Speroni, Ugo (att. 1164-1185) e speronisti

Ugo Speroni nacque a Piacenza nella 1° ½ del XII secolo e studiò giurisprudenza a Bologna, diventando successivamente un giurista di notevole cultura della sua città natale. Ebbe un ruolo attivo nella vita politica di Piacenza, diventandone il console tra il 1164 ed il 1171 ed intervenendo nelle lotte cittadine tra il comune ed il vescovo.

Nel 1177, S. pubblicò il trattato Adversus Antichristum, nel quale egli espose il suo credo religioso, basato sulla predestinazione ed il rifiuto d'ogni elemento materiale nella liturgia, della figura del sacerdote, degli stessi sacramenti, come ad esempio il battesimo dei bambini: per S. tutto ciò era inutile, perché, come scriveva San Paolo nella lettera ai Galati (3,11) "il giusto vivrà in virtù della fede". Inoltre, S. teneva come unico riferimento valido la Sacra Scrittura, letta con un'ottica tipica della filosofia scolastica e rifiutando le interpretazioni strumentali della Chiesa. Insomma tutto l'impianto concepito da S. portava ad un rapporto diretto con Dio, in comunione spirituale con il mondo, ed in questo S. si poteva considerare un anticipatore di alcuni temi cari ai quaccheri.

Molte delle cose su di lui, le conosciamo attraverso la confutazione, Liber contra multiplices et varios errores, scritta da un suo vecchio collega d'università, il maestro di giurisprudenza Vacario (m. ca. 1198) e pubblicata dopo il 1170 in Inghilterra, dove Vacario era andato a vivere nel 1145. Vacario decise di scrivere questa confutazione dopo che S. gli aveva inviato degli scritti sul proprio credo religioso.

S., comunque, non fece mai predicazioni itineranti, come altri dell'epoca, per esempio Pietro de Bruis, Enrico di Losanna, Tanchelmo di Brabante, Eon de l'Etoile, sebbene alcuni punti propugnati da questi personaggi coincidessero con i suoi.

Si ignora la data della sua morte.

Il movimento, che prese il nome da S., fu denominato dei speronisti, e si crede abbia avuto inizio nel 1185, poiché prima di questa data non se ne fece menzione. L'impegno missionario richiesto ai speronisti non fu mai eccessivo, se è vero che a loro non fu nemmeno ordinato di abbandonare la propria famiglia. Tuttavia, pochi anni dopo, il movimento venne condannato come eresia e i suoi seguaci fecero ritorno nella Chiesa Cattolica solamente nel 1200.

A proposito degli speronisti, diamo qui di seguito due convincimenti errati o fantasiosi di alcuni autori stranieri, di lingua inglese:

  • Il collegamento tra speronisti e umiliati, facendo addirittura risalire la fondazione del movimento di questi ultimi direttamente a S. stesso.

  • La fondazione di questa setta dovuta alla figura del vescovo cataro Robert d'Espernon, italianizzato in un improbabile Roberto di Sperone, da cui il nome speronisti o esperonistes.