Ofiesh, Aftimios (1880-1966), arcivescovo ortodosso indipendente

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Aftimios Ofiesh

 

Abdullah Aftimios Ofiesh, capostipite di una successione apostolica da cui è sorta un'impressionante serie di chiese cattoliche ortodosse indipendenti, nacque a Bikfaya, in Libano, il 22 ottobre 1880, sesto figlio del prete ortodosso Gabriel Ofiesh e dalla moglie Badra. O. studiò nel seminario a Beirut e all'università di Kiev e fu ordinato prete ortodosso nel 1902.

Nel 1905 egli fu inviato in Stati Uniti da parte della Chiesa Ortodossa Russa per seguire la comunità araba di religione ortodossa residente in America, giungendo a New York il 13 dicembre. Promosso archimandrita, dopo la morte nel 1915 del precedente arcivescovo di Brooklyn, Raphael Hawaweeny (1860-1915) (onorato come santo dalla Chiesa Ortodossa in America), O. fu consacrato nel 1917 come vescovo ausiliario dall'arcivescovo ortodosso, per l'America ed il Canada, Basil Evdokim Mikhailovich Meschersky (1869-1935), ed elevato ad arcivescovo nel 1923 dal metropolita Platon Rozhdestvensky (1866-1934).

Poco dopo, a causa dei noti eventi rivoluzionari in Russia, la Chiesa ortodossa entrò in una crisi organizzativa ed anche nelle comunità dei loro fedeli emigrati in America regnò una notevole confusione ed anarchia, con una certa preferenza ad affiliarsi alle varie chiese madri nazionali. Anche la comunità arabo-ortodossa americana subì questo stato d'incertezza, spezzandosi in due tronconi: quelli che riconoscevano l'autorità della Chiesa ortodossa autocefala (vale a dire autonoma) d'Antiochia e quelli che rimasero fedeli alla Russia e che furono organizzati da O., nel 1927, nella Chiesa Ortodossa Cattolica Americana (autonoma). Benché quest'ultima durasse solo sei anni (si vedrà, in seguito, per quale motivo), O. fece in tempo a consacrare tre vescovi:

  • Sophronios Beshara (1888-1934) nel 1928 a Los Angeles.

  • Joseph Zuk (m. 1934) nel 1931 per la comunità ucraina in Stati Uniti.

  • Ignatius (William Albert) Nichols (1867-1947) nel 1932 come vescovo ausiliario di Washington.

Nel 1932 O. coprì le funzioni di pastore della chiesa ortodossa siriana di Santa Maria a Wilkes-Barre, nella Pennsylvania, ed in quel periodo conobbe e sposò civilmente, nel 1933, Mariam Namey, da cui ebbe un figlio, Paul. O. visse per il resto dei suoi giorni in una forma di ritiro volontario dalla vita ecclesiastica, soffrendo di cronici problemi economici, fino alla sua morte a Kingston, nella Pennsylvania, il 24 luglio 1966.

Il suo matrimonio è stato preso come motivo, da parte della Chiesa ortodossa "ufficiale" (che ha sempre insistito per un episcopato di celibi), per la scomunica [comminata dal Patriarca di Costantinopoli, Photios II (arcivescovo: 1929-1935)] e la deposizione di O. come arcivescovo, la non validità delle consacrazioni di vescovi da lui compiute, e la perdita dello status canonico della Chiesa Ortodossa Cattolica Americana [che tuttora esiste, sebbene con non più di 2.000 fedeli, ed è conosciuta anche con la chilometrica dicitura di The Holy Eastern Orthodox Catholic and Apostolic Church in North America (THEOCACNA) (Santa Chiesa cattolica apostolica ortodossa orientale in Nord America), il cui sito Internet è http://www.geocities.com/theocacna/ oppure http://www.theocacna.org/)].

Tuttavia, oggigiorno, ben 30 gruppi religiosi fanno riferimento ad una successione apostolica direttamente da O. Di questi la metà mantiene la denominazione di "chiesa ortodossa", benché non abbia nulla a che fare con la chiesa ufficiale. Sicuramente un tratto comune di questi gruppi è l'ossessionante rimarcare la propria canonicità mediante la presentazione dettagliata on-line delle loro regolari successioni apostoliche.