Mandei (o Cristiani di San Giovanni) (II secolo)

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Mandei (o Cristiani di San Giovanni)

Un battesimo mandeo

Setta d'origine gnostica tuttora presente in poche unità (circa 20.000), che vivono nello Shatt al' Arab, alla confluenza del Tigri e dell'Eufrate, tra l'Iraq e l'Iran, e nella città irachena di Nasiriya.

Il loro nome Mandayê deriva dalla parola mandaica Manda (conoscenza o gnosi) e sono detti anche Cristiani di San Giovanni.

La storia

È, per l'appunto, questa supposta adesione al Cristianesimo dei primi secoli a dividere gli studiosi tra coloro che vedono una certa continuità con il Cristianesimo; coloro che rifiutano ogni apparentamento, facendo risalire le origini ad una gnosi precristiana e infine coloro che propendono per un certo sincretismo tra elementi cristiani, giudei e manichei.

La loro origine sembra, infatti, alquanto misteriosa: forse setta tradizionale della Mesopotamia, o, come detto, gnostici precristiani, oppure setta fondata da Giovanni Battista in persona (o perlomeno dagli Esseni) o, infine, derivati dalla setta dei Nazorei, fuggita da Gerusalemme, dopo la sua distruzione nel 70 AD.

È invece storicamente accertato che con l'arrivo dei Mussulmani in Mesopotamia nel 636, i Mandei furono inizialmente lasciati in pace, perché identificati come i misteriosi Sabei, citati dal Corano, ma poi, per sopravvivere, dovettero emigrare nella zona paludosa della Mesopotamia meridionale, dove vivono oggigiorno, avendo sopravvissuto alle persecuzioni di Saddam Hussein e alle recenti guerre nell'area.

La dottrina e i testi

Dai testi sacri dei Mandei: Il Tesoro (Ginza Iamina) o grande Libro, Il libro di Giovanni Battista (Drashia d-Yahia) ed il libro canonico delle preghiere, si ricava che i Mandei credono in una dottrina dualistica: la contrapposizione, cioè, tra un dio supremo del Mondo del Bene e della Luce (Haiyê Qadmayê), circondato da angeli (uthrê), tra cui si nota Manda d-Haiyê, Gnosi di Vita, e il mondo delle Male e delle tenebre, abitato da demoni, tra i quali spicca Ruha, lo spirito malvagio.

Dell'ambiente giudeo-cristiano, i Mandei hanno adottato la figura di Adamo, la celebrazione della Domenica, ma soprattutto il battesimo (masbuta), che effettuano nelle acque del fiume Tigri o di altri fiumi della zona, che comunque loro chiamano sempre Giordano (Yardna).

Inoltre, come è intuibile, tengono in grande considerazione la figura storica di Giovanni Battista (in mandaico Iuhana Masbana), mentre, come spesso accade con altre sette gnostiche, tendono a separare il Gesù terreno (Ishu Mshiha), da loro considerato un millantatore e smascherato dall'angelo Anosh Uthrà, dal Cristo spirituale, il sopramenzionato Manda d-Haiyê, battezzato la prima volta da Iuhana Masbana nel Giordano. Questo battesimo rituale, per tripla immersione, tuttora praticato, serve a purificare il battezzato dai peccati commessi ed ad entrare in contatto con il mondo della Luce.