Postel, Guillaume (ca. 1510-1581)

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Francobollo francese emesso per commemorare i 400 anni dalla morte di Guillaume Postel

 

L'umanista, orientalista e mistico francese Guillaume Postel nacque nel 1510 ca. a Barenton, in Normandia: dapprima autodidatta e maestro di scuola a soli tredici anni, P. studiò poi a Parigi, al collegio Sainte-Barbe, dove rivelò una spiccata attitudine per le lingue.

Nel 1538 P. fu nominato professore reale al Collegio di Francia di lingua ebraica ed araba, che perfezionò nel corso di una missione ufficiale in Turchia al seguito dell'ambasciatore francese Jean de la Forêt, ma nel 1542 dovette rifugiarsi in Svizzera per aver difeso pubblicamente il suo protettore, il Cancelliere di Francia Guillaume Poyet (ca. 1473-1548), caduto in disgrazia ed arrestato. A Basilea, nel 1544, P. lavorò su una delle sue opere principali, De orbis terrae concordia, un inno alla concordia tra le religioni, non soltanto cattolica e protestante, ma anche ebrea ed islamica. Le stesse idee furono ribadite nei trattati Panthenosia e Unique Moyen de l'accord, del 1562, quest'ultimo fu successivamente inserito nell'Index librorum prohibitorum.

P. fece altri viaggi in Italia, dove conobbe una mistica italiana, chiamata Madre Giovanna, che si credeva l'incarnazione dello spirito di Cristo, e in Oriente (Siria e Palestina), e fu il primo studioso a tradurre in latino testi cabalistici ebraici come Zohar e Sefer Yetzirah, aggiungendo sue annotazioni mistiche teosofiche. Pubblicò inoltre, incoraggiato da Madre Giovanna, nel 1552, la Restitutio rerum omnium conditarum, un'opera millenaristica, che anelava ad un'era felice attraverso la conoscenza delle leggi della natura. Per questo, P. fu espulso dalla Compagnia di Gesù e posto sotto inchiesta dall'Inquisizione: dopo un periodo di prigionia, egli fu costretto a risiedere, in domicilio coatto, a Saint-Martin-des-Champs a Parigi, dove morì nel 1581.