Le Roy, Edouard Louis Emmanuel Julien (1870-1954)

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Edouard Louis Emmanuel Julien Le Roy

La vita

Il filosofo, scienziato e matematico francese Edouard Louis Emmanuel Julien Le Roy nacque a Parigi il 18 giugno 1870: figlio di un armatore di Le Havre, egli compì i suoi studi con precettori privati fino al 1892, anno in cui fu ammesso all’École normale supérieure. Aggregato di matematica nel 1895, L. ottenne il suo dottorato in scienze nel 1898, in seguito al quale insegnò in diversi licei parigini, e nel 1909 divenne professore di matematica al liceo Saint-Louis. Fu in questo periodo che L. decise di dedicarsi alla filosofia e alla metafisica: i suoi riferimenti furono Henri Bergson (1859-1941) (di cui fu l’allievo prediletto), Pierre Duhem (1861-1916) e Jules-Henri Poincaré (1854-1912). Sotto il loro influsso, egli pubblicò due saggi sul rapporto tra scienza e filosofia: nel 1899-1900 Scienza e filosofia, e nel 1900 Scienza positiva e filosofia della libertà.

Il ruolo di L. nel modernismo

Al 1905 risale il momento della discesa di L. nell’arena del modernismo: in quell’anno, infatti, egli scrisse l’articolo Qu’est-ce qu’un dogme? (Che cos’è un dogma?), nel quale si chiedeva quale significato si potesse dare ai dogmi della Chiesa in un moderno mondo scientifico, e argomentava che il dogma doveva intendersi come un elemento d’orientamento morale e religioso, e non un precetto inviolabile. Inoltre, per L. (che vedeva la religione, come del resto la scienza, un sistema dinamico in evoluzione) il dogma aveva spesso un senso negativo, perché non determinava la verità, ma si limitava a condannare posizioni errate. Va ricordato che nello stesso 1905 la Francia si era dotata della legge che sanciva la separazione tra Stato e Chiesa, dichiarando quindi decaduto il Concordato del 1801 tra Napoleone Bonaparte (imperatore: 1804-1814 e 1815) e Papa Pio VII (1800-1823) ed introducendo il concetto di laicità, vale a dire la rigida non interferenza reciproca tra Stato (negli affari religiosi) e Chiesa (negli affari governativi).
Ovviamente il clima generale era infuocato dalle polemiche tra favorevoli e contrari e ne andò di mezzo L., oltretutto perché aveva messo in discussione l’uso apologetico dei miracoli, come la resurrezione di Cristo. Non si può certo dire che la situazione migliorasse l’anno successivo con la pubblicazione del suo Dogme et critique (Dogma e critica). Ed in effetti, quando Papa Pio X (1903-1914) pubblicò, il 3 luglio 1907, il decreto Lamentabili Sane, una condanna di 65 proposizioni eretiche del modernismo, rinforzata dalla successiva enciclica Pascendi dominici gregis del 8 settembre 1907, fu chiaro che, tra le idee moderniste che il pontefice considerava come eretiche ve n’erano alcune del nostro matematico francese, i cui libri furono messi all’Indice.

Gli ultimi anni

Ciononostante questa disavventura, L. fece una brillante carriera accademica: nel 1919 egli divenne membro dell’Accademia delle Scienze, e dal 1920 subentrò a Bergson nel ruolo di docente di filosofia moderna al Collège de France. Durante questo periodo L. divenne amico del teologo e scienziato Pierre Teilhard de Chardin, ma questa “pericolosa” amicizia costò cara al sacerdote e paleontologo francese (già in odore di censura per le sue idee su evoluzionismo e religione), che fu spedito dalla Curia in Cina nel 1925.
Dopo la morte di Bergson nel 1941, L. fu eletto all’Accademia di Francia il 12 aprile 1945, occupando proprio il posto del suo mentore.
L. morì a Parigi il 9 novembre 1954.

Altre opere di Le Roy

  • Une philosophie nouvelle : Henri Bergson (Una nuova filosofia: Henri Bergson) (1912)
  • Qu'est-ce-que la Science ?: réponse à André Metz (Che cos’è la scienza? Risposta ad André Metz) (1926)
  • L'exigence idéaliste et le fait de l'évolution (L’esigenza idealista e l’evento dell’evoluzione) (1927). 
  • Les origines humaines et l'évolution de l'intelligence (Le origini umane e l’evoluzione dell’intelligenza) (1928)
  • La pensée intuitive. Le problème de Dieu (Il pensiero intuitivo. Il problema di Dio) (1929)
  • Introduction à l'étude du problème religieux (Introduzione allo studio del problemo religioso) (1944)
  • Essai d'une philosophie première: l'exigence idéaliste et l'exigence morale (Saggio di filosofia primaria: l’esigenza idealista e l’esigenza morale) (pubblicato postumo nel 1956-1958).