White, Ellen Gould Harmon (1827-1915) e Seventh-day Adventist Church (Chiesa degli avventisti del settimo giorno)

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Ellen White

 

I primi anni

Ellen Gould Harmon nacque, con sua sorella gemella Elizabeth, il 26 novembre 1827 a Gorham, vicino a Portland, nello stato americano del Maine, dai contadini Robert Harmon (1786-1866) ed Eunice Gould (1786-1864). Dopo qualche anno, Robert Harmon rinunciò alla coltivazione dei campi e si trasferì con la moglie e gli otto figli a Portland, dove si dedicò alla fabbricazione di cappelli. La piccola Ellen aiutava il padre nel tempo libero, mentre frequentava la scuola, ma all'età di nove anni un grave episodio le influenzò sicuramente la vita: tornando a casa fu colpita in pieno viso da un sasso lanciato da una sua compagna di scuola. Entrò in coma per tre settimane e anche dopo aver ripreso conoscenza non si riprese mai più completamente e dovette perfino abbandonare la scuola.

La conversione religiosa

Nel 1840, all'età di dodici anni, W. partecipò con i propri genitori ad un revival metodista, alla quale religione si convertì nel 1842. Tuttavia, nello stesso periodo si accostò alle dottrine millenariste di William Miller, che seguì con convincimento fino al fatidico 22 ottobre 1844, ma nonostante la "Grande Delusione" per la mancata fine del mondo, W. rimase tra quei milleriti che continuarono a credere nell'imminenza della parusìa (l'avvento di Cristo) e per questo fu successivamente espulsa dalla chiesa metodista.

In quel momento di forte sbandamento del movimento di Miller, molti seguaci abbandonarono la causa, mentre altri cercarono di giustificare il mancato appuntamento con il fatto che, secondo la profezia, era successo un evento eccezionale in Cielo. Per esempio, divenne popolare la spiegazione fornita da Owen Russell Loomis Crosier (1820-1913) nel febbraio 1846 che fino a quel giorno Gesù aveva svolto il Suo ministero nel tabernacolo celeste, intercedendo per l'umanità, ma che da quella data si era trasferito nel Sancta Sanctorum (dottrina del Santuario) e che la porta della salvezza era stata irrimediabilmente chiusa (dottrina della "porta chiusa") e soltanto coloro che avevano creduto nel messaggio di Miller avrebbero potuto salvarsi.

Comunque proprio in questi anni in cui il movimento avventista andava formandosi sulle ceneri di quello millerita, si misero in rilievo le doti profetiche di W., le cui visioni divennero un riferimento per i propri confratelli.

Il matrimonio con James White

Nel 1846 Ellen conobbe e sposò James Springler White (1821-1881), un predicatore avventista di Palmyra (nel Maine), con il quale condivideva gli stessi ideali. Con lo sposo, Ellen spese parte del viaggio di nozze nello studio del trattato di Joseph Bates (1792-1872) Seventh-day Sabbath (Il sabbath del settimo giorno) dove si poneva l'accento sull'importanza della santificazione del sabato come giorno prescelto per il riposo (il settimo giorno della Genesi): l'uomo, come aveva fatto Dio, doveva rigorosamente astenersi da qualsiasi lavoro manuale. Detta dottrina, già presente sporadicamente nei primi secoli del Cristianesimo e nell'Inghilterra del XVII secolo, è denominata sabbatarianismo (o sabatismo).

I White aderirono a questa pratica, che fu confermata da una visione di Ellen nell'aprile 1847: le sue visioni e le profezie diventarono parte sempre più presente delle dottrine degli avventisti e furono anche pubblicate in:

  • Una rivista quindicennale The Present Truth (La verità attuale), edito da James,

  • Nel primo libro di Ellen, A Sketch of the Christian Experience and Views of Ellen G. White (Un ritratto delle esperienze e punti di vista cristiane di Ellen G. White), pubblicato nel 1851, ma soprattutto

  • Nella rivista Review and Herald (Rivista e Araldo), l'organo ufficiale del movimento dei White, pubblicato a cominciare dal 1850. Tutte queste pubblicazioni erano stampate nella tipografia del movimento a Rochester, nello stato di New York.

