Secondo Eusebio, Severo fu un maestro gnostico del filone encratita. Egli infatti affermava, similmente agli encratiti, che il serpente, cioè Satana, si era mischiato con la terra e che, dal suo seme, era nata la vite. Per questo motivo S. e i suoi seguaci si astenevano dal bere vino.
Un'altra spiegazione della loro astemia viene fornita dal testo apocrifo della Bibbia ebraica, denominato Apocalisse di Abramo, dove si affermava che la pianta proibita dell'Eden fosse la vite, colpevole quindi della Caduta dell'Uomo. Simili convinzioni venivano professate dalla setta degli acquari, che utilizzavano l'acqua al posto del vino nell'Eucaristia. Citati da San Cipriano, la loro setta venne condannata da Teodosio I (379-395).