Williams, Roger (ca.1603-1683)

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Roger Williams

 

Roger Williams nato a Londra nel 1603 ca. da James Williams, un mercante di stoffe, e da Alice Pemberton, attirò da giovane l'attenzione di Sir Edward Coke, capo della Corte di Giustizia Reale, che ammirò la sua capacità trascrivere fedelmente sermoni e lunghi discorsi. Nel 1621 Coke fece mandare il giovane W. dapprima alla Sutton Hospital (poi conosciuta come Charterhouse School), poi all'università di Cambridge, al collegio Pembroke Hall, dove ottenne il baccalaureato in arti nel 1627.

W., molto versato nelle lingue straniere (conosceva il latino, greco, ebraico, francese e olandese), fu ordinato sacerdote della Chiesa d'Inghilterra e nel 1629 accettò il posto di cappellano di Sir William Masham a Otes, nella contea del Sussex, dove conobbe e sposò Mary Barnard nello stesso anno.

Nel dicembre 1630, W. e la moglie emigrarono nelle colonie americane, arrivando nel Massachusetts nel febbraio del 1631. Gli fu ben presto offerto il posto di pastore nella comunità puritana di Boston, ma egli scioccò i maggiorenti della città, dichiarandosi un separatista e affermando che non avrebbe mai accettato un posto in una comunità che riconosceva l'autorità della Chiesa d'Inghilterra. Preferì, invece, accettare lo stesso posto presso la piccola comunità di Salem, ma i magistrati di Boston, nel frattempo, indispettiti dal suo rifiuto, fecero pressione sulle autorità di Salem perché W. fosse allontanato.

Egli si recò allora nella colonia di Plymouth, fondata nel 1620 dai Padri Pellegrini, ispirati dal separatista John Robinson, e qui abitò per circa due anni ed ebbe molti contatti anche con i nativi, rispettando la loro dignità umana e conquistando la loro fiducia. Tuttavia alla lunga le sue idee furono troppo ardite anche per i separatisti, e quindi nel 1633 W. dovette rientrare a Salem.

Poco dopo il suo ritorno W. finì nuovamente sulla lista nera dei maggiorenti del Massachusetts, per averli criticati aspramente per la mancanza di tolleranza religiosa e per aver affermato che il documento con cui il re d'Inghilterra aveva assegnato i territori ai coloni non era valido, in quanto detti territori appartenevano legittimamente agli indiani. Per questo W. fu bandito dalla colonia nel novembre 1635: in un primo momento gli fu permesso di restare fino alla primavera 1636, ma, accortosi che egli proseguiva imperterrito nella sua polemica, il governatore Haynes inviò un drappello di soldati per arrestarlo e rinviarlo con la forza in Inghilterra. W., tuttavia, aveva ancora qualche buon amico negli alti vertici, come l'ex governatore John Winthrop, che lo mise in guardia, permettendogli di fuggire giusto in tempo: egli si allontanò da casa in pieno inverno, rifugiandosi dagli indiani Narragansett e dal loro capo Canonicus, che lo accolse calorosamente come un amico e che gli concedette un appezzamento di terra lungo il fiume Moshassuck.

Qui, nello stesso 1636, W. fondò la colonia battezzata Providence (successivamente la capitale del Rhode Island) in onore della Divina Provvidenza, e dove W. applicò una vera e totale tolleranza nei confronti di tutte le religioni, attirando ben presto rifugiati quaccheri (che emigrarono a Providence nel 1656 e furono rispettati da W. anche se egli non accettò mai la loro dottrina), ebrei e battisti: tutti vissero in armonia con gli indiani Narragansett. Quando, più tardi, il nuovo governatore Endicott lo invitò a ritornare nel Massachusetts, W., piccato, rispose che si sentiva molto più sicuro tra i selvaggi cristiani Narragansett che tra i cristiani selvaggi della colonia della Massachusetts Bay!

Nel 1639 W. aderì per un breve periodo alla corrente religiosa dei battisti, facendosi ribattezzare nel marzo da Ezekiel Holliman, e fondando, con quest'ultimo e altre dieci persone, la prima chiesa battista a Providence, ma, dopo quattro mesi, se ne allontanò, diventando un seeker. La chiesa battista di Providence può dirsi la prima dello stato di Rhode Island, ma non, come comunemente si crede, la prima in USA, essendo stata preceduta da quella fondata nel 1638 a Newport da John Clarke.

Nel 1643-44 W. si recò in Inghilterra per ottenere la concessione ufficiale del territorio e l'autorizzazione (rinnovata da una seconda visita, assieme a John Clarke, nel 1651-54, durante la quale conobbe e diventò amico del famoso poeta John Milton) di unire Providence ad altre colonie locali, tra cui Newport del sopramenzionato Clarke e Portsmouth, fondata nel 1638 da Anne Hutchinson. Durante il viaggio mise per iscritto le sue conoscenze, compilando un dizionario delle lingue indiane, dal titolo Key to the Indian Languages [una chiave per (l'interpretazione delle) lingue indiane]. Anche sul suolo inglese, W. non rimase inattivo e intervenne nel dibattito in corso sulla tolleranza religiosa scrivendo tre opuscoli su:

  • Le conseguenze nefaste del controllo statale del religione,

  • L'illogicità del congregazionalismo non separato dalla chiesa anglicana,

  • La tolleranza religiosa, particolarmente verso i battisti.

Essi crearono molto scompiglio e a Providence, dove egli rivestì diversi incarichi ufficiali durante la sua vita, W. dovette usare tutta la sua esperienza per mediare tra le colonie e gli indiani, in maniera da evitare pericolose frizioni, ma nonostante i suoi sforzi nel 1676 scoppiò una sanguinosa guerra indiana, la cosiddetta Guerra di Re Filippo dal soprannome dato a Metacomet, capo delle tribù indiane algonchine. La mediazione di W. poté salvare preziose vite umane, ma non riuscì ad impedire la distruzione di Providence stessa il 26 marzo 1676.

W. morì a Providence nel 1683.