Occultismo (XVI e XVII secolo)

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Lo scrittore esoterista e mago Eliphas Lévi, che ha coniato il termine di "occultismo" nel 1868

 

Con occultismo [termine che venne coniato nel 1868 dallo scrittore esoterista e mago Eliphas Lévi (pseudonimo di Alphonse-Louis Constant, 1810-1875)] s'intende una serie di arti e scienze, attivate mediante l'impiego di forze misteriose e segrete che solo gli eletti o gli iniziati possono scatenare. Questi iniziati concepiscono il Mondo come un organismo vivente con una sua energia vitale interna.

Secondo lo studioso P. Riffard, l'occultismo è formato dalle arti occulte (alchimia, astrologia, magia, mantica, medicina occulta) e dalle scienze occulte (ermetismo, cabala, scienza dei prodigi e dottrina della corrispondenza).

L'atteggiamento della Chiesa nei confronti dell'occultismo, per tutto il Medioevo, è stato abbastanza tollerante: vengono ricordati come alchimisti famosi uomini di Chiesa come San Alberto Magno (1193-1280), San Tommaso d'Aquino (1225-1292), i papi Silvestro II (n. 940, papa 999-1003) e Giovanni XXII (n.1249, papa:1316-1334), mentre il celebrato medico medioevale Arnaldo da Villanova fu anche astrologo di diversi papi.

Ma dal Rinascimento le arti e le scienze occulte non divennero più i mezzi con cui combattere le forze diaboliche per il trionfo del Cristianesimo (e perciò tollerate dalla Chiesa), bensì i metodi, ancora empirici, per conoscere ed indagare la natura. Il naturalismo, nella sua forma panteistica, con i maggiori esponenti negli italiani Bernardino Telesio, Tommaso Campanella e soprattutto Giordano Bruno, venne considerato una disciplina empia da combattere ad ogni costo.

Sempre nel Rinascimento, attraverso gli ebrei spagnoli convertiti e per mezzo dei lavori di Giovanni Pico della Mirandola (1463-1494), il mondo cristiano venne a contatto con i concetti magici della Kabbalah: famosi cabalisti e maghi dell'epoca furono Johannes Reuchlin, Cornelius Agrippa, John Dee, Georg von Welling e Guillaume Postel. Queste nuove scienze occulte si fusero, in un sincretismo occulto-magico giudaico cristiano, con le consolidate arti dell'astrologia e dell'alchimia, sviluppando nuove figure di proto-scienziati come Paracelso (Teofrasto Bombast) o Heinrich Khunrath, e influenzando il pensiero di un grande mistico come Jakob Boehme.

Finché l'uso magico di cose (come, ad esempio, l'olio santo, il sale, l'acqua santa) era soggetto ad una consacrazione divina o ad un'interpretazione simbolica in senso cristiano, nessun Tribunale dell'Inquisizione aveva da ridire, ma quando questi nuovi studiosi, oppure anche umili rappresentanti del popolo, usavano elementi naturali o per i propri esperimenti o per guarire, attribuendo alle proprietà intrinseche dell'elemento la guarigione e non ad interventi divini, solo mediati dalla sostanza in questione, allora gli strali dei teologi non tardavano a colpire.

E in questo settore vigeva una perfetta par condicio: sia i cattolici che i protestanti furono spietati nel reprimere ogni fenomeno occulto scoperto nei loro paesi. Basta ricordare i processi contro le streghe o persone presunte tali: tutto il periodo della Controriforma e del Seicento fu contraddistinto da episodi decisamente cruenti da una parte e dall'altra (un esempio per tutti furono i processi di Salem, nel Massachusetts).