Il percorso religioso del teologo luterano tedesco Friedrich Gogarten, nato il 13 gennaio 1887 a Dortmund, comprende, dopo gli studi a Berlino [dove risentì dell’influenza del filosofo Ernst Troeltsch (1865-1923)], Jena e Heidelberg, la nomina a vicario del sinodo di Stolberg nel 1913, predicatore aggiunto a Brema nel 1914, ministro di culto dapprima in Stelzendorf (in Turingia) nel 1917, e poi in Dorndorf (sempre in Turingia) nel 1925.
Nel 1920 egli pubblicò nella rivista Christliche Welt (Mondo cristiano) un articolo dal titolo Zwischen den Zeiten (Fra i tempi), che divenne il nome di una rivista di teologia dialettica, fondata da G. stesso, Karl Barth, George Merz (1892-1959) e Eduard Thurneysen (1888-1977): il periodico fu, tra il 1922 ed il 1933, la principale voce di opposizione teologica al crescente nazismo.
Negli anni ‘30 G. intraprese la carriera accademica, come docente di teologia sistematica a Jena (1927-1931), professore assistente di teologia a Breslavia (1931-1935) e professore emerito di teologia sistematica a Göttingen (1935-1955), oltre ad essere spesso invitato negli Stati Uniti, come professore visitatore, al Drew Theological Seminary a Madison (nel New Jersey) e al Princeton Theological Seminary.
G. morì a 16 ottobre 1967 a Göttingen.
G., come altri teologici tedeschi dell’epoca, era convinto che il momento storico, susseguente alla Prima Guerra Mondiale, e che aveva portato alla crisi della società tedesca, coincidesse con una profonda crisi religiosa del luteranesimo, con la conseguente necessità di rifondare una nuova teologia (denominata, per questo motivo, teologia della crisi o t. dialettica). Tuttavia, a differenza dell’amico Barth (con il quale spartiva la lotta contro la teologia liberale e l’interesse storiografico del Cristianesimo), G. non negò completamente l’idealismo, approfondendo nello stesso tempo l’intreccio tra filosofia, religione e psicologia, e le diverse scelte morali tipiche di una società moderna, dove era necessario confrontarsi con la religione (luterana) e dare concretezza alle decisioni religiose.
Tra le sue opere più significative si segnalano Die religiöse Entscheidung (La decisione religiosa) (1921), Ich glaube an den dreieinigen Gott (Io credo in un Dio Uno e Trino) (1926), Politische Ethik (Etica politica) (1932), e soprattutto il suo lavoro principale Entmythologisierung und die Kirche (Demitologizzazione e la Chiesa) (1953).