Fox (Foxe), George (1624-1691) e quaccheri o Società degli amici o Amici della Verità o Figli della Luce

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Ritratto immaginario di George Fox

(© The Canton Baptist Temple Company)

La vita

George Fox (o Foxe), il fondatore del movimento dei quaccheri, nacque a Drayton-in-the-Clay (oggigiorno Fenny Drayton), nella contea inglese del Leicestershire, nel luglio 1624 da una famiglia puritana di tessitori. In un primo momento i genitori avevano deciso una carriera di pastore religioso per il figlio, ma questi, che dimostrò precocemente una notevole repulsione per il "clero mercenario", fu poi avviato all'apprendistato come calzolaio.

Un giorno, nel 1643, F., ormai diventato un giovane di 19 anni, (fin troppo) serio e onesto, fu sconvolto dalla proposta di una bevuta in compagnia, fatta da due amici puritani: abbandonò quindi la casa paterna senza un soldo in tasca e con la sola compagnia di una Bibbia, per iniziare una ricerca mistica per la sua illuminazione spirituale. Dapprima, come un vero seeker, egli vagò cercando di chiarire i suoi dubbi e confrontandosi con gli insegnamenti della Chiesa Anglicana e delle innumerevoli sette, prevalentemente di dottrina calvinista, che costellavano la galassia protestante inglese dell'epoca. Ma non ebbe le risposte cercate, giacché il calvinismo predicava che solo gli eletti erano predestinati alla salvezza eterna, il che, secondo la sua forma antinomiana estrema, implicava che il comportamento morale era irrilevante a questo scopo e F. non poteva certo accettare una separazione tra religione e moralità: per lui bisognava moralmente impegnarsi per ottenere la sconfitta del peccato.

Nel 1646 F. ebbe un'illuminazione: la pace non deriva dalla lettura delle Sacre Scritture, ma da una luce interiore (Inner light), una scintilla divina che ogni uomo porta in sé (Dio è in ogni uomo) e che deve sviluppare ed espandere. Questo pensiero portò anche al convincimento dell'inutilità di una struttura ecclesiastica formale e di un clero educato all'uopo.

Dal 1647 F. iniziò a predicare nel centro-nord dell'Inghilterra e ben presto fu perseguitato: imprigionato a Nottingham, messo alla gogna e quasi lapidato a Mansfield, imprigionato per sei mesi con l'accusa di blasfemia a Derby. Proprio in quest'ultima città il giudice Gervase Bennet chiamò spregiativamente F. e i suoi seguaci con l'appellativo, diventato poi molto diffuso, di quaccheri, dall'inglese to quaker = tremare, in quanto loro tremavano alla presenza dello Spirito di Dio. F. e i suoi preferirono chiamarsi invece Gente di Dio o Amici della Verità o Figli della Luce. In seguito la denominazione ufficiale della setta sarebbe diventata Società degli Amici.

Tra il 1649 ed il 1675 F. fu imprigionato per ben otto volte, ma questo non gli impedì di diffondere rapidamente le sue dottrine, soprattutto nel nordovest dell'Inghilterra, nelle contee del Lancashire, West Yorkshire e Cumberland. Qui nel 1652 F. vinse alla sua causa diversi seekers, battisti e puritani e soprattutto conobbe a Swarthmoor Hall, il primo protettore (di una certa influenza) della setta, il giudice puritano Thomas Fell e sua moglie Margaret (1614-1702). Quest'ultima, alla morte del marito nel 1669, sarebbe diventata la moglie di F. e una mirabile organizzatrice dell'amministrazione centrale del movimento. Nella seconda metà degli anni '50, i quaccheri si diffusero anche a Londra e nel sud del paese, fino a raggiungere la cifra stimata di 60.000 convertiti entro il 1660.

Non contento di agire solo sul territorio inglese, F. allargò l'attività missionaria al Galles e alla Scozia, mentre suoi adepti predicarono nel Massachusetts, isole Barbados, Olanda, Germania, Polonia fino alla visita fatta nientedimeno che al sultano turco da parte della quacchera Mary Fisher nel 1658. Sicuramente i mussulmani trattarono meglio i quaccheri di quello che fecero i loro stessi fratelli cristiani: infatti alcune abitudini dei quaccheri li misero nei guai, soprattutto il rifiuto di prestare giuramento e di pagare le decime alla Chiesa (la Casa col Campanile, come la chiamava F.).

