I Taboriti furono gli aderenti alla fazione estremista del movimento hussita, fondata da Vaclav Koranda (m. 1453) e formata da contadini e poveri. Essi presero questo nome dal Monte Tabor, una collina vicino alla città di Serimovo Ústí, nella Boemia meridionale, ribattezzata così in onore del monte della trasfigurazione di Cristo.
I T. divennero universalmente noti nel Luglio 1419, quando, condotti da Jan Troznowski, detto Zizka, il leggendario condottiero cieco da un occhio, essi defenestrarono i magistrati del re Venceslao IV (1378-1419), detto il Pigro, che non intendevano rilasciare alcuni loro compagni: i giudici trovarono un'orribile morte, infilzati sulla punta delle lance dei soldati appostati nel cortile sottostante.
I T. rappresentarono quindi l'ala più radicale e militare degli hussiti e, sotto il comando di Zizka e successivamente di Andreas Prokop (o Procopius) (1380-1434), detto il Grande o lo Sbarbato, si distinsero nelle varie battaglie delle guerre hussite (1420-1431). Tuttavia essi non accettarono il compromesso con i cattolici, ottenuto dalla fazione moderata degli Utraquisti al Concilio di Basilea (1431-1439), dove si era arrivati alla stesura delle Compactata, una serie di deroghe dottrinali, che riproducevano i Quattro Articoli di Praga.
L'inevitabile frizione fra le due anime del movimento hussite portò alla guerra civile, conclusasi con la definitiva sconfitta dei T. nella battaglia di Lipau del 30 Maggio 1434, dove fu ucciso anche Prokop.