Znojmo, Stanislao di (m. 1414)

Stanislao di Znojmo fu docente di teologia e filosofia all'Università di Praga alla fine del XIV secolo, sotto il quale studiarono diversi futuri riformatori boemi, ed in particolare Jan Hus. Come Hus, anche Z. s'interessò dagli scritti, tradotti in ceco, del riformatore inglese John Wycliffe e riportati in patria da un gruppo di studenti boemi della facoltà di teologia di Oxford, recatisi in Inghilterra al seguito della principessa Anna di Boemia, promessa sposa a re Riccardo II d'Inghilterra (1377-1399).

Z., Hus e il compagno di studi di quest'ultimo, Stefano di Pàlec (1365-1422) si interessarono delle teorie più estreme di Wycliffe, come l'attacco del teologo inglese contro la dottrina della transustanziazione, dove questi dichiarò che la sostanza del pane rimaneva sempre la stessa, anche se Cristo era presente nel pane, sebbene non in maniera materiale.

Nel 1403 l'università di Praga condannò 45 tesi contenuti negli scritti di Wycliffe, che furono strenuamente difesi dai tre studiosi boemi, ma questa posizione complicò la vita di Z., Hus e Pàlec soprattutto nel 1408, quando l'arcivescovo di Praga, Zbynek (o Sbinko) von Hasenburg  ricevette una lettera di Papa Gregorio XII (1406-1415), preoccupato del diffondersi delle idee di Wycliffe in Boemia.

Inoltre, in una bolla del Dicembre 1409, anche l'antipapa Alessandro V (1409-1410) proibì la predicazione in Boemia all'infuori dei luoghi consacrati e la diffusione degli scritti di Wycliffe. Contro questa decisione Hus decise di inviare Z. e Pàlec a Roma ad esporre le proprie posizioni ad Alessandro V, ma essi furono inopinatamente fatti arrestare, maltrattare e gettare in prigione a Bologna dal successore, l'antipapa Giovanni XXIII (1410-1415). Z. e Pàlec rimasero in prigione per un anno e furono liberati solamente dopo che ebbero ricusato il loro credo precedente e promesso di denunciare pubblicamente le idee del loro ex amico Hus. Da quel momento essi divennero i più spietati accusatori di Hus ed inviarono una vasta documentazione al Concilio di Costanza del 1414-1415.

Furono invitati a partecipare ai relativi lavori, ma affrontando il viaggio per la città tedesca, Z. morì nel 1414. Comunque Pàlec continuò nella sua azione, attaccando i dogmi eterodossi di Hus durante il Concilio e spesso aggiungendo dottrine in cui egli stesso, ma non certo Hus, una volta credeva. Quando oramai il caso era stato chiuso con la condanna a morte di Hus, Pàlec cercò di conciliarsi (per la verità fu Hus a cercare l'incontro) con il suo ex compagno di fede, in procinto di salire sul rogo.