Oschoffa, Samuel Bilehou Joseph (1909-1985) e Chiesa Celestiale di Cristo

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Samuel Bilehou Joseph Oschoffa

La vita

Samuel Bilehou Joseph Oschoffa nacque il 23 maggio 1909 a Porto Novo (nel Dahomey, oggi Benin) da una famiglia nigeriana d’etnia Yoruba e di fede metodista, benché il padre esercitasse la poligamia. Il 23 maggio 1947 O., diventato nel frattempo falegname e mercante di legname, durante un viaggio nella giungla alla ricerca di alberi di mogano ed ebano da commerciare, sentì una voce che diceva “Luli, luli, luli” e che diceva di essere la “Grazia di Gesù Cristo”. In seguito egli vagò per tre mesi nella foresta: in questo periodo ebbe diverse visioni ed esperienze mistiche, e si rivelò in lui un’insospettabile dote taumaturgica, che gli guadagnò i suoi primi seguaci, tra i quali sua sorella Elizabeth, a cui O. affermò di aver resuscitato il figlio morto (il primo di una serie di resurrezioni operate dal profeta).

In una visione il 29 settembre dello stesso anno, un angelo alato gli comunicò che Dio ordinava all’ex falegname di fondare una nuova chiesa, che O. denominò Ijo Mimo ti Kristi lati Orun wa in lingua yoruba o Celestial Church of Christ (Chiesa Celestiale di Cristo) in inglese. Il nome derivava da un passo del Deuteronomio (26,15) “Volgi lo sguardo dalla dimora della tua santità, dal cielo, e benedici il tuo popolo celestiale (in altre versioni, però, la traduzione dice: d'Israele) e il suolo che ci hai dato come hai giurato ai nostri padri, il paese dove scorre latte e miele!”

Dapprima la Chiesa operò da Porto Novo, ma dal 1950, a causa di crescenti pressioni delle autorità coloniali francesi del Dahomey, O. si trasferì con i suoi seguaci in Nigeria, dove oggi ha la sede internazionale della Chiesa a Ketu-Lagos. La diffusione in Nigeria fu straordinaria ed entro il 1982, in pratica non c’era città o villaggio che non avesse la propria parrocchia della Chiesa Celestiale.

O. rimase saldamente a capo della sua chiesa con i titoli di “Reverendo, pastore, profeta e fondatore”, esercitando la sua indiscutibile autorità in campo dottrinale e disciplinare fino alla sua morte, avvenuta il 10 settembre 1985, per i postumi di un gravissimo incidente stradale occorsogli nove giorni prima.

La Chiesa Celestiale di Cristo (CCC) oggi

Oggi la CCC è una delle chiese sincretiche africane di maggior successo con circa cinque milioni di fedeli e 3.000 parrocchie, non solo in Nigeria, ma anche in Europa (ad iniziare dall’Inghilterra). Le recenti trattative per entrare a far parte del Consiglio Ecumenico delle Chiese si sono arenate nel 1998, a causa della poligamia dichiarata di diversi fedeli e persino di qualche pastore della Chiesa stessa.
Il sito ufficiale è www.celestialchurch.com/.

In Italia dal 1990, la CCC ha circa 1.000 fedeli nelle parrocchie di Roma, Milano, Verona, Padova, Palermo, Vicenza, Vercelli, Gabella di Montemarciano (Ancona), Mompiano, Montichiari e Flero (tutti e tre in provincia di Brescia).

La dottrina

La Chiesa Celestiale di Cristo è una confessione cristiana sincretica con molti elementi della spiritualità Yoruba, caratteristica tra le chiese del cristianesimo Aladura (il gruppo di confessioni religiose nigeriane neo-carismatiche, sorte dagli anni ’20 del XX secolo: vedi anche la Chiesa dei Cherubini e Serafini).
Le donne sono ammesse in chiese solamente nei settori a loro destinati e non vi possono accedere durante il periodo mestruale.

La liturgia è quella protestante, con canti e letture della Bibbia (in particolare il Vecchio Testamento), ma dando molto importanza alla preghiera [in cui vengono invocati Jehova (Dio Padre), Jesu Kristi (Gesù Cristo) e Michael Mimo (l’arcangelo Michele)], recitata in lingua Yoruba. Come altre confessioni neo-carismatiche o pentecostali, vengono praticate le guarigioni (sotto la protezione dell’arcangelo Gabriele, che scaccia Satana), la profezia (alcuni adepti, durante cerimonie simili a quelle del candomblé, parlano in trance), la glossolalia (il parlare lingue sconosciute), le visioni e i sogni.

Tuttavia, la principale caratteristica della Chiesa, come prima accennato, è la lotta contro Satana, i demoni, gli spiriti maligni e i “poteri dell’oscurità”, rappresentati dalla stregoneria tradizionale africana, una peculiarità di tanti altri “movimenti di purificazione” africani, senza giungere agli eccessi di Tomo Nyirenda. Questo particolare cura nella lotta contro la stregoneria è probabilmente dovuta anche all’accusa, da parte di altre chiese nigeriane, che i poteri straordinari di O. fossero derivati proprio dalla magia nera.