Presbiterianesimo

Forma d'organizzazione ecclesiastica basata sul governo degli affari religiosi da parte di presbiteri religiosi e laici e contrapposta all'episcopato (governo di vescovi) e al congregazionalismo (governo di congregazioni locali). Dal punto di vista dottrinale, il p. aderisce al pensiero calvinista, e considera la Bibbia come massimo standard di fede e pratica, sebbene i suoi adepti, in Inghilterra, adottino la Confessione di Westminster (e il Catechismo relativo), ratificata dall'assemblea generale della Chiesa di Scozia nel 1647 e approvata dal parlamento inglese nel 1648. Dal punto di vista organizzativo, il p. prevede una serie di livelli gerarchici, che vanno dal concistoro, formato dagli anziani e dai ministri del culto, al presbiterio, al sinodo, fino all'assemblea generale.

Storia

Il p. si sviluppò con la nascita del calvinismo, soprattutto nelle Isole Britanniche. Precedentemente l'unico esempio di chiesa presbiteriana fu quella protestante olandese, che tuttavia non si rese indipendente dallo stato fino alla metà del XIX secolo.

In Scozia, la Chiesa di Scozia (denominazione ufficiale: Church of Scotland), la più estesa, fu fondata da John Knox nel 1560 ed è oggi l'unica chiesa p. stabilita per legge, mantenendo comunque la sua indipendenza dallo stato. Conta oggigiorno 641.000 membri ed il web site è http://www.churchofscotland.org.uk/

In Inghilterra i p. ebbero il loro momento di gloria durante il periodo di Oliver Cromwell (1599-1658). Successivamente il loro movimento si spezzò in varie branchie, che solo nel 1876 si sono riunite nella Chiesa Presbiteriana d'Inghilterra. Quest'ultima si è recentemente (1972) fusa con la Chiesa Congregazionalista in Inghilterra e Galles, per formare l'United Reformed Church in Great Britain (Chiesa Riformata Unita in Gran Bretagna) (150.000 aderenti). Sito ufficiale: http://www.urc.org.uk/

Più successo hanno avuto i p. in Irlanda (soprattutto nell'Ulster) con la Presbyterian Church in Ireland (Chiesa Presbiteriana in Irlanda) (300.000 membri). Sito ufficiale: http://www.presbyterianireland.org/

Presbiterianesimo in Stati Uniti

Più complessa è stata la storia del p. in Stati Uniti, iniziata tra la fine del XVII e l'inizio del XVIII secolo nel New England, della cui storia i p. hanno svolto una parte attiva, fondando tra l'altro la nota Princeton University.

Oggigiorno, dopo un'impressionante serie di fusioni e divisioni, l'organizzazione più numerosa è la Presbyterian Church (U.S.A.), con circa 3.700.000 fedeli (sito: http://www.pcusa.org/). Altre chiese p. americane sono la Presbyterian Church in America (270.000 fedeli e sito: http://www.pcanet.org/) e la Cumberland Presbyterian Church (88.000 fedeli e sito: http://www.cumberland.org/).

Il p., che rappresenta oggigiorno il 2.8% della popolazione statunitense, ha comunque dato alla storia americana almeno sette presidenti: Andrew Jackson, James Buchanan, Grover Cleveland, Benjamin Harrison, Woodrow Wilson, Dwight D. Eisenhower e Ronald Reagan. Altri due presidenti sono cresciuti come p., sebbene in seguito si siano convertiti al metodismo: James Knox Polk e Ulysses S. Grant.

Altri paesi e a livello mondiale

Il p. è presente inoltre, in forma minore, in altri paesi, come Ungheria, Olanda, Svizzera e Francia.

Nel 1970 l'Alleanza Mondiale delle Chiese Riformate e Presbiteriane si è fusa con il Concilio Internazionale Congregazionale per formare la World Alliance of Reformed Churches (alleanza mondiale delle chiese riformate), il cui sito ufficiale è http://www.warc.ch/who/.