Antipapi e conclavisti (dagli anni '60 del XX secolo)

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Padre Lucian Pulvemacher, eletto Papa Pio XIII, uno dei tanti antipapi citati in questo capitolo

Definizione

Nell’ambito del movimento sedevacantista, vale a dire di quella frangia cattolico tradizionalista, che rigetta le conclusioni del Concilio Vaticano Secondo (1962-1965) e crede che i papi successivi al Concilio [Paolo VI (1963-1978), Giovanni Paolo I (1978), Giovanni Paolo II (1978-2005), e Benedetto XVI (2005-)] abbiano perso la legittima autorità per governare la Chiesa Cattolica, si distinguono i cosiddetti conclavisti, coloro i quali hanno eletto, solitamente mediante un proprio conclave (ma anche per elezione diretta “divina”), colui che ritengono essere il “vero” candidato al trono papale, rimasto vacante dopo la morte di Papa Pio XII (1939-1958), o tutt’al più dopo la morte di Papa Giovanni XXIII (1958-1963), creando così una curiosa schiera di pretendenti, più o meno, credibili.

Elenco degli attuali antipapi

Secondo le informazioni attualmente in nostro possesso, gli antipapi moderni sono (oppure sono stati) i seguenti:

  1. Michel Collin (Clemente XV): vedi Antipapi della Chiesa Rinnovata di Cristo

  2. Jean Gaston Tremblay (Giovanni Gregorio XVII): vedi Antipapi della Chiesa Rinnovata di Cristo

  3. Clemente Dominguez y Gòmez (Gregorio XVII): vedi Antipapi della Chiesa Cattolica Palmariana

  4. Manuel Alonso Corral (Pietro II): vedi Antipapi della Chiesa Cattolica Palmariana

  5. Rev. Lucian Pulvermacher (Pio XIII). Earl Pulvermacher, nato il 20 aprile 1918 da una famiglia cattolica americana, entrò a 24 anni nell’ordine dei Cappuccini con il nome di Lucian e fu ordinato nel 1946. Dal 1948 al 1970 egli svolse l’attività di missionario in Giappone e Australia, finché, disilluso dalle conclusioni del Concilio Vaticano Secondo, abbandonò il suo ordine e la Chiesa Cattolica per entrare nella Fraternità Sacerdotale San Pio X di Monsignor Marcel Lefèbvre. Non vi rimase molto, a causa di contrasti sorti in seguito al suo rifiuto di dare la Comunione ai cattolici “romani”: dal 1976 divenne quindi un sacerdote tradizionale indipendente.  Nell’ottobre 1998 fu eletto Papa Pio XIII da un piccolo gruppo tradizionalista, denominata Vera Chiesa Cattolica, riunitosi in una baita di legno nel Montana (gli elettori sembra fossero circa 60 persone). Nel 1999 Pulvermacher consacrò cardinale l’australiano Gordon Bateman, che, a sua volta, consacrò vescovo lo stesso Pulvermacher. Tuttavia, in seguito, Bateman abbandonò la chiesa di Pulvermacher, dopo aver scoperto che quest’ultimo aveva praticato da giovane la divinazione con il pendolino. La sede papale di Pio XIII è a Springdale (nello stato di Washington).