Per questo motivo, nel periodo del Commonwealth (1649-1660), solitamente abbastanza tollerante verso le sette protestanti inglesi grazie all'intervento personale del Lord Protettore Oliver Cromwell (1599-1658), proprio i quaccheri furono tra i più perseguitati: si calcola che più di 2.000 fedeli furono imprigionati e 32 morirono per i maltrattamenti subiti. Eppure, nonostante ciò, l'unica tra le innumerevoli sette protestanti inglesi del XVII secolo che si consolidò e si espanse, anche dopo la restaurazione nel 1660 del re Carlo II (1649-1685), fu proprio quella dei quaccheri, che anzi assorbì una larga fetta delle altre sette dissidenti, quando queste entrarono in crisi esistenziale. Significativo fu la conversione al quaccherismo del fondatore della setta dei levellers, John Lilburne.

Anche i quaccheri dovettero subire, come altri, il problema degli estremismi: il più rilevante fu quello di James Nayler, che rappresentò l'ala più ranter (caratterizzata da eccessi antinomiani) del movimento. Arrestato nel 1656 perché aveva inscenato un'entrata a dorso d'asino in Bristol, simile a quello di Gesù in Gerusalemme, fu liberato solo nel 1659 e nel 1660 si riconciliò con F., morendo poi nello stesso anno.

Nel gennaio 1661 il capo della setta dei quinto-monarchisti, il commerciante in botti Thomas Venner (m.1661), tentò una disperata insurrezione nel gennaio 1661 contro la restaurazione della monarchia, ma, com'era prevedibile, il colpo fallì e Venner e gli altri capi della rivolta furono decapitati. Le successive repressioni stroncarono definitivamente il movimento quinto-monarchista, oltre a perseguitare anche altre sette accusate di aver partecipato al tentato golpe, come i giacobiti e i sabbatariani, ma soprattutto i quaccheri, di cui 4.230 furono messi in prigione.

Negli anni successivi le persecuzioni nei confronti dei quaccheri salirono continuamente di tono ed anch'essi dovettero subire le conseguenze degli atti contenuti nel Codice Clarendon (1661-1665), voluto dal Lord Cancelliere, Edward Hyde, 1° Conte di Clarendon (1609-1674), originariamente emessi per stroncare il movimento puritano, ma esteso a tutte le sette cosiddetti non-conformisti, quelle che non avevano voluto conformarsi all'Uniformity Act, uno dei seguenti atti del Codice Clarendon:

  • Corporation Act (1661), che escludeva i non-conformisti dai pubblici uffici.

  • Uniformity Act (1662), che obbligava all'uso del Libro delle Preghiere della Chiesa Anglicana.

  • Conventicle Act (1664), che proibiva funzioni religiose non-conformiste.

  • Five Mile Act (1665), che proibiva ai pastori non-conformisti di avvicinarsi alle città.

In questo periodo F. fu arrestato nel 1664 a Swarthmoor ed ancora nel 1670 a Londra, dove aveva partecipato deliberatamente ad una riunione quacchera non autorizzata. Nonostante ciò, al 1665 risalì l'importante conversione di quel William Penn, fondatore dello stato della Pennsylvania, rifugio sicuro per i dissenzienti inglesi in fuga dalla madrepatria, e al 1667 quella del più famoso teologo del movimento, lo scozzese Robert Barclay (1648-1690), i cui scritti sulla "luce interiore" influenzarono positivamente il futuro re Giacomo II.

Finalmente nel 1672 la Declaration of Indulgence (dichiarazione d'indulgenza) permise più libertà di culto ai dissenzienti, compreso i quaccheri: fu seguita da analoghe dichiarazioni nel 1687 e 1688 promulgate dal re cattolico Giacomo II (1685-1688), nel tentativo di ottenere l'appoggio dei non-conformisti contro la Chiesa Anglicana. Ma, con la Gloriosa Rivoluzione del 1688/9, Giacomo II fu cacciato, estinguendosi così il dominio in Inghilterra della dinastia Stuart. Salì, infatti, al potere, con il titolo di Guglielmo III (1689-1702), il principe olandese Guglielmo d'Orange, genero di Giacomo II e lontano discendente di Enrico VIII.

Nel 1689 fu emanata la Toleration Act (atto di tolleranza) del 1689, voluto dal nuovo re, e che garantì la libertà di culto religioso a tutti i non-conformisti, eccetto i cattolici e gli unitariani. Poco dopo fu concesso ai quaccheri l'esenzione al giuramento, sostituito con una dichiarazione semplice di conferma. Al momento della morte di F. il 13 gennaio 1691, i quaccheri nelle Isole Britanniche erano circa 50.000.

