Priscilla (o Prisca) (profetessa montanista) (II secolo)

Profetessa montanista, Priscilla (o Prisca) iniziò la predicazione assieme a Montano e a  Massimilla nel 156 (o 157) a Pepuza (in Frigia). Fu soprattutto P. ad insistere sul concetto di castità come preparazione per l'estasi, ma i detrattori cattolici fecero girare la voce che P. fosse stata precedentemente sposata e questo fatto fu riportato Eusebio di Cesarea nella sua Historia ecclesiastica ("Che bugia, dunque, chiamare vergine Priscilla.."), scritta, per la verità, ben 150 anni dopo i fatti in questione.

Di P., inoltre, fu il sogno, in seguito al quale i montanisti decisero che la città di Pepuza fosse la futura Gerusalemme in terra. Infatti, un giorno P. si addormentò in questa città e sognò che Cristo, sotto forma di una donna, fosse venuto a dormire vicino a lei, infondendole saggezza e rivelandole la santità del luogo. Questo ruolo prevalente che le donne, P. e Massimilla in testa, avevano nel movimento montanista era uno dei punti più contestati da parte dei cristiani ortodossi.

Non si conosce la data della sua morte, senz'altro prima di quella dell'altra profetessa, Massimilla, avvenuta nel 179.