Zinzendorf, Nicolaus Ludwig von, conte di Zinzendorf e Pottendorf (1700-1760) e Herrnhut (comunità di Fratelli Moravi)

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Busto di Nicolaus Ludwig von Zinzendorf a Herrnhut

 

I primi anni

Il riformatore religioso e sociale tedesco Nicolaus Ludwig von Zinzendorf nacque a Dresda il 26 maggio 1700 da una nobile famiglia austriaca protestante, che, durante le guerre di religione del XVII secolo, si era stabilita presso Norimberga. I genitori frequentavano gli ambienti pietisti e lo stesso fondatore del movimento Philipp Jakob Spener fu il padrino al battesimo del piccolo Nicolaus Ludwig, che purtroppo rimase orfano di padre all'età di soli sei settimane: la madre si risposò quattro anni dopo, mentre Z. fu educato dapprima dalla nonna, contessa Henriette Katharine von Gersdorff (1648-1725), e successivamente nell'ambiente pietista di Halle, sotto la guida di August Hermann Francke, fondatore delle famose scuole di carità.

Nel 1716 Z. s'iscrisse alla facoltà di legge dell'università di Wittenberg, laureandosi dopo tre anni e si avviò alla carriera diplomatica, secondo i voleri della famiglia, lavorando in un ufficio governativo di affari giuridici alla corte di Dresda.

La comunità di Berthelsdorf

Negli anni successivi egli rifiutò l'offerta di Franke di entrare nella gestione dell'orfanotrofio di Halle e decise, dopo essersi sposato con la contessa Erdmute Dorothea Reuss (1700-1756) (discendente diretta dal re hussita di Boemia Georg von Podiebrad Kunstadt), di subentrare come proprietario nella tenuta della nonna di Berthelsdorf, nella Lusazia superiore, dove egli intendeva mettere in pratica le idee pietiste di Spener.

Negli anni successivi, assieme al pastore luterano locale Johann Andreas Rothe (1688-1758), Z. avrebbe trasformato la tenuta in un centro per un revival della religione luterana, senza la velleità in ogni modo di voler giungere alla separazione dalla Chiesa ufficiale, e sviluppato una vasta serie di libri (tra cui una traduzione in francese del Wahren Christhentum - Il vero Cristianesimo - del mistico pietista Johann Arndt), catechismi, inni, ecc.

Il tutto prese avvio nel maggio 1722, quando Z. accolse un falegname moravo, Christian David (1690-1751), che stava cercando un territorio dove lui e i suoi confratelli, aderenti ai Fratelli Boemi, potessero liberamente praticare la loro fede. Questi erano i discendenti, datisi alla clandestinità, dei seguaci di quell'Unitas Fratrum, sconfitti nella battaglia alla Montagna Bianca del 1620 da parte delle truppe dell'imperatore Ferdinando II (1619-1637), il quale li aveva forzati a diventare cattolici o ad emigrare: molti avevano scelto di rifugiarsi in Ungheria o in Polonia settentrionale.

Z. fece costruire per loro il villaggio di Herrnhut (in tedesco, Pascolo del Signore) in un angolo della tenuta. Tuttavia l'arrivo di altri dissidenti religiosi, tra cui anabattisti, dissidenti luterani e calvinisti, oltre ad altri rifugiati moravi che affermavano la loro (e non quella dei residenti) diretta discendenza dalla Fratellanza Boema, provocò una notevole tensione e litigiosità religiosa nella comunità.

Z. si trasferisce a Herrnhut

Z., un uomo con forte senso pratico, si rese conto che la preoccupazione della comunità (oramai arrivata a 300 anime) consisteva più nella disciplina e le regole di vita cristiana che nelle dispute dogmatiche e decise di impegnarsi direttamente nella stesura di una Costituzione della comunità. Lasciò quindi Dresda e, con la moglie Erdmute e i figli (ne ebbe ben 12, ma solo 4 riuscirono ad arrivare almeno all'adolescenza), si trasferì a vivere, come predicatore laico, a Herrnhut, dove riuscì a stabilire delle regole comuni il 12 maggio 1727 e un'organizzazione omogenea nel 1731, anno in cui la comunità decise di celebrare le proprie funzioni religiose separatamente dalla chiesa luterana locale. Non che questo lavoro fu senza problemi: a parte la cautela nell'assicurare il clero luterano sull'ortodossia della sua iniziativa, Z. dovette anche fronteggiare una dura contestazione interna, nella quale fu perfino paragonato alla Bestia dell'Apocalisse!

Nella comunità fu abolita la servitù e organizzata una vita sociale e lavorativa in comune, in cui i fedeli erano divisi in "cori" in base all'età, al sesso o allo stato civile (come, ad esempio, giovani ragazzi, giovani ragazze, coppie sposate, vedovi, vedove, ecc.), ed ogni coro era gestito da pastori ed anziani della comunità. Il tutto era supervisionato dal Collegio degli Anziani, che demandavano ai diaconi la gestione amministrativa ed economica (agricoltura e artigianato) della comunità, mentre grande importanza era data all'educazione e al missionariato: la prima missione fu fondata nel 1732 nell'isola di St. Thomas (oggi parte delle Isole Vergini Statunitensi), nelle Indie Occidentali.