Dottrina e comportamento

Come già detto, dall'illuminazione avuta nel 1646 F. si convinse che la pace non derivasse dalla lettura delle Sacre Scritture, ma da una luce interna, una scintilla divina che ogni uomo portava in sé (Dio è in ogni uomo) e che egli doveva sviluppare ed espandere. Nello stesso tempo, però, F. credeva nella presenza del male nell'Uomo e nella necessità di combatterlo il più possibile.

Ma il quaccherismo non era solo un credo, ma anche una maniera di vita, basata sulle parole chiave Verità e Sincerità, che rifiutava il lusso per favorire la semplicità nel vestiario, nei comportamenti e nel modo di parlare. Per esempio, in quest'ultima situazione i quaccheri dell'epoca, rivolgendosi a qualcuno, usavano la forma thee, equivalente al familiare tu in italiano, rispetto al più formale you, equivalente all'italiano voi. Inoltre i quaccheri furono tra i primi ad applicare la parità dei sessi, razze, nazioni o classi sociali.

Le riunioni di culto tuttora si svolgono regolarmente, uno o due volte la settimana, senza un programma predefinito, poiché le riunioni servono a far sentire ai presenti la presenza di Dio come giuda spirituale. Certe volte, specie negli ultimi anni, può essere impiegato un ministro del culto.

La storia della setta dopo la morte di Fox

Già ad iniziare dal 1660, i quaccheri iniziarono ad emigrare nelle colonie americane. Nel 1674 alcuni di essi acquistarono terreni nel New Jersey, ma fu soprattutto William Penn che diede loro una grande opportunità nella sua colonia, denominata Pennsylvania: qui entro il 1684 si stabilirono circa 7.000 Amici della Verità. In seguito i quaccheri cercarono di stabilirsi anche in altre colonie americane, incontrando in alcuni casi, come nel Rhode Island, un ambiente favorevole, ma non nel Massachusetts dove vennero perseguitati.

Dal 1690 si fece largo nel movimento una fase cosiddetta quietistica, in altre parole una maggiore introspezione ed una limitata attività pubblica. Tuttavia le rigide regole interne, come ad esempio il divieto di matrimonio, pena l'espulsione dal movimento, con persone non quacchere o senza il consenso dei genitori, portarono ad un'involuzione del numero dei fedeli tali da minacciare nel XVIII secolo l'estinzione del movimento stesso. Per loro fortuna, l'impatto delle idee metodiste di John Wesley ebbe un effetto di risveglio anche sul movimento quacchero.

All'inizio del XIX secolo, nel 1827, si acuirono le diversità interne nell'ambito del movimento e dal filone principale (ortodosso) si separarono tre gruppi:

  • Coloro che seguivano le idee di Elias Hicks, denominati quindi hicksiti: essi contestavano l'autenticità e autorità divina della Bibbia e della figura storica di Gesù Cristo, preferendo di concentrarsi di più sul concetto della luce interna.

  • I seguaci di Joseph John Gurney, i gurneyiti, più portati all'evangelismo.

  • Il gruppo più piccolo, i wilburiti, faceva riferimento a John Wilbur ed erano legati alla rigida tradizione quacchera del XVII secolo.

La Società degli Amici oggigiorno

Oggigiorno la Società degli Amici conta circa 200.000 (secondo altre statistiche 300.000) nel mondo, con circa 109.000 in Stati Uniti, dove il gruppo più numeroso è la Society of Friends (Friends United Meeting) (il gruppo ortodosso con 65.000 membri e 519 chiese). Le altre denominazioni sono riunite in:

Gli altri paesi includono l'Inghilterra (18.000 fedeli) e la zona dell'Africa orientale (Kenya, Madagascar, etc. per un totale di 45.000).

I quaccheri rifiutano di giurare, sono stati attivi nel movimento per l'abolizione della schiavitù (fin dal 1688) e per i diritti degli indiani d'America, nella lotta contro l'alcolismo e la pena di morte e sono filantropi. Un altro punto importante è l'obiezione di coscienza: nel 1917 è stato formato il American Friends Service Committee (web-site: http://www.afsc.org/ ), un comitato quacchero per fornire opportunità di servizio civile ai loro giovani fedeli obiettori di coscienza, che ha ricevuto, assieme al britannico The Friends Service Council, il Premio Nobel per la Pace nel 1947. Infine, nonostante la limitata diffusione della Società degli Amici, ben due presidenti degli Stati Uniti, Herbert Hoover e Richard Nixon, erano quaccheri.

Il sito mondiale è http://www.quaker.org/, mentre in Gran Bretagna il sito ufficiale è http://www.quaker.org.uk/main.html