Lo scisma della Chiesa di Dio (Settimo giorno)

Nel novembre 1855 i White trasferirono la tipografia da Rochester a Battle Creek, nel Michigan, dove si svolse la prima conferenza del movimento e dove vennero fissati i punti dottrinali come rivelati ad Ellen. Tuttavia questa particolare attenzione data alle profezie della W. creò delle crescenti frizioni interne al movimento, finché, nel 1858, non avvenne la scissione tra i seguaci dei W. e un gruppo di chiese avventiste nel Michigan, coordinate da Gilbert Cranmer, fondatore, in seguito, della Chiesa di Dio (Settimo giorno) [Church of God (Seventh-day)]. Cranmer, infatti, non credeva che il dono della profezia potesse essere tutto concentrato in una sola donna ed era inoltre fermamente convinto che la base della verità e della dottrina cristiana dovesse essere solamente la Bibbia, e non anche gli insegnamenti e le profezie della W.

Le abitudini alimentari avventiste e John Harvey Kellogg

Nel 1863, durante una visita a Otsego, nel Michigan, W. ebbe una visione del preciso collegamento esistente tra spiritualità e stato di salute fisica, e da qui prese il via la riforma della salute per i fedeli della chiesa, sotto forma di diete principalmente vegetariane, divieto di fumo e alcool, medicina naturale, vita all'aria aperta e esercizi fisici. In questo campo, il più famoso medico avventista fu il dottor John Harvey Kellogg (1852-1943), amministratore di una clinica a Battle Creek e propagatore dell'abitudine alimentare di consumare cereali (i famosi "corn flakes" casualmente inventati nel 1894) per la prima colazione, che avrebbe portato nel 1906 alla fondazione, da parte del fratello Will Keith Kellogg (1860-1951), della nota azienda "Kellogg's". John Kellogg fu poi espulso nel 1907 dalla chiesa avventista per una progressiva e pericolosa sua inclinazione verso il panteismo.

Fondazione e propagazione della Chiesa avventista del settimo giorno

La denominazione di avventisti del settimo giorno era stata adottata già nel 1860, ma solo nel 1863, il 21 maggio, durante la conferenza generale del movimento dei W., fu ufficialmente fondata la Seventh-day Adventist Church (Chiesa avventista del settimo giorno), che riscontrò un grosso successo soprattutto nell'espansione verso alcuni stati americani dell'ovest come il Wisconsin e la California, e all'estero.

Il primo presidente fu John Byington (1798-1887), ma nella fase iniziale si distinsero soprattutto i tre mandati ottenuti da James White, che si ritirò definitivamente per il peggioramento del suo stato di salute nell'ottobre 1880, a cui sopraggiunse la morte il 6 agosto 1881. Dopo la morte del marito Ellen si concentrò in particolare sulle missioni avventiste sorte all'estero, soggiornando in Europa nel 1885-87, dove l'avventismo era stato introdotto per opera dell'ex frate francescano polacco Michat Belina Czechowski (1818-1878). W. fece un viaggio anche l'Italia, e in particolare visitò con estremo interesse le valli valdesi (teatro di una sua precedente visione profetica).

Gli ultimi anni

Dal 1891 W. soggiornò per nove anni in Australia: rientrata nel 1900 in Stati Uniti, ella si dedicò alla riorganizzazione della sua chiesa e alla sterminata produzione letteraria di tipo dottrinale. Morì il 16 luglio 1915, all'età di 87 anni, per le complicazioni sorte in seguito ad una rovinosa caduta nel febbraio dello stesso anno e che le aveva procurato una frattura all'anca.

I dissensi, gli scismi e il Movimento di Riforma nella Chiesa avventista del Settimo giorno

Trent'anni dopo la scissione del gruppo di Gilbert Cranmer, di cui si è detto precedentemente, si ebbe un altro momento di difficoltà nel movimento avventista, in occasione della consueta conferenza generale annuale, tenuta nel 1888 a Minneapolis. Infatti, in quell'occasione, Ellett Joseph Waggoner (1855-1916) e Alonzo Trevier Jones (1850-1923) predicarono con fervore a favore di una maggiore attenzione sulla giustificazione per fede, unita ad una campagna di revival della chiesa, ma, nonostante il parere favorevole della stessa W., i leader dell'epoca rifiutarono questa deviazione dalla linea principale di condotta degli avventisti e i due predicatori dopo qualche tempo lasciarono la chiesa.