Z. prende gli ordini religiosi

Tuttavia, per poter nominare missionari, Z. decise che aveva bisogno di un'investitura più ufficiale: prese quindi gli ordini religiosi nel 1734 a Tubinga e nel 1737 fu nominato vescovo moravo dal predicatore della corte di Berlino il vescovo Daniel Ernst Jablonsky (1660-1741), il quale affermava di far parte di una discendenza episcopale morava, che risaliva, senza soluzione di continuità, al 1467. Fu così che Z. poté nominare missionari per la Groenlandia, Lapponia, Suriname (nell'America del Sud), Labrador, Ceylon, Sud Africa, Egitto, Costantinopoli, Gerusalemme e Bagdad.

Nel 1736 un gruppo di missionari moravi, in viaggio per la colonia britannica della Georgia, conobbe il fondatore del Metodismo John Wesley, che al suo ritorno a Londra entrò a far parte di una loro comunità, e qui, il 24 maggio 1738, egli disse di aver provato l'esperienza del Grande Risveglio.

Tuttavia, le pressioni dell'imperatore d'Austria Carlo II (1711-1740) sul re di Sassonia Federico Augusto II (1733-1763) costrinsero quest'ultimo ad esiliare nel 1737 il conte riformatore dal proprio stato. Z. ne approfittò per impegnarsi lui stesso in attività missionarie e nella fondazione di comunità in Olanda, Inghilterra, Irlanda e America, oltre che in varie parti della Germania. Nel 1750 egli fissò la sua residenza a Londra, ma in seguito, nel 1755, dovette rientrare a Herrnhut, per stabilire un piano di salvataggio finanziario della comunità, sull'orlo della bancarotta.

I lutti familiari e la morte

In quel periodo Z. fu colpito da gravi lutti familiari: nel 1752 morì il suo unico figlio maschio sopravvissuto Christian Renatus (1727-1752) e nel 1756 la moglie Erdmute. Si risposò comunque nel 1757 con Anna Caritas Nitschmann (1717-1760), ma tre anni più tardi si ammalò gravemente, giungendo alla fine della sua esistenza terrena il 9 maggio 1760: erede spirituale fu nominato il genero Johannes de Watteville (1718-1788), marito della figlia maggiore Henriette Benigna Justine (1725-1789).

Le comunità odierne dei Fratelli Moravi

Le comunità dei Fratelli Moravi, o herrnhüter (italianato in ernuti), grazie alle intense attività missionarie, si sono diffuse rapidamente particolarmente nell'America del Nord ed in alcune parti del Terzo Mondo, come in Nicaragua, Giamaica, Guyana, Suriname e Tanzania.

I primi centri moravi in Stati Uniti furono Bethlehem e Nazareth in Pennsylvania, fondate inizialmente nel 1741 su un terreno di proprietà del metodista George Whitefield, e Salem (oggigiorno Winston-Salem) in Carolina del nord. Le due province del nord e del sud si sono poi espanse verso l'ovest dell'America nel corso del XIX secolo, partendo dai centri, rispettivamente, di Bethlehem e Winston-Salem, e seguendo il flusso degli emigranti tedeschi in Stati Uniti e Canada.

La consistenza della Chiesa Morava nel mondo è oggi di circa 700.000 fedeli: a causa dell'intensa attività missionaria, 4/5 vivono nel Terzo Mondo (di cui 200.000 solo in Tanzania). Il sito ufficiale è http://www.moravian.org. In Stati Uniti la Chiesa si denomina Moravian Church in America e raccoglie la maggior parte dei 70.000 moravi statunitensi, mentre vi è anche una denominazione minore, la Unity of the Brethren, di circa 6.000 fedeli (sito: http://www.unityofthebrethren.org)

Organizzazione della Chiesa Morava

La Chiesa Morava è una chiesa episcopale, vale a dire dotata di vescovi, tuttavia la forma organizzativa non è molto diversa dalle simili confessioni presbiteriane. Essa è divisa geograficamente in Province e la base del clero in ogni provincia è formata da diaconi e presbiteri (o ministri di culto), i quali sono eletti dalla conferenza provinciale degli anziani. Ciascuna Provincia ha il suo Sinodo e, ogni dieci anni, i relativi rappresentanti si riuniscono nel Sinodo Unitario. Per la consacrazione di un nuovo vescovo è necessaria la presenza di almeno tre vescovi.

Dottrina

La dottrina della Chiesa Morava di tipo trinitario, i cui punti fondamentali sono:

  • Gesù Cristo come unico salvatore dell'Umanità

  • La diretta ispirazione delle Sacre Scritture

  • La salvezza attraverso Cristo ed il Suo sacrificio sulla croce

  • La guida di Cristo, risorto e asceso in cielo, sulla Sua chiesa e la Sua presenza per mezzo dello Spirito Santo.

I Moravi praticano il battesimo dei bambini, ma gli adulti, che desiderano convertirsi, vengono o ribattezzati o devono dichiarare una loro riaffermazione della fede. L'altro Sacramento praticato è la Comunione, ricevuta in piedi. Non viene comunque più fatta la Comunione sub utraque specie, dall'espressione latina, usata per la Comunione sotto ambedue le forme, tipica degli "antenati" dei moravi, gli utraquisti (la fazione moderata degli hussiti), denominati anche calixtini (o calinisti o calicisti) dal latino calix, il calice contenente il Sangue di Cristo.