Clemente, il cui nome completo era Tito Flavio Clemente, nacque nel 150 ca., probabilmente ad Atene, da una famiglia pagana. In età adulta si convertì al cristianesimo e dal 180 studiò con il filosofo Panteno, il primo docente riconosciuto della scuola di catechismo e teologia di Alessandria d'Egitto. Nel 190, C. successe a Panteno alla guida della scuola, che divenne rinomata sotto la sua direzione, attirando scolari diventati in seguito famosi teologi, come Origene, il successore di C. stesso.
Durante le persecuzioni contro i cristiani, ordinate dall'imperatore Settimio Severo (173-211) nel 202, C. si trasferì a Cesarea in Cappadocia e successivamente presso il suo amico ed ex allievo Alessandro, vescovo di Gerusalemme, dove rimase fino alla sua morte avvenuta circa nel 215.
Fino al XVII secolo, C. fu venerato come santo, ma successivamente alla revisione del martirologio cristiano per opera di papa Clemente VIII (1592-1605), egli fu depennato dalla lista per alcuni punti non ortodossi del suo insegnamento.
Protreptokos pros Ellenas (Esortazione ai Greci): un appello persuasivo alla fede.
Hypotyposeis (Disposizioni): in otto libri andati perduti se non per alcuni frammenti. Uno dei testi più controversi di C., che secondo Fozio, avrebbe contenuto svariati dogmi condannabili come il docetismo, la metempsicosi, l'eternità della materia, la pluralità dei Verbi (Logoi) ecc.
Stromateis (Miscellanea): trattato incompiuto di discussione di vari punti di dottrina teologica.
Paidagogos (L'istruttore): trattato in tre libri, scritto per istruire il fedele a divenire un buon cristiano mediante una vita disciplinata.
C. fu considerato il fondatore dello gnosticismo cristiano, poiché credeva che la gnosi fosse l'elemento principale nella perfezione cristiana.
Tuttavia, per C., l'unica vera gnosi era quella che presupponeva la fede: Cristo era diventato uomo per rivelare che, attraverso Lui, gli uomini potevano diventare immortali. Inoltre, come il suo successore Origene, anche C. era convinto dello scopo allegorico dell'Antico Testamento.
Infine C., da buon filosofo di scuola greca approdato al Cristianesimo, farciva spesso il proprio insegnamento di Stoicismo: il Cristiano perfetto doveva condurre una vita di calma inalterabile, anche nella persecuzione e nel martirio.