di Scozia era anche re d'Inghilterra con il titolo di Giacomo I, essendo succeduto ad Elisabetta I.

Nel 1607 M. fu condannato a quattro anni di carcere nella famigerata torre di Londra. Quando fu liberato, fu mandato in esilio a Sedan, un noto centro calvinista in Francia, dove morì nel 1622.