Fausto di Milevi (manicheo) (fine IV secolo)

Fausto, nato a Milevi (in Numidia, parte dell'attuale Algeria) da famiglia povera, si recò a Roma, dove si convertì al manicheismo, abbandonando moglie e figli. Diventò un episcopus, ma soprattutto sviluppò una certa notorietà negli ambienti manichei per le sue capacità di ottimo oratore.

Nel 383 si recò a Cartagine, dove fu arrestato e successivamente condannato all'esilio, ma la sentenza non fu mai eseguita. Fu infatti a Cartagine che, nel 400, F. scrisse un trattato in favore del Manicheismo, confutato da Sant'Agostino in una sua monumentale opera in 33 volumi. C'è da dire che indubbiamente Agostino sapeva quello di cui stava disquisendo, visto che lui stesso era stato manicheo in gioventù.