  6. Rev. Valeriano Vestini (Valeriano I). Olinto (nome religioso Valeriano) Vestini era padre Cappuccino e superiore del convento Mater Domini (del Terzo Ordine Francescano) a Chieti. Nel 1983 una presunta veggente dell’ordine terziario locale, di nome Rita, iniziò ad avere dei sogni notturni, che furono interpretati da Padre Vestini come provenienti da San Padre Pio da Pietrelcina. Il messaggio dei sogni era di collaborare alla salvezza delle anime, affiancandosi ai veggenti di Lourdes, Fatima e Mediugorje. Dopo l’abbandono del gruppo da parte di Rita nel 1989, il suo ruolo profetico fu ricoperto dai veggenti Nicola Di Carlo e Alessandro Di Donato: nel 1990 il movimento prese il nome di Ordine Missionario per la Salvezza delle Anime (OMSA) e nello stesso periodo le voci d’origine divina dei due veggenti rivelarono che Vestini era stato proclamato Sommo Pontefice da Dio stesso con il nome di Valeriano I. Nel 1991 Vestini consacrò 24 cardinali, creando il Collegio Apostolico: dall’ottobre 1992 i cardinali iniziarono a celebrare messe (considerate illecite e invalide dalla Chiesa Cattolica), mentre Vestini, in virtù dei suoi “poteri”, comminava scomuniche, creava santi, proclamava dogmi. Nel contempo la rivista del movimento “Presenza Divina” provvedeva ad una martellante campagna diffamatoria contro la Chiesa Cattolica, finché il 22 novembre 1993 lo stesso Vestini fu sospeso a divinis dal Superiore Provinciale dell’Ordine dei Cappuccini padre Carmelo Sciore: era l’inizio del ripensamento di Vestini, che nel settembre 1995, lasciò il gruppo per rientrare nel convento dei Cappuccini di Avezzano. I suoi seguaci (che cambiarono, nel frattempo, la denominazione del gruppo in Opera Divina Provvidenza) si rivolsero allora, per l’assistenza spirituale, all’Istituto Mater Boni Consilii, e poi ad alcuni sacerdoti della Fraternità Sacerdotale San Pio X (i “lefebvriani”), ma in seguito abbandonarono man mano i riti illeciti: la setta entrò così in una fase involutiva, riducendosi a soli 40 adepti.

  7. Don Gino Frediani (Emanuele I): parroco di Gavinana (in provincia di Pistoia), don Frediani (1913-1984) il 12 ottobre 1973 ebbe una visione mistica dei profeti Abacuc, Naum, Neemia e Baruc, che gli svelarono la Grande Missione di costruire una “Santa Chiesa al Cuore Divino di Gesù” e gli comunicarono la sua elezione divina a Sommo Pontefice con il nome di Emanuele I. L’anno successivo Frediani fondò la Chiesa Novella del Sacro Cuore di Gesù (di forte sapore apocalittico), ma nel 1983 il suo superiore, il vescovo di Pistoia, decise l’allontanamento dalla parrocchia del Frediani, che si trasferì quindi nell’albergo “Le Dolomiti” a San Marcello Pistoiese, dove tuttora c’è la sede della sua chiesa. Frediani morì il 28 aprile 1984 e gli successe don Sergio Melani, sacerdote della diocesi di Fiesole, come vescovo e cardinale della Chiesa Novella, sebbene questi non si sia mai proclamato papa, poiché è atteso a momenti il ritorno di Emanuele I sulla terra. Sulla Chiesa di Frediani, che conta una sessantina di seguaci, è stata emanata nel 1989 una nota di condanna da parte delle curie vescovili di Pistoia e Fiesole, dove si ribadisce che essa non ha nulla a che fare con la Chiesa Cattolica ufficiale, che ha modificato abusivamente i testi sacri e la liturgia canonica, e che amplifica un messaggio apocalittico distorto basato su rivelazioni non attendibili.
  8. William Kamm (alias Little Pebble) (futuro papa Pietro II Romano): il visionario laico australiano William Kamm nacque a Colonia (in Germania) nel 1950, ma nel 1954 si trasferì con la famiglia in Australia. Già a 18 anni, egli dichiarò di ricevere messaggi celesti da Dio, dalla Vergine Maria e da alcuni santi, in seguito ai quali fondò la sua prima organizzazione, il Marian Work of Atonement (Lavoro mariano d’espiazione). Nel 1982 Kamm ricevette il nome mistico di Little Pebble (Sassolino o piccolo ciottolo) e l’anno successivo, ebbe la prima di una lunga serie di visioni (circa 600) della Madonna, che profetizzò un futuro alquanto apocalittico (lo scoppio della Terza Guerra Mondiale, il martirio di Papa Giovanni Paolo II e la fine del mondo per mezzo di un’enorme palla di fuoco), ma anche la futura elezione di Kamm a Papa Pietro II Romano, dopo che Papa Wojtila l’aveva consacrato vescovo e nominato suo successore (l’elezione di Papa Benedetto XVI nel 2005 ha solo temporaneamente rinviato le pretese di Kamm sulla Sede Apostolica!). Nel 1985 Kamm fondò l’Ordine di San Charbel [in onore del santo libanese maronita Charbel Maklouf (1828-1898)], il cui direttore spirituale era il sacerdote cattolico americano Malcolm Broussard, ordinato nel 1978, sospeso a divinis nel 1989 e scomunicato latae sententiae nel 2003, dopo esser stato illegalmente consacrato vescovo in Baviera, ed aver ordinato Kamm diacono e parecchi seguaci del movimento come sacerdoti. A sua volta, a Kamm fu condannato dal vescovo di Wollongong (in Australia), mons. Peter William Ingham (n. 1941), nel 2002 per aver creato un gruppo non in comunione con Roma. Tuttavia, fu soprattutto il suo atteggiamento di rifiuto (sia da parte dei preti del suo ordine, che anche da parte sua, come futuro Papa) del celibato del sacerdozio, con la conseguente propensione alla poligamia e ai “matrimoni mistici” [aveva sposato misticamente 84 (sic!) mogli, soprattutto adolescenti], a metterlo nei guai con la giustizia ordinaria e con la moglie (la quale aveva chiesto il divorzio). Dall’ottobre 2005, infatti, Kamm è detenuto con la grave accusa di violenze sessuali nei confronti di una ragazza quindicenne, che lui affermava essere una delle sue 84 mogli. Nonostante tutto ciò, il movimento di Kamm resta uno dei più consistenti gruppi conclavisti con alcune migliaia di seguaci, in 25 comunità sparse in 11 paesi del mondo.

