Noyes, John Humphrey (1811-1886) e Oneidiani

Fare clic per visualizzare la foto

Fotografia di John Humphrey Noyes nel 1867

 

Il predicatore americano John Humphrey Noyes nacque il 3 settembre 1811 a Brattleboro, nel Vermont da una stimata famiglia locale: il padre John Noyes era un deputato del Vermont al Congresso degli Stati Uniti e la madre Polly Hayes era la prozia del futuro Presidente degli Stati Uniti Rutherford Birchard Hayes (presidente dal 1877 al 1881). Come il padre, N. studiò giurisprudenza a Dartmouth dal 1826, l'anno in cui Charles Grandison Finney (1792-1875) organizzò un revival religioso, dando avvio al vasto movimento denominato "Secondo Grande Risveglio" (Second Great Awakening), ma all'epoca N. non ne fu particolarmente colpito, mentre ben altra reazione ebbe partecipando, cinque anni dopo, ad un nuovo meeting di revival religioso a Putney, nel Vermont, organizzato sempre da Finney e dove N. s'interessò seriamente al concetto di santificazione. Per poter migliorare le sue conoscenze, N. abbandonò gli studi precedenti, iscrivendosi alla facoltà di teologia di Andover, nel Massachusetts, e di Yale, nel Connecticut.

Nell'estate 1833 egli rigettò la dottrina della totale depravazione (tutti gli uomini sono peccatori) tipica del calvinismo e, leggendo gli ultimi versi (5,48) del Vangelo di San Matteo (Siate perfetti, come Vostro Padre che è nei cieli è perfetto), decise di sviluppare una sua dottrina non priva d'originalità: infatti, egli ipotizzò che il tanto atteso Secondo Avvento di Cristo fosse già avvenuto senza tanto clamore nel 70 d.C. e che i peccatori fossero già stati divisi da coloro che si sarebbero salvati. Egli stesso scrisse di non sentirsi per nulla un peccatore e di non provare alcun sentimento di profonda colpa e disperazione. Quindi, basandosi sulla credenza che l'Uomo senza peccato possa riguadagnare il suo stato di grazia attraverso la comunione con Cristo, egli riteneva di aver raggiunto questo stato di perfezione senza peccato (da cui il nome di "perfezionismo" dato anche ad altre dottrine simili a quella di N.).

L'ambizione di raggiungere lo stato di perfezione non era comunque un'idea totalmente nuova nella storia del Cristianesimo: faceva parte del pensiero di diverse sette gnostiche, dei montanisti, dei pelagiani nei primi secoli; dei francescani spirituali nel medioevo; degli anabattisti durante la Riforma e degli shakers, coetanei di N.

Un altro punto della sua dottrina fu la constatazione che "in Paradiso né ci si sposa né si viene dato in sposalizio", ma, al contrario degli shakers che da questo testo biblico svilupparono il loro modo di vivere in rigoroso celibato, N. elaborò una complessa forma di promiscuità regolamentata, che egli teorizzò in una serie di articoli pubblicati sulla rivista The Battle Axe (L'ascia da battaglia) del 1837.

Nel 1839 N. - abbandonato dalla precedente moglie Abigail Merwin - riuscì a convincere la sua sponsorizzatrice Harriet Holton a sposarlo ed a fondare, insieme a suo fratello George e ai suoi seguaci John L. Skinner e John R. Miller con le rispettive mogli (le consorti degli ultimi due erano le sorelle dello stesso N.!), una comunità religiosa a Putney, nel Vermont, dove dal 1844 fu applicato un principio, proto-comunista, di vita e proprietà rigorosamente in comune.

Nel 1847 gli adepti del movimento proclamarono che erano in grado di far avvenire il Regno di Dio in terra proprio nella loro comunità, ma quest'audace affermazione unita alle idee molto estremiste (vedi sotto) in tema di matrimonio e sessualità costrinsero N. a trasferire forzatamente la comunità ad Oneida, nello Stato di New York, una scelta non fatta certo a caso, ma per la sua vicinanza con il confine con il Canada, dove ci si poteva riparare alla mala parata.

I principi contestati, adottati dapprima nel 1846 per i fondatori, e poi nel 1848 per tutta la comunità, erano i seguenti:

  • Complex Marriage (Matrimonio complesso): tutti gli uomini e tutte le donne erano sposati tra loro e potevano aveva rapporti sessuali comunque disciplinati, ma nessuno poteva nutrire un esclusivo attaccamento per un'altra persona. Respingendo quindi la monogamia, N. pensava di combattere l'egoismo, principale ostacolo al raggiungimento della perfezione.

  • Male Continence (Continenza maschile): gli uomini non dovevano avere un'eiaculazione né durante il rapporto né dopo. Questo era una forma di controllo delle nascite: infatti, solo la comunità decideva quando e chi doveva mettere al mondo dei figli.

  • Ascending Fellowship (Promozione a membro): ogni giovane (rispettivamente una femmina o un maschio), al compimento dei 14 anni, era preso in custodia da un membro del Comitato Centrale (rispettivamente un maschio o una femmina) per introdurlo alle due pratiche sopradescritte.

  • Mutual Criticism (Critica comunitaria): una forma molto umiliante di critica davanti a tutta la comunità dell'operato di un singolo adepto, specialmente in tema di non conformità alle teorie morali di N. (il quale ovviamente n'era immune!).

Dal 1849 furono fondate altre comunità minori, ma la maggior parte fallì eccetto quella fondata a Wallingford, nel Connecticut. La comunità di Oneida rimase sempre abbastanza ridotta come consistenza numerica: il picco massimo lo raggiunse nel 1878 quando c'erano 306 membri. Negli anni divennero molto importanti le attività produttive della comunità, partendo dall'agricoltura e dal commercio del legno ed espandendosi fino a comprendere seterie, industrie per la lavorazione dell'argento e per la conservazione di frutta in scatola.

Poco dopo, però, la comunità iniziò a frammentarsi anche a causa della conduzione dittatoriale di Theodore Noyes, il figlio del fondatore, il quale si era ritirato a Wallingford a dirigere l'altra comunità. Tuttavia anche il rientro di N. ad Oneida non risolse le diatribe interne tra coloro che volevano vivere in celibato e quelli che volevano sposarsi e non fu neppure efficace la decisione, consigliato dallo stesso fondatore, di abbandonare la pratica del Matrimonio Complesso.

Alla fine, i membri decisero di trasferire nel 1881 le attività produttive in una società, denominata Oneida Community Limited, che tuttora esiste, e di chiudere, una volta per sempre, la comunità vera e propria.

N., che nel frattempo si era trasferito in Canada con alcuni seguaci, morì il 13 aprile 1886 a Niagara Falls, nello stato canadese dell'Ontario.