Strang, Jesse James (1813-1856) e Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni (Strangita)

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Jesse James Strang

 

I primi anni

Il profeta mormone Jesse James Strang, nato il 21 marzo 1813, crebbe in un ambiente battista e fu battezzato all'età di 12 anni. Da adolescente, egli studiò legge e, dopo la laurea, fu ammesso a patrocinare al tribunale di New York. Nel 1844 S. si convertì al mormonismo e rapidamente divenne un amico del fondatore della Chiesa, Joseph Smith Jr., che, dopo pochi mesi (più precisamente il 27 giugno), fu ucciso, con il fratello Hyrum, a colpi d'arma da fuoco nella prigione di Carthage, nell'Illinois.

S., in quel momento, era nel Wisconsin (a più di 300 chilometri di distanza) per cercare un luogo dove i mormoni potessero rifugiarsi, se fossero stati obbligati ad abbandonare l'Illinois. Egli avanzò la sua candidatura come successore di Smith sulla base di due fatti: una lettera, inviata da Smith a S. una settimana prima della sua morte, in cui S. veniva nominato suo successore, e una visione, che S. ebbe al momento dell'assassinio di Smith. Odierne analisi chimiche più raffinate hanno ipotizzato che la seconda pagina della lettera (quella contenente la dichiarazione di Smith) fosse stata falsificata, ma, ai tempi, questa prova fu sufficiente per convincere diversi familiari e seguaci di Smith, tra cui le sorelle, il fratello William, la madre e la vedova (nell'attesa che il figlio, Joseph Smith III, diventasse maggiorenne) del fondatore del mormonismo.

Tuttavia, la partita per la successione a Smith era aperta a molti altri candidati: i più probabili erano Sidney Rigdon, un'ex campbellita, collaboratore della prima ora di Joseph Smith e uno dei tre membri della Prima Presidenza (gli altri due erano i fratelli Joseph e Hyrum Smith), e Brigham Young, presidente del Quorum dei Dodici Apostoli. Quest'ultimo sostenne con forza, che, in assenza di un successore designato, la guida avrebbe dovuto passare al Quorum, la cui autorità era pari a quella della stessa presidenza. Durante la conferenza tenuta l'otto agosto 1844, nonostante la strenua resistenza di Rigdon, Young convinse gli ultimi dubbiosi, che videro in lui la trasfigurazione dello stesso fondatore Joseph Smith Jr., e lo elessero presidente della Chiesa.

I strangiti nel Wisconsin

Ciononostante, il gruppo che dichiarò la propria fedeltà a S. era il secondo più numeroso (circa 12.000 fedeli contro i 20.000 di Young) e si denominò Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni (Strangita).

Diversi mormoni si trasferirono a Voree, nel Wisconsin, che, secondo la lettera di Smith, sarebbe stato il luogo di raccolta dei "santi" (vale a dire, i mormoni stessi). Quest'affermazione fu ulteriormente rinforzata dal ritrovamento di alcune tavole in metallo (una riedizione della scoperta delle tavole del Libro di Mormon) nella "Collina della Speranza" (Hill of Promise), vicino a Voree. La "traduzione" di S. rivelò che si trattava della storia del "Rajah Manchou di Vorito", un antico antenato degli indiani d'America e sopravvissuto ad una grande battaglia (come Moroni nel Libro di Mormon), e che conteneva il testo dell'originale legge di Mosè: il tutto fu pubblicato come Il libro della Legge del Signore, e fa parte dei testi sacri per questa chiesa.

Il trasferimento sul Beaver Island e la morte

Nel 1850, a causa dell'alto costo dei terreni intorno a Voree, S. decise di trasferire la sua Chiesa sul Beaver Island, un'isola nella parte settentrionale del Lago Michigan, un luogo abbastanza deserto, ma non sufficiente lontano dalla civiltà (come invece la zona del Grande Lago Salato, scelta, qualche anno prima, da Brigham Young). Qui, nello stesso 1850, seguendo una cerimonia descritta nel Libro della Legge del Signore, S. si fece incoronare re: regnò per sei anni e, poiché mantenne l'usanza mormone della poligamia, ebbe cinque mogli.

Tutti questi fatti provocarono un'inchiesta ai suoi danni, e S. fu processato a Detroit: ad ogni buon conto, il processo fece da cassa di risonanza pubblicitaria e permise a S. di essere perfino eletto al parlamento del Michigan nel 1853.

Il 20 agosto 1856 S. cadde in un agguato: due uomini (forse abitanti locali che non gradivano la presenza della comunità, ma altri ipotizzano un regolamento di conti da parte di gruppi dissidenti interni alla Chiesa) gli spararono alle spalle, rifugiandosi poi a bordo della nave statunitense USS Michigan, all'ancora nel lago, vicino all'isola, una circostanza che potrebbe far pensare ad un coinvolgimento del governo americano in quest'esecuzione. Gravemente ferito da tre proiettili, S. agonizzò per 19 giorni, fino alla sua morte, sopraggiunta il 9 luglio 1856.

La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni (Strangita), dopo la morte del fondatore

In seguito alla morte di S., il governo del Michigan sfrattò i suoi seguaci dall'isola: la maggior parte degli strangiti fu assorbita dalla Chiesa mormone riorganizzata di Joseph Smith III, ma la Chiesa strangita non si estinse: alcune congregazioni rimasero fedeli alla memoria del loro profeta, soprattutto grazie agli sforzi del capo della Chiesa, dal 1897 al 1922, Wingfield W. Watson (1828-1922).

Oggi la Chiesa, con sede a Burlington (nella zona dove sorgeva Voree) nel Wisconsin, sopravvive con qualche centinaio di seguaci negli stati americani del Wisconsin, Michigan, Colorado e New Mexico. Il sito Internet è http://www.strangite.org    

Le differenze dottrinali con le altre confessioni mormoni comprendono il sabbatarianismo, la transustanziazione dell'Eucaristia (e non un semplice ricordo di Gesù Cristo, come per i mormoni della Chiesa LDS) e l'ordinazione - in forma limitata - delle donne.