Più seria fu la scissione generata dal movimento di riforma risalente al periodo della Prima Guerra Mondiale in Europa: l'appello, lanciato dal leader europeo Louis Richard Conradi (1856-1939), ad accantonare momentaneamente il pacifismo e l'obiezione di coscienza (c'era effettivamente il concreto rischio di fucilazione in massa degli obiettori avventisti e di chiusura delle loro chiese) provocò la reazione di un movimento di riforma. Nonostante Conradi venisse in seguito censurato per il suo pronunciamento, la Chiesa ufficiale non riuscì più a ricucire lo strappo con il movimento di riforma, che nel 1925 adottò la denominazione di Avventisti del Settimo Giorno - Movimento di Riforma (Seventh-day Adventist - Reform Movement). Dopo la Seconda Guerra Mondiale (quando la persecuzione nei loro confronti, come anche dei Testimoni di Geova, aveva raggiunto livelli d'intollerabile ferocia nella Germania nazista), nel 1951 il movimento di riforma si divise in due gruppi, ambedue obiettori di coscienza, ma anche strenui difensori delle norme igieniche e alimentari (sono tutti vegetariani) dettati dalla W.

I due gruppi (ambedue presenti in Italia) sono:

  • The International Missionary Society of the Seventh-Day Adventist - Reform Movement (Società Missionaria Internazionale degli Avventisti del Settimo Giorno - Movimento di Riforma), il gruppo nella scissione del 1951 guidato da Karl Kozel (1890-1989) e che oggi conta circa 15.000 membri ed ha la sede centrale a Mosbach, in Germania. Il suo sito ufficiale è http://www.imssdarm-bg.org/.

  • The Seventh Day Adventist Reform Movement General Conference (Conferenza generale degli Avventisti del Settimo Giorno - Movimento di Riforma), il gruppo fondato da Dumitru Nicolici (1896-1981) e che oggi conta quasi 28.000 membri. Sito ufficiale http://www.sdarm.org

Un discorso a parte merita lo scisma generato dall'immigrato bulgaro in USA Victor Houteff (1885-1955) che aderì alla chiesa nel 1919. Nel suo libro The Shepherd's Rod (La canna del pastore) questi formulò idee alquanto in contrasto con quella della chiesa avventista ufficiale: egli credeva, infatti, di essere il messaggero di Dio che portava la descrizione della fine del mondo trascritta su una pergamena chiusa da sette sigilli e che la parusìa sarebbe avvenuto quando un numero sufficiente di cristiani fossero stati purificati con la successiva fondazione del Regno di Davide.

Fu quindi costretto a lasciare la chiesa avventista e formò nel 1929 una sua setta denominata Davidian Seventh-day Adventists (Avventisti davidiani del settimo giorno). L'evoluzione di questo gruppo fu quello degli Students of the Seven Seals (Studenti dei sette sigilli), capeggiati da Vernon Howell (1959-1993), che modificò il proprio nome in David Koresh, e tristemente noti come Branch Davidians (Davidiani del ramo), il culto apocalittico o distruttivo che il 19 aprile 1993, in seguito ad un assedio della loro fattoria a Waco, nel Texas, da parte della FBI, fu completamente distrutto da un incendio che uccise Howell-Koresh e 85 adepti. Ma la cosa non finì lì: il 19 aprile 1995 - esattamente due anni dopo - l'ufficio federale di Oklahoma City, nell'Oklahoma, fu devastato da un camion bomba, piazzato da Timothy McVeigh, che pare - ma il movente non è mai stato accertato con sicurezza - volesse "vendicare" la strage di Waco. Ad Oklahoma City morirono 168 persone.

La Chiesa avventista del Settimo giorno oggi, il loro credo e le abitudini

Oggigiorno la chiesa è coordinata da una conferenza generale in Virginia e conta più di 13.600.000 fedeli, presenti in quasi tutti i paesi del mondo. L'impegno nel campo sanitario è documentato da 155 ospedali e 276 cliniche, mentre le cifre sull'istruzione comprendono 4.000 scuole elementari, 1.000 superiori e 92 scuole di specializzazione. Il sito ufficiale è http://www.adventist.org/

Il credo e le abitudini degli avventisti del settimo giorno si possono riassumere nei seguenti punti:

  • In comune con buona parte delle denominazioni Cristiane: dogma della Trinità, divinità di Gesù Cristo, peccato originale, espiazione dei peccati attraverso il sacrificio di Cristo, santificazione attraverso lo Spirito Santo.

  • In comune con diverse (ma non tutte) chiese protestanti: libero arbitrio e rifiuto della predestinazione, giustificazione per fede, battesimo per immersione, infallibilità delle Sacre Scritture, rito della lavanda dei piedi, separazione tra Stato e Chiesa, verità alla lettera del racconto della Creazione e quindi opposizione alla teoria darwiniana dell'evoluzione, obiezione di coscienza, astensione da alcool e tabacco, obbligo di donare la decima parte dei propri introiti alla chiesa.