  9. Francis Konrad Schuckardt (Adriano VII): pare che il fondatore della comunità cattolica tradizionalista sedevacantista americana, denominata Congregation of Mary Immacolate Queen (Congregazione di Maria Regina Immacolata) (CMRI), Francis Konrad Schuckardt si sia auto-proclamato papa nel 1984 a Coeur d’Alene (nello stato americano dell’Idaho).
  10. Maurice Achieri (Pietro II): Achieri, un laico francese (sembra un meccanico d’automobili in pensione) di Le Perreux è stato a capo di un gruppo scismatico ultra tradizionalista cattolico francese, denominato Catholici Semper Idem (Cattolici sempre uguali). Egli è uno dei pochi a poter vantare una consacrazione a vescovo da parte di un – non meglio precisato - vescovo vagante (o forse vecchio cattolico). Nel 1995 Achieri, all’età di 70 anni si è auto-proclamato Papa Pietro II, anche se alcune fonti precisano che il titolo esatto, che egli si è dato, è Vicario di Cristo per gli Ultimi Giorni.

  11. Chester Olszewski (Pietro II): Olszewski, un ex sacerdote della Chiesa Episcopale (la chiesa anglicana in Stati Uniti) di Bradford (nello stato di Pennsylvania), dapprima si è attribuito il nome mistico di Chriszekial Elias nel 1977, poi si è auto-proclamato Papa Pietro II nel 1980.

  12. Reinaldus Michael Benjamins (Gregorio XIX): un americano che afferma di essere stato incoronato Papa Gregorio XIX dagli angeli nel 1983. Secondo altre fonti, si è auto-proclamato papa nel 2001 a New York.
  13. Julius Tischler (Pietro II): si è auto-proclamato papa nel 1998 in Germania.
  14. Aimè Baudet (Pietro II): si è auto-proclamato papa nel 1984 in Belgio.
  15. Pierre Henri Bubois (Pietro II): si è auto-proclamato papa nel 1985 a Bruxelles (Belgio).
  16. David Allen Bawden (Michele I): un laico americano - nato il 22 settembre 1959 - sedevacantista (egli accusa tutti i papi moderni, da Giovanni XXIII in avanti, d’eresia modernista), che fu eletto papa Michele I il 16 luglio 1990 a Belvue (nel Kansas) da un gruppo di sei laici, che includeva lo stesso Bawden, i suoi genitori, una coppia di amici e la sua principale sostenitrice, Teresa Stanfill-Benns, nota nell’ambiente cattolico tradizionalista e conclavista americano. I suoi sostenitori sono probabilmente meno di un centinaio. Nel 2006 Bawden, che nel frattempo ha rotto i contatti con la Stanfill-Benns, ha dichiarato di sperare in un’imminente ordinazione a sacerdote e consacrazione a vescovo da parte di un episcopus vagante della linea discendente da Arnold Harris Mathew. Il sito ufficiale di Bawden è www.vaticaninexile.com/.

