Norcia, Giuseppina (1940-1989) e La Nuova Gerusalemme

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Giuseppina Norcia

La storia

La veggente ciociara Giuseppina Norcia, figlia di Cesidio Norcia ed Antonella Fazio, nacque nel 1940 a Gallinaro, in Val Comino (in provincia di Frosinone). All’età di sette anni, nel giugno 1947, poco prima della sua Prima Comunione, mentre giocava vicino alla casa, N. ebbe una visione, in cui Gesù Bambino scendeva dal cielo su una nuvoletta. La bambina chiamò la madre per farsi aiutare ad afferrare il piccolo, ma prima che questa giungesse, l’apparizione svanì.
A diciotto anni N. si sposò con Umberto Lombardi, un giovane di Sora che, dopo dodici anni di matrimonio, morì improvvisamente.

Quattro anni dopo, nel 1974, N. si ammalò gravemente e durante la sua malattia, il 15 maggio, ella raccontò di essere stata investita da una luce intensa e di aver avuto la visione di Gesù, della Madonna e di san Michele Arcangelo. Dai tre ricevette una “missione di salvezza”, l’istruzione su come pregare e l’avvertimento di una terribile prova che avrebbe subito nella notte successiva: un attacco di Satana, superato grazie alla recita del Rosario.
Dopo pochi giorni, Gesù riapparve insieme alla Madonna ed a Santa Mesia Elia martire [una matrona romana cristiana, decapitata nel 305 ca., durante la persecuzione dell'imperatore Diocleziano, ed il cui corpo fu rinvenuto nelle catacombe di S. Priscilla e fatto tumulare nella chiesa del Castello di Alvito (sempre in provincia di Frosinone) per ordine di Papa Pio VII (1800-1823)], preannunciando a N. che l’avrebbe guarita.
Dopo la guarigione, nel 1975, Gesù le rivelò un gran segreto, da non divulgare fino a quando Egli stesso non lo avrebbe permesso.

Nello stesso anno, la madre di N., Antonella Fazio (nota come “Nonna Nella” e sempre molto attiva nel sostenere la figlia nella sua missione) diede il via ai lavori di costruzione della chiesetta – o cappella - dedicata a Gesù Bambino su un terreno di sua proprietà, sito in Via Fonte, a Gallinaro, ma in un luogo ben preciso, segnalato da Gesù (in un’apparizione a N.) come una “Culla per Lui”, presso la quale pregare “insieme, per ottenere da Lui le grazie desiderate, non solo per la salute delle anime, ma anche per quella dei corpi”. In questa “Culla di Gallinaro” la N. esortava alla conversione, a ricevere i sacramenti della confessione e della comunione, a pregare incessantemente e a guardarsi dagli attacchi di Satana, contro i quali veniva consigliato l’uso frequente del Rosario.
I messaggi ricevuti dalla veggente (morta nel 1989), comunque, non erano solamente di preghiera, ma assumevano anche connotati drammatici di tipo apocalittico, quando si faceva riferimento ad una “Nuova Gerusalemme”, un “regno dei giusti” preceduto da eventi drammatici, come catastrofi naturali, morti e sofferenze.

Ben presto la cappella dedicata al Bambino Gesù fu considerata dai devoti un santuario, accogliendo ogni anno circa mezzo milione di pellegrini e fedeli, provenienti non solo dall’Italia, ma anche da varie parti d’Europa (con una maggiore affluenza nell'ultima domenica di giugno, in cui si festeggia la prima apparizione). Per realizzare una degna struttura d’accoglienza per i pellegrini, dal febbraio 2001, è stata creata un’ONLUS denominata “Casa Serena del Bambino Gesù”, e costituita “per volere divino”.
Il sito ufficiale dell’organizzazione, che si denomina proprio Nuova Gerusalemme, è http://www.nuovagerusalemme.it/.

Rapporti con la Chiesa Cattolica

I rapporti con la gerarchia cattolica sono stati sempre problematici, benché negli anni ’80, vi è stato il sostegno dell’allora vescovo della diocesi di Sora-Aquino-Pontecorvo, monsignor Carlo Minchiatti (vescovo: 1971-1982), e, soprattutto, del suo collaboratore, monsignor Ernesto Cardarelli (m. 1989).
La posizione ufficiale si è irrigidita con il successore di Minchiatti, monsignor Lorenzo Chiarinelli (vescovo: 1983-1993), il quale ribadì nel bollettino ufficiale della diocesi di gennaio-giugno 1992, che “nessuna esplicita ed autorevole approvazione è mai stata data dalla competente Autorità ecclesiastica a fatti che tendono a presentarsi come ‘straordinari’ o ‘soprannaturali’, mentre non risultano tali né per origine, né per natura, né per contenuto”. Detta posizione è stata ulteriormente confermata dall’attuale vescovo, monsignor Luca Brandolini (1993-) nell’ottobre 2001, anche se un recente (26 marzo 2007) episodio di un presunto miracolo (riportato dai quotidiani) di guarigione di un bimbo di sei anni, affetto da "atassia sensitiva e atrofia ottica" e ridotto sulla sedia a rotelle, può servire a riaprire il dibattito su questo, come su altri centri di apparizione soprannaturali e di devozione popolare “non ufficiali”.