  • In comune con altri gruppi avventisti e millenaristi: condizionalismo o immortalità condizionata dell'anima, sabatismo (divieto assoluto di lavorare di sabato), attesa della parusìa (l'imminente seconda venuta di Cristo), proibizione di mangiare certi cibi impuri, pre-millenarismo e pre-tribolazionalismo (cioè prima delle grandi tribolazioni dei 1000 anni di dominio di Satana sulla Terra, i giusti morti sarebbero risorti e portati in cielo da Cristo assieme agli eletti viventi. Una seconda resurrezione avverrebbe alla fine del millennio e i giusti ritornerebbero sulla Terra per fondare la Nuova Gerusalemme).

  • Caratteristiche uniche degli Avventisti del Settimo Giorno:

    • Dottrina del Santuario: il 22 ottobre 1844 Gesù, che fino a quel giorno aveva svolto il Suo ministero nel tabernacolo celeste, intercedendo per l'umanità, si era per sempre trasferito nel Sancta Sanctorum ,
    • Giudizio investigativo: Gesù ha iniziato nel 1844 una grande inchiesta per stabilire chi merita di essere salvato,
    • Spirito di profezia donato alla W. i cui scritti sono presi in considerazione quasi con la medesima importanza delle stesse Sacre Scritture,
    • Suggello di Dio e marchio della Bestia: il suggello di Dio è la santificazione del sabato e il marchio la sua sostituzione con la domenica, voluta dalla "Bestia", cioè la Chiesa Cattolica (sic!) e confermata dalla "Seconda bestia", secondo alcuni il governo degli Stati Uniti. Un punto molto controverso e che non ha certo favorito il dialogo inter-religioso con i cattolici.
    • Fine del mondo annunciato dai tre messaggi degli angeli (il messaggio avventista, il giudizio investigativo e la parusìa) e dopo il giudizio universale, contrassegnato dalla dottrina pre-millenarista e pre-tribolazionalista (vedi sopra), distruzione definitiva nel fuoco dei malvagi, insieme a Satana e ai suoi angeli ribelli. Secondo questo concetto quindi l'inferno non esisterebbe come luogo d'eterno tormento.

In tema di famiglia e morale, gli avventisti sono molto rigidi: i matrimoni con fedeli di altre religioni sono scoraggiati, il divorzio tra avventisti non è permesso, se non in gravissimi casi, le donne non possono ambire di arrivare più in là del livello di anziani (quindi non pastori) della chiesa, l'omosessualità è condannata. Quest'ultimo punto ha portato alla creazione della Seventh-day Adventist Kinship International (Affinità internazionale avventista del settimo giorno), che ha divorziato dalla chiesa ufficiale nel 1976 e accetta gay e lesbiche e loro famigliari e amici. Nonostante una causa legale nel 1987, intentata dalla Chiesa avventista del settimo giorno per impedire l'uso delle parole "avventista del settimo giorno" nella dicitura della Kinship, questi ultimi (più di 1.000 fedeli) hanno vinto la causa. Sito ufficiale: http://www.sdakinship.org.

Gli avventisti in Italia

In Italia gli avventisti del settimo giorno sono storicamente presenti già dal 1864, primo paese europeo ad essere coinvolto dalle prediche del già citato Czechowski, che iniziò la sua missione nelle valli valdesi, dove nel 1885 fu fondata una chiesa avventista a Torre Pellice. L'altro polo avventista italiano è Napoli, meta delle attività di John Nevin Andrews (1829-1883): a Pozzuoli furono battezzati i primi quattro fedeli nel 1877 e a Napoli nel 1884 fu fondata la prima chiesa avventista in Italia, mentre nel settembre 1912 si tenne a Gravina di Puglia, in provincia di Bari il primo congresso della Chiesa Avventista italiana.

Durante il fascismo gli avventisti non furono perseguitati come i Testimoni di Geova e i Pentecostali, in quanto rientravano nei "culti ammessi" come previsto dalla legge 1159 del 1929, tuttavia furono oggetto d'indagini e vessazioni, particolarmente nel periodo immediatamente successivo alla firma dei Patti Lateranensi e negli anni di guerra.

Oggi gli avventisti italiani sono circa 50.000. Nel 1986 la Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno (sito internet: http://www.avventisti.it/), oggi Unione Italiana Chiese Avventiste del Settimo Giorno, ha firmato un accordo con lo Stato Italiano e può destinare l'otto per mille della dichiarazione dei redditi ad opere di assistenza.