  17. Victor Von Pentz (Lino II). Nato nel 1953 in Sud Africa da una famiglia tedesco-irlandese, Von Pentz studiò nel Minnesota presso il seminario lefebvriano di Winona. Pare che egli sia stato ordinato sacerdote ben due volte da gruppi indipendenti cattolici (una prima volta da un vescovo della Chiesa ucraina del Rito Bizantino di San Giovanni Crisostomo, la seconda sub conditione dal vescovo sudafricano Richard Bedingfeld). Egli fu eletto Papa Lino II (all’undicesimo ballottaggio, dopo che era già stato eletto per ben 10 volte, ma avendo rifiutato ogni volta) da un gruppo di conclavisti, provenienti da 12 paesi, il 25 giugno 1994 in Assisi. Un tentativo di insediare il nuovo pontefice nella basilica di San Giovanni in Laterano (a Roma), il successivo 29 giugno, fu bloccato dalla polizia italiana. In seguito Von Pentz si trasferì nella contea inglese dell’Hertfordshire, dove nel novembre 1998 pare abbia ricevuto la consacrazione a vescovo da parte di monsignor José Ramon Lopez-Gaston, un vescovo cattolico della linea Thuc. Altre voci affermarono che il consacratore di Von Pentz fosse stato il vescovo emerito di Latina, monsignor Arrigo Pintonello (1908-2001), ma questi aveva decisamente smentito. Von Pentz ha fedeli presenti in Inghilterra, Germania e Italia.
  18. Antipapi della Legio Maria of African Church Mission (Legione di Maria della missione ecclesiastica africana), una setta keniota, nata da uno scisma dalla Chiesa Cattolica in Africa, proclamato da Blasio Simeo Melkio Ondetto, detto “Baba Messiah”. Il gruppo è curiosamente ultraconservatore (recitano la messa tridentina in latino e mettono molta enfasi sul rosario), ma nello stesso tempo sincretico verso la cultura tradizionale locale (uso di balli e tamburi africani). Accresciuto vertiginosamente negli ultimi anni (da 90.000 aderenti negli anni ’60 a ca. 3 milioni oggigiorno), viene citato qui, poiché il successore di Baba Messiah, Timothy Blasio Ahitler (1941-1998) si auto-proclamò papa nel 1991, decisione reiterata dai suoi successori Maria Pius Lawrence Chiaji Adera (1998-2004), e Raphael Titus Otieno (2004 –).
  19. Roger Melchior (Papa Jean): un belga fondatore [assieme ai fratelli André (un ex-chimico), Robert (un ex missionario cattolico in Bolivia), e Victor (guardaspalle e autista della setta)] del gruppo de Trois Saints Coeurs (Tre Santi Cuori), e autonominatosi papa con i suoi tre fratelli nominati “apostoli”. La setta (che aveva perfino una “papessa”, tale Isabelle Westphal) aveva fondato anche una società (Pianto s.a.) per la distribuzione di un non meglio identificato prodotto miracoloso, che avrebbe dovuto guarire da tutte le malattie, incluso l’AIDS. Il 30 aprile 1975 Melchior fu condannato a 18 mesi di reclusione (e la Westphal a 4 mesi) dal tribunale di Mons (in Belgio) per il rapimento di una ragazza minorenne, ritrovata nascosta nella caldaia della sede della setta a Brunoy (in Francia). Nuovi guai giudiziari nel 1987 per il sedicente “papa”: il tribunale di Bruxelles condannò Melchior per reati fiscali e tentativo d’estorsione. I membri della setta, principalmente giovani attirati dall’iniziale spirito conviviale del gruppo, erano poi costretti (anche con la violenza) a versare i loro beni, accettare una vita di privazioni (digiuni, preghiere, totale isolamento dalla famiglia d’origine, ecc) e ad ubbidire ciecamente alle direttive di Papa Jean, dettate – secondo lui - da messaggi divini. Melchior e la Westphal, successivamente, si trasferirono nel Lussemburgo, a Wincrange, ma si pensa che la setta sia oramai estinta.
  20. Joseph Zhong (Tsung) Huai-de (Pio XIV): un religioso cattolico cinese (di non facile identificazione), che secondo alcune fonti è stato consacrato vescovo dall’arcivescovo Ignazio P’i-Shu-Shih (1897-1978) il 1 giugno 1958 [ma ho l’impressione che si faccia confusione con la regolare consacrazione del vescovo cinese (Alphonsus)Tsung Huai-mo, consacrato nel 1951], mentre per altri la sua consacrazione sarebbe avvenuta nel 1962 da parte del vescovo Paolo Wang Wen Cheng (1881-1961), un evento alquanto improbabile visto che il vescovo era morto nel gennaio 1961. Zhong, che non risulta nell’annuario dei vescovi ufficiali della Chiesa Cattolica, si è auto-proclamato Papa Pio XIV nel 1998, mantenendo il titolo fino al 2002.
  21. Peter Khoat Van Tran, un sacerdote vietnamita, che si sarebbe proclamato Papa Innocenzo XIV in seguito ad un presunto “patto segreto” con il cardinale Giusppe Siri (1906-1989), che, secondo una diffusa leggenda, era stato eletto a pontefice sia nel conclave del 1958 sia in quello del 1963, con il nome di Gregorio XVII, ma che avrebbe rinunciato (o sarebbe stato costretto a rinunciare) all'elezione per le possibili reazioni negative nel blocco dell'Europa dell'est. Sempre secondo queste fonti, il possibile successore di Siri (e predecessore di Khoat Van Tran) sarebbe stato stato il vescovo emerito di Latina, monsignor Arrigo Pintonello (1908-2001), già coinvolto nella consacrazione di un altro antipapa, Lino II. Vedi anche www.papalrestoration.com.

