Reformed Dutch Church (Chiesa olandese riformata in America) (dal 1628)

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La prima chiesa della Reformed Dutch Church in Albany (New York - USA)

Premessa

La denominazione di riformata si applicò dal XVI secolo alle chiese calviniste, che seguivano quindi la dottrina di Giovanni Calvino: in particolare l'Olanda si distinse fin dall'inizio, grazie all'attività di Guy de Bray, che nel 1561 elaborò la Confessio Belgica, diventato testo ufficiale della Chiesa riformata olandese dopo il sinodo di Emden del 1571.

Già dal 1576, con la pacificazione di Gand alla fine delle ostilità fra i protestanti olandesi e i cattolici spagnoli, la Chiesa riformata era ben consolidata sul territorio dei Paesi Bassi, ed un particolare sviluppo lo ricevette, quando emigranti olandesi portarono la loro fede nella colonia di Nuova Amsterdam (poi venduta nel 1664 ai coloni inglesi che cambiarono il nome in New York), dove nel 1628 fu fondata la prima chiesa riformata olandese sul territorio americano.

Storia della chiesa olandese riformata in America

La Chiesa riformata protestante olandese (Reformed Protestant Dutch Church) nacque quindi nel 1628 su iniziativa del reverendo Jonas Michaelius (1577-1638) con 50 fedeli presenti alla prima celebrazione della Cena del Signore e oggigiorno ancora quattro chiese in New York City discendono direttamente da essa.

Nel 1664, come già detto, la colonia di Nuova Amsterdam venne venduta agli inglesi, che garantirono la libertà di culto alla Chiesa formata oramai da 10.000 fedeli e 11 chiese. Tuttavia in seguito i governanti inglesi cercarono di imporre abitudini ecclesiastiche britanniche, cosa che acuì la tensione fra le due comunità.

Nel XVIII secolo, man mano, la comunità si affrancò dal legame con la terra d'origine: già da tempo era infatti cessata l'immigrazione dall'Olanda. Inoltre nel 1747 l'assemblea ecclesiastica si rese indipendente dalla giurisdizione (denominata classis) di Amsterdam, nel 1764 si iniziò ad utilizzare la lingua inglese per le funzioni religiose, nel 1792 la chiesa si dotò di una propria costituzione e nel 1794 ebbe luogo il primo Sinodo Generale.

Dal 1846 diversi coloni di fede riformata olandese migrarono nel Midwest (area centro-occidentale degli USA), soprattutto nello stato del Michigan, dove nel 1857 un gruppo di essi, in contrasto con la chiesa olandese che accusavano di lassismo e di tollerare la massoneria, si scissero dalla chiesa madre, formando la True Holland Reformed Church (Chiesa olandese riformata vera), mentre i fedeli del filone principale cambiarono nel 1867 il nome della chiesa nell'attuale denominazione di Reformed Church in America (RCA) (Chiesa riformata in America).

Gli eredi della chiesa olandese riformata oggigiorno

Oggi la denominazione più diffusa è appunto la Reformed Church in America (RCA), che conta 898 chiese e 306.000 fedeli in Stati Uniti (web site: http://www.rca.org/). L'altra denominazione è la Christian Reformed Church in North America (CRCNA), (web site: http://www.crcna.org/pages/index.cfm#) erede della True Holland Reformed Church e che ha 207.000 adepti, ma non aderisce al Concilio Mondiale delle Chiese.

Altri gruppi isolati di riformati olandesi sono confluiti nella grande fusione del 1961 con il General Council of Congregational Christian Churches e la Evangelic and Reformed Church per formare la United Church of Christ (Chiesa unita di Cristo), la più grossa denominazione calvinista non presbiteriana, attualmente presente in USA.

Nonostante la relativamente scarsa diffusione della chiesa riformata olandese negli USA (solo 0.1% della popolazione), ben due (su 43) Presidenti della Repubblica, Martin Van Buren e Theodore Roosevelt, appartenevano a questa confessione.