Zizka, Jan (ca. 1360- 1424)

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Jan Zizka

 

Jan Trocznowski, detto Zizka, era nato nel 1360 ca. a Trocznow, nella Boemia meridionale, da una famiglia della nobiltà minore ceca. In gioventù Z. aveva intrapreso la carriera militare diventando un cavaliere alla corte di re Venceslao IV (1378-1419) detto il Pigro, e distinguendosi successivamente al servizio del re di Polonia, Ladislao II Jagellone (1386-1434) nella battaglia di Tannenberg del 1410, combattuta e vinta contro i Cavalieri Teutonici. Probabilmente a questo periodo risale l'episodio che portò alla perdita di un occhio, da cui il soprannome di Zizka, orbo (in ceco).

All'inizio delle guerre hussite, Z., che all'epoca aveva già circa 60 anni, aderì alla fazione dei taboriti, formata da contadini e poveri, pur essendo lui un nobile, e ne diventò rapidamente il capo, o meglio il generale, facendo rinforzare come vero accampamento militare la loro roccaforte di Tabor, una collina vicino alla città di Serimovo Ústí, nella Boemia meridionale. Nel Luglio 1419 i Taboriti, condotti da Z., defenestrarono sette magistrati di Venceslao IV, che non intendevano rilasciare alcuni loro compagni: i giudici trovarono un'orribile morte, infilzati sulla punta delle lance dei soldati appostati nel cortile sottostante.

Il mese successivo morì re Venceslao, si dice di crepacuore per l'accaduto, e il suo fratellastro Sigismondo di Lussemburgo (colui che aveva permesso il rogo di Hus a Costanza), re di Germania dal 1410, si proclamò re di Boemia e fece invadere la regione nel Marzo 1420, forte di una bolla papale di Martino V (1417-1431), che scomunicava tutti gli hussiti, indicendo  una crociata contro di loro. La crociata si rilevò un vero disastro per gli imperiali, più volte sconfitti nel corso del 1420 dalle truppe hussite sotto il comando di Z., che, in questa occasione, mostrò le sue notevolissime doti di stratega: infatti riuscì sempre a dare battaglia portando il nemico su un terreno più adatto alla sua tattica militare.

Z. fu un vero innovatore militare del suo tempo: inventò un antesignano del carro armato, in sostanza un carro agricolo protetto da una armatura e rinforzato da piccoli cannoni portatili, che poteva accogliere dei soldati all'interno e facilmente penetrare attraverso le linee difensive nemiche.

Nel frattempo gli hussiti ebbero a che fare con la setta dissidente degli adamiti di Martin Huska, detto Loquis, il quale negava la transustanziazione (la presenza del Corpo di Cristo nell'Eucaristia) e incoraggiava atroci profanazioni. Per questo Huska fu precedentemente arrestato, torturato e bruciato sul rogo dentro un barile. Alla lunga il comportamento degli adamiti disgustò gli hussiti, che nell'Ottobre 1421, li circondarono nel loro accampamento su un'isola sul fiume Nezàrka e, al comando di Z., li massacrarono tutti.

Alla fine del 1421 un nuovo e più potente esercito crociato invase la Boemia, ma fu nuovamente sconfitto dalle truppe di Z. (oramai completamente cieco dal 1421) a Kuttenberg e a Deutsch-Brod nel Gennaio 1422. Seguì un periodo di incertezze e lotte intestine al movimento hussita: Z. con le sue truppe prese il controllo della parte occidentale del paese e la proposta di unire le parti in conflitto sotto il governatorato di Sigismondo Korybut, delegato del pretendente al trono, il Granduca di Lituania, Witold, fallì per la sconfitta inflittagli proprio dalle truppe di Z. nel 1423. Tuttavia, attraverso la mediazione del predicatore Rokyzana, Korybut e Z. arrivarono ad un accordo e quindi poterono unire le loro forze per una spedizione contro la Moravia. Purtroppo, arrivato a Prisbislau, vicino alla frontiera, Z. si ammalò e morì di peste il 14 Ottobre 1424.

In seguito alla sua morte, i taboriti si divisero in due ulteriori gruppi: i seguaci di Z., chiamati Orfani con a capo un tale Prokupek (Procopius), detto il Piccolo, e i taboriti più estremi, che scelsero come capo militare il quasi omonimo Andreas Prokop (o Procopius) (1380-1434), detto il Grande o lo Sbarbato, le cui capacità militari non fecero comunque rimpiangere la perdita del più grande generale nella storia della Boemia.