  22.  Gary McLaughlin (“Fratello X”), di Orrin (Nord Dakota, USA), che ha dichiarato che sarà il futuro pontefice.
  23. Oscar Michaelli (o de la Compasion) (Leone XIV): un vescovo del piccolo gruppo tradizionalista sedevacantista argentina, Orden de Nuestra Señora de la Compasion (Ordine di Nostra Signora della Compassione). Il 24 marzo 2006, a Lujàn (o a Moreno), in Argentina, egli è stato proclamato Papa Leone XIV da un sinodo di 30 vescovi, aderenti all’Iglesia Catòlica Apostolica Remanente (Chiesa cattolica apostolica rimanente). È morto nel febbraio 2007.

  24. Juan Bautista Bonetti, successore del precedente, con il nome di Papa Innocenzo XIV: si è dimesso pochi mesi dopo la nomina nel maggio 2007.
  25. Joachim dei principi Centelles-Borgia (Alessandro IX): di famiglia nobile ispano-siciliana, nel 2005 egli si è auto-proclamato Papa Alessandro IX della Chiesa di Trinacria e Patriarca d’Oriente, al quale nel 2006 si sono aggiunti i titoli di Arcivescovo e Patriarca Latino d’Avignone. Egli “riconosce” l’attuale Papa Benedetto XVI solo come vescovo di Roma.
  26. Infine, sui seguenti quattro antipapi le notizie sono praticamente nulle: a) Pietro Atanasio II eletto nel 1984 e che forse vive in Canada o in Belgio, b) Benedetto XXV, c) Benedetto XL della linea di Avignone, d) Giuseppe I, che vivrebbe a Lucerna, in Svizzera.