Blaurock (o Cajacob o vom Hause Jakob), Jörg (ca. 1491-1528)

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Ritratto immaginario di Jörg Blaurock

 

Jörg vom Hause Jakob (Giorgio della casa di Jakob), oppure Cajacob, nacque a Bonaduz, nel cantone Grigioni, nel 1491-92 e frequentò le scuole a Chur.

Dal 1513 studiò all'università di Lipsia, diventando successivamente sacerdote. Iniziò la sua carriera ecclesiastica nel 1516 come vicario a Trins, vicino a Chur, rimanendoci fino al 1519. Successivamente fu chiamato ad operare nel convento di San Lucio, sempre nelle vicinanze di Chur, ma nel 1523 si convertì alle idee della Riforma, abbandonando il monastero, si sposò e si recò nel 1525 a Zurigo, la città del riformatore Zwingli.

Il suo soprannome di Blau rock derivò da un abito azzurro o turchino, che era solito portare, mentre altri lo chiamavano der starke Jörg (il forte Giorgio), sia per la figura possente sia per il carattere forte ed aggressivo.

Durante il suo soggiorno a Zurigo B. fu conquistato alla causa degli anabattisti da Conrad Grebel. Benché avesse studiato, gli autori riportano che B. non fosse un uomo di grande cultura: Zwingli stesso lo disprezzava come un ignorante e "folle". Tuttavia la sua eloquenza nelle prediche fu molto preziosa alla causa anabattista.

Tra il 10 e 17 Gennaio 1525, in seguito ad una disputa pubblica, si pervenne alla frattura insanabile tra anabattisti e i riformatori svizzeri nelle persone di Zwingli e Heinrich Bullinger. Il risultato della disputa fu scontato: il Consiglio cittadino censurò la posizione del gruppo di Grebel, ordinando il battesimo immediato di tutti i bambini entro otto giorni dalla loro nascita.

Il 21 Gennaio 1525, sfidando il divieto delle autorità cittadine, 15 anabattisti si riunirono in casa di Felix Mantz, e presero la decisione di procedere al proprio ribattesimo, cosa che fecero la notte stessa: B. si inginocchiò davanti a Grebel e gli chiese di essere battezzato, successivamente fu B. a ribattezzare gli altri.

In seguito gli anabattisti si trasferirono a Zollikon, un villaggio ad otto chilometri da Zurigo, dove fondarono la comunità dei "Fratelli in Cristo", ma poco dopo B., Mantz ed altri furono arrestati su ordine del consiglio cittadino di Zurigo e incarcerati nella torre di Wellenberg a Zurigo. Il 24 Febbraio B. fu scarcerato e proseguì nella sua attività di proselitismo fino all'Ottobre 1525, quando, avendo interrotto una funzione in una chiesa nel villaggio di Hinwil, fu arrestato e tradotto, insieme a Grebel e Mantz, a Zurigo. Qui si tenne, tra il 6 e l'8 Novembre 1525, un'ulteriore disputa tra gli anabattisti e Zwingli, che, scontento per l'ostinata posizione degli avversari, li fece condannare dal Consiglio, il 18 Novembre, a rimanere in carcere.

Il 5 e 6 Marzo 1526, dopo quattro mesi di duro carcere, il Consiglio cercò di fiaccare la resistenza degli arrestati (i tre menzionati più altri 14 compagni) condannandoli al carcere a pane e acqua, finché essi non avessero ritrattato, ma 15 giorni dopo, approfittando di una clamorosa distrazione, gli anabattisti riuscirono ad evadere.

Tra il momento della sua fuga e la sua nuova cattura, B. trascorse il periodo errando per la Svizzera e battezzando nuovi adepti, finché le autorità di Zurigo lo catturarono il 3 Dicembre 1526, assieme a Mantz in una foresta vicino a Grüningen.

Mantz fu messo a morte per annegamento il 5 Gennaio 1527, mentre B. fu spogliato e frustato con delle verghe e in seguito espulso dal territorio del cantone di Zurigo.

Continuando la sua missione attraverso Berna, Biel, nei Grigioni e ad Appenzell, da dove fu espulso, B. pervenne alla decisione di continuare la sua opera in un'altra nazione. Si recò quindi in Alto Adige nel Maggio 1529, predicando e ribattezzando nella zona tra Chiusa (Klausen) e Neumarkt, assieme al compagno Hans Langegger, finché il 14 Agosto 1529 le autorità di Guffidaun li arrestarono e torturarono spietatamente per avere informazioni sulla reale consistenza del fenomeno anabattista in zona.

Il 6 Settembre 1529 B. e Langegger furono arsi sul rogo vicino a Klausen. Così morì, dopo Grebel nel 1526 e Mantz nel 1527, il terzo dei capi storici del movimento anabattista e purtroppo non l'ultimo di una tragica lista.