Visionarismo nella provincia di Foggia (XX secolo)

Fare clic per visualizzare la foto

Il "santuario" della Madonna di Stornarella

Il fenomeno dei visionari nel Foggiano

Benché il fenomeno del visionarismo non possa essere circoscritto ad una sola area geografica, è perlomeno curioso che in una limitata zona della Puglia (Gargano e Capitanata, in provincia di Foggia), pur evitando di aggiungervi la notissima vicenda di Padre Pio a San Giovanni Rotondo, ci sia una notevole concentrazione di visionari e guaritori, come evidenziato anche dalla sociologa Myriam Castiglione (1946-1982).
Qui verranno esaminati tre fenomeni, originati in quella zona:

  1. La figura di Domenico Masselli
  2. I visionari della Madonna dell’Altomare
  3. L’Associazione Mamma Lucia

Domenico Masselli

Il visionario Domenico Masselli [da non confondere con il noto politico e pastore valdese Domenico Maselli (n. 1933)] nacque il 26 febbraio 1922 a Stornarella (nella Capitanata foggiana) da un’umile famiglia di contadini cattolici. Sposato con sei figli, M., che viveva del lavoro dei campi, fu per anni Priore della Congregazione della Madonna della Stella, molto venerata a Stornarella, paese sorto nel ‘600 intorno alla chiesetta di Santa Maria della Stella, proprio dedicata a questo culto. Il 2 dicembre 1959 alle ore 16, secondo il suo stesso racconto, gli apparve la Madonna nella sua camera da letto, prima di una lunga serie di apparizioni che M. ebbe regolarmente fino alla sua morte nel 1994.
Il tono delle profezie era, come spesso accade in queste apparizioni, di tipo apocalittico millenarista: Satana sta per riuscire ad introdursi negli alti vertici della Chiesa e la distruzione del mondo è imminente (fuoco, alluvioni, ed “una grande cosa terribile”, che viene giù dal Cielo), il tutto con una notevole somiglianza alle rivelazioni mariane di La Salette, in Francia. Naturalmente, mediante la preghiera e la penitenza, la fine del mondo potrà essere “quasi del tutto” evitata, eccetto due castighi: un periodo di guerre e un’oscurità lunga tre giorni e tre notti, in cui l’unica luce che funzionerà sarà quella delle candele benedette e in cui i nemici della Chiesa moriranno, mentre sopravvivrà solo un quarto dell’umanità, quello che rimarrà in casa a recitare il Rosario e a chiedere misericordia a Dio.

L’aumento, piuttosto rapido, del numero dei seguaci di M. lo obbligò ad attrezzare un vecchio locale, dove ricevere i suoi seguaci, con un’annessa cella, dove il veggente parlava con la Madonna per aver le risposte alle richieste di grazia e dove si racconta avvenissero fenomeni di levitazione. Nel 1976 un seguito di oramai 1.000 persone convinse M. a far costruire a Stornarella un oratorio, inaugurato il 20 marzo 1977 con la presenza del sindaco, ma dove spiccava l’assenza delle autorità ecclesiastiche. Infatti, l’atteggiamento della Chiesa a riguardo era sempre più critica: non fu concessa la possibilità di celebrare la messa nell’oratorio e l’associazione Maria SS. Immacolata del Rosario e San Gerardo Maiella, che coordinava le attività, che ruotavano attorno al M., non fu riconosciuta dal vescovo di Cerignola-Ascoli Satriano, mons. Mario Di Lieto (1912-1988, vescovo 1956-1987).

Nel 1978 ad aumentare la confusione ci si mette anche un “vescovo e cardinale” della Chiesa Rinnovata di Cristo, un gruppo cattolico scismatico fondato dall’antipapa Clemente XV [l’ex sacerdote cattolico francese Michel Auguste Marie Collin (1905-1974)]: il prelato, Angelo Chiriatti (nato a Lecce nel 1955), celebra la Messa ed amministra i sacramenti nell’oratorio, finché non viene arrestato dalla pubblica sicurezza, che deve poi rilasciarlo, poiché le sue credenziali sono regolari (almeno per la Chiesa che lo ha consacrato!).

Negli ultimi anni, M. ha mantenuto, come si dice oggigiorno, un profilo basso, cercando un riavvicinamento discreto con la Chiesa Cattolica, che gli è stato negato, fino alla sua morte (avvenuta il 28 dicembre 1994), da parte del vescovo Giovanni Battista Pichierri (n. 1943, vescovo 1990-1999), ora arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie. Ultimamente, dopo la morte di M., il divario fra il suo gruppo e la Chiesa ufficiale, si è colmato rapidamente: i fedeli si considerano, infatti, pienamente cattolici e nell’oratorio la messa è celebrata con regolarità.
Un sito Internet che fa riferimento alla vicenda e al testo dei messaggi della Madonna di Stornarella è http://utenti.lycos.it/madre/messaggi.htm

I visionari della Madonna dell’Altomare

Il culto della Madonna dell’Altomare (in onore della quale è stato costruito un santuario ad Andria), è sempre stato un punto di riferimento per la religiosità mariana in Puglia, fin dal 1598, anno in cui sarebbe avvenuto il miracolo della bambina, caduta in una cisterna e rinvenuta - ben tre giorni dopo – illesa per intervento miracoloso della Madonna, dalla cui immagine, ritrovata sommersa nell’acqua della cisterna, deriva il curioso nome di “Altomare”.

