Adamiani (o Adamiti) (II secolo)

Il desiderio di voler riprodurre l'innocenza nuda di Adamo nel Paradiso Terrestre, prima della Caduta, è stato caratteristico di diverse sette nei vari momenti del Cristianesimo: a parte i seguaci del predicatore hussita, Martin Huska, attivi nel XV secolo, la definizione di Adamiti (o in qualche caso di Adamiani) è stata impiegata per definire una setta del II secolo, di cui hanno parlato diversi autori dei primi secoli del Cristianesimo.

Secondo Epifanio questa abitudine nudista era caratteristica della setta gnostica di Basilide; per Clemente Alessandrino si trattava invece di un gruppo legato a Carpocrate; infine Sulpicio Severo (ca. 360-ca. 420) ipotizzò che gli adepti provenissero dall'ambiente del priscillianismo.

Sant'Agostino, infine, referì che gli a. erano contrari al matrimonio, perchè Adamo non sarebbe stato cacciato dal Paradiso Terrestre, se non avesse avuto una moglie, che lo aveva indotto in tentazione!