Southcott, Joanna (1750-1814) e movimenti southcottiani

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Joanna Southcott

 

La vita

La profetessa inglese Joanna Southcott nacque nell'aprile 1750 a Gittisham, nella contea del Devon: figlia di un fattore, crebbe senza molta istruzione, dovendo ben presto guadagnarsi da vivere come serva presso famiglie della zona. Benché fosse stata formata religiosamente in un ambiente metodista, nel 1792 circa ella affermò di essere stata dotata del dono della profezia ed iniziò a scrivere sotto dettatura di uno Spirito della Verità. Tutti gli scritti venivano riposti una scatola di legno sigillata e solo nel 1801/02 vennero pubblicati in due volumi - in un inglese alquanto sgrammaticato - sotto il titolo di The Strange Effects of Faith (Gli strani effetti della fede), creando così un primo nucleo di suoi seguaci. Nel libro vi era riportato l'annuncio della prossima fine del mondo e che la S. era l'incarnazione della "donna avvolta di sole, con la luna sotto i piedi di lei e una corona di dodici stelle sul capo", secondo quanto scritto nell'Apocalisse (12,1).

Negli anni 1802-1804 S. viaggiò, visitando Londra, e altre città del nord e dell'ovest dell'Inghilterra, finché non si sistemò, per i successivi 10 anni, nel villaggio di Blockley, nella contea del Gloucestershire. In questo periodo, per una tariffa tra dodici e ventuno scellini, ella iniziò a compilare sigilli per i 144.000 eletti (dall'Apocalisse 14,1), necessari, a suo dire, per la rinuncia a Satana, nel caso che questi fosse riuscito a governare il mondo.

Nel 1814 il suo Spirito della Verità le annunciò che lei avrebbe dato alla luce, a 64 anni (sic!), il nuovo Messia, il secondo Shiloh. Sembra che i dottori dell'epoca, evidentemente poco esperti in gravidanze isteriche, le accertarono veramente uno stato interessante, ma passato il periodo della presunta nascita (19 ottobre 1814), S. morì per una malattia cerebrale il 27 dicembre 1814, e l'esame post-mortem non rivelò poi alcun segno di gravidanza.

I Southcottiani

Il movimento, che prese avvio dalle profezie di S. fu denominato dei southcottiani e che raggiunse la massima consistenza di 100.000 seguaci, fu guidato da George Turner (m. 1821), a cui si dovette la spiegazione che il figlio di S., appena nato, era stato rapito e portato presso Dio e il suo trono (Apocalisse 12,5) e sarebbe ritornato successivamente sulla terra.

Inoltre S. aveva lasciato un'altra scatola sigillata da aprire soltanto durante una crisi nazionale e alla presenza di tutti e 24 i vescovi della Chiesa d'Inghilterra: furono fatti dei tentativi di far dischiudere il contenitore durante la guerra di Crimea e la prima guerra mondiale, ma solo nel 1927 fu aperto, alla presenza di un riluttante vescovo di Grantham, per trovarci solo alcuni fogli di nessun'importanza.

Eppure un gruppo di southcottiani, fondato nel 1920 come Panacea Society, a Bedford (sito internet: http://www.panacea-society.org ), reclamò, con una campagna stampa negli anni '60 e '70, che non si trattasse dell'autentica scatola di S. - nelle loro mani e al sicuro in un luogo segreto - e rinnovò l'invito, finora ignorato, ai vescovi della Chiesa Anglicana di essere presenti all'apertura della scatola, come richiesto dalla profetessa. L'argomento della scatola misteriosa è stato fonte d'ispirazione in Inghilterra per trasmissioni televisive satiriche, come il dissacrante Monty Python Flying Circus.

Altri gruppi southcottiani sono la Christian Israelite Church (Chiesa Cristiana Israelita) e Israelite House of David (Casa israelita di David):

Christian Israelite Church (Chiesa Cristiana Israelita)

Uno dei leader southcottiani, che fondò un proprio movimento, fu John Wroe (1782-1863): egli insistette sul fatto che era necessario osservare alcuni precetti del Vecchio Testamento (circoncisione, divieto di cibi impuri) per creare le condizioni del ritorno sulla terra di Shiloh. Il suo gruppo, la Chiesa Cristiana Israelita, che pratica l'obiezione di coscienza ed è gestita da laici, ebbe un certo successo in USA (all'inizio del XX secolo c'erano 6.000 seguaci nell'Indiana) e soprattutto in Australia, dove tuttora è presente e ha un sito: http://www.cichurch.asn.au/

Israelite House of David (Casa israelita di David)

Nata da una scissione del precedente gruppo ad opera del southcottiano James White (m. 1885), noto per i suoi seguaci come James Jershom Jezreel e da non confondere con l'omonimo fondatore del movimento degli avventisti del settimo giorno, la Casa israelita di David aggregò la maggior parte dei seguaci inglesi della Chiesa Cristiana Israelita, chiamati jezreeliti dal soprannome del nuovo leader, ed ebbe un certo successo in USA grazie alla profetessa quindicenne Clarissa Rogers, in seguito moglie di White.

Gli adepti, convertiti dalla Rogers, furono organizzati, all'inizio del secolo, dal predicatore itinerante Benjamin Purnell (1861-1927) in una comunità a Benton Harbour, nel Michigan, i cui adepti praticavano il celibato, vegetarianismo, pacifismo ed avevano un particolare aspetto fisico (gli uomini portavano barba e capelli lunghi). Fu sviluppato, negli anni '20, curiosamente anche un parco di divertimenti a tema (molti anni prima di Disneyland) - con una propria squadra di baseball e ottime orchestre jazz - che tuttora è un'attrattiva per turisti in USA.

Purnell fu travolto (ne morì nel 1927) da uno scandalo per frode, immoralità e violenze carnali negli anni '20, con la conseguenza, nel 1930, di un ulteriore frazionamento in due gruppi separati, che tuttora sopravvivono, sebbene oramai con pochissimi seguaci:

  • La comunità originale di Benton Harbour (sito http://www.israelitehouseofdavid.com/), e

  • La colonia, fondata dalla vedova di Purnell, Mary (1862-1953), sotto il titolo di Israelite House of David as reorganized by Mary Purnell (Casa israelita di David riorganizzata da Mary Purnell) e recentemente denominato Mary's City of David (La città di David secondo Mary): sito http://www.maryscityofdavid.org/.