Ed è a quest’epifania mariana che attribuisce il proprio dono della veggenza la visionaria di Orta Nova (nel Foggiano), Marietta D’Agostino (1899-1977), che all’inizio della sua esperienza soprannaturale aveva avuto svariati problemi con le autorità religiose e civili (fu anche arrestata nel 1945), ma in seguito aveva accettato la sottomissione alla gerarchia ecclesiastica a fronte di un’accettazione di fatto del suo culto extra-liturgico.
Dopo la sua morte nel 1977, l’eredità spirituale fu raccolta dall’ex guardia campestre di San Ferdinando di Foggia, Michele Acquaviva, che affermava di aver avuto visioni della Madonna dell’Altomare, fin dall’età di sette anni, e di essere in possesso di un olio benedetto con doti taumaturgiche. Nel 1975 A. fece costruire un “santuario privato” (uno stanzone che poteva contenere circa 300 persone) con le immagini della Madonna dell’Altomare, di Marietta D’Agostino e di Padre Pio: la curia reagì energicamente, sospendendo a divinis i sacerdoti che celebravano messe nel suddetto “santuario”. Risulta comunque che quest’abitudine non sia mai cessata se nel 1996 il vescovo Giovanni Battista Pichierri ha dovuto alzare il tiro, inviando una circolare ai suoi “colleghi”, per diffidare i preti - non quelli della sua diocesi – dal celebrare l’Eucaristia presso i locali dell’Acquaviva.

Tuttavia, c’è un altro visionario, che accampa diritti sull’eredità spirituale di Marietta D’Agostino: l’ex ristoratore di Bisceglie, Antonio De Michele, detto Tonino di Altomare, che dal 1990 asserisce di ricevere messaggi dalla Madonna dell’Altomare, che lo avrebbe nominato suo profeta. Nonostante l’ostracismo del parroco della Madonna dell’Altomare ad Orta Nova, che non gli lascia utilizzare la chiesa per le riunioni di preghiere e per distribuire il suo olio benedetto con potere taumaturgico, De Michele ha aperto una serie di “Case della Missione” ad Orta Nova (presso la signora Caterina Zippari), Foggia, Tripalda (Avellino), Valenzano, Corato e Bisceglie (tutti e tre in provincia di Bari), Reggio Emilia, Voghera (Pavia), Varazze (Savona), Milano e Torino.

L’Associazione Mamma Lucia

La veggente Lucia Frascaria è nata il 7 gennaio 1927 a San Nicandro Garganico (in provincia di Foggia) ed ha lavorato fino al 1973 come sarta a Sesto San Giovanni (vicino a Milano). Fin da piccola, ella racconta di aver avuto delle visioni soprannaturali della Madonna, che le chiede, una volta diventata adulta, di costruire in suo onore un santuario a Torre Mileto (sul Lago di Lesina). L’11 marzo 1970 una nuova visione della Madonna dell’Altomare, che coinvolge, questa volta, sei amiche di Lucia, le quali, a casa di quest’ultima a Sesto San Giovanni, ricevono “istruzioni” su come aiutare a salvare l’umanità da un destino apocalittico, collaborando con Lucia per costruire questo santuario.

Da qui la decisione, tre anni più tardi, di recarsi a Torre Mileto, dove peraltro il santuario non verrà mai costruito, ma dove F. inizia a pregare e predicare all’aperto ai fedeli che la vanno a trovare. Nel 1974 è costituita a Torre Mileto l’Associazione Mamma Lucia, che non viene assolutamente riconosciuta dalla gerarchia cattolica, anzi il vescovo di Lucera, monsignor Angelo Criscito (1910-1986, vescovo: 1970-1986) fa pervenire un avviso ai fedeli cattolici di evitare di recarsi in pellegrinaggio a Torre Mileto, in quanto i fatti attribuiti a Mamma Lucia non hanno nulla di soprannaturale.

Qualche anno dopo, grazie alle donazioni, l’Associazione ha acquistato un terreno in località Contrada Torre Abate (circa 2 km. da San Nicandro Garganico), dove è stato costruito il santuario del gruppo.
Il culto non è molto diverso dalle situazioni precedentemente esposte: i fedeli assistono nel santuario alle prediche di Mamma Lucia, che si presenta con le mani coperte da guanti bianchi, per coprire le stigmate. Anche qui i fedeli chiedono la grazia per ottenere guarigioni (fisiche o spirituali), ed anche qui viene distribuito un olio benedetto con poteri taumaturgici. Nelle omelie F. mantiene un tono apocalittico-messianico, affermando che la fine dei tempi è vicina, che lei è a conoscenza del terzo segreto di Fatima, ed, infine, di avere vicino a sé il nuovo Cristo, nato nel 1975.