Pentecostalismo in Italia (dal 1908)

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Luigi Francescon, precursore del pentecostalismo italiano

 

Premessa

Il pentecostalismo entrò in Italia, portato dagli emigranti italiani (soprattutto del Sud) convertiti dell'inizio del XX secolo in USA per poi ritornare al paese natio, dove tuttavia le condizioni ambientali si presentavano difficilissime: freddezza dei familiari, persecuzioni da parte del fascismo nel periodo 1929-1944 e ostilità della Chiesa Cattolica e della Democrazia Cristiana fino al 1955 (data dell'abolizione della circolare fascista Guidi-Buffarini) e mancanza di dialogo con le altre confessioni protestanti.

L'Assemblea Cristiana di Chicago

Il pentecostalismo italiano nacque quindi in Stati Uniti, a Chicago presso la locale Chiesa presbiteriana italiana, fondata nel 1892 da missionari valdesi italiani e retta dal pastore Filippo Grill (1874-1939). Uno dei primi fedeli ad iscriversi alla nuova chiesa fu il mosaicista Luigi Francescon (1866-1964), originario di Cavasso Nuova (Udine), giunto a Chicago nel 1890 e convertito al presbiterianesimo nel 1891.

Il 25 agosto 1907 Francescon partecipò ad un incontro pentecostale presso la missione di North Avenue, sempre a Chicago, del famoso predicatore William H. Durham, e fece l'esperienza del Battesimo dello Spirito Santo e fu profeticamente segnalato dallo stesso Durham come colui che avrebbe portato il messaggio pentecostale in Italia. Nello stesso 1907 Francescon trasformò, assieme al lucchese Pietro Ottolini (1870-1962) e alla moglie di questi, Emma Pacini Ottolini (1877-1947), una precedente chiesa italiana - l'Assemblea Cristiana - fondata da Giuseppe Beretta (1853-1923) in una denominazione pentecostale, una chiesa che negli anni successivi divenne un riferimento e che avrebbe permesso la fondazione di centinaia di chiese pentecostali e la conversione di migliaia di emigranti delle comunità italiane in USA, Canada e in Sud America (soprattutto Brasile e Argentina).

L'inizio del pentecostalismo in Italia

In Italia il pentecostalismo sbarcò nel novembre 1908 con un amico e confratello di Francescon, Giacomo Lombardi (1862-1934), che organizzò i primi incontri a Roma e a La Spezia e fu seguito da Ottolini nel 1910. Gli anni successivi furono caratterizzati da una crescita spontanea fino al periodo 1928-1929, quando le chiese pentecostali italiane, oramai circa 125, dibatterono su questioni d'interpretazioni bibliche e di dottrina della salvezza esclusiva (solo coloro che erano stati battezzati dallo Spirito Santo e avevano provato la glossolalia potevano salvarsi, secondo Ottolini) dividendosi in un'ala oltranzista e in una più liberale capitanata da Giuseppe Petrelli (1876-1957). Nello stesso periodo (1930) fu costituita la Congregazione Cristiana Pentecostale, ma poco dopo (1935) fu emanata la famigerata circolare fascista Guidi-Buffarini (abrogata solo nel 1955), che dichiarava che il pentecostalismo "non poteva essere più permesso nel Regno ... in quanto esso si estrinseca e concreta in pratiche religiose contrarie all'ordine sociale e nocive all'integrità fisica e psichica della razza".

Da quel momento il pentecostalismo italiano passò nella clandestinità e i propri fedeli, spesso denunciati dai parroci cattolici, furono arrestati in massa ed alcuni [come Antonio Brunetti (1887-1944) a Mauthausen e Fidardo De Simoni (1898-1944) alle Fosse Ardeatine] pagarono con la propria vita.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale avvenne il rilancio del movimento nel periodo 1943-1947, prima al Sud poi al Nord, seguendo i tempi della liberazione da parte delle forze alleate anglo-americane: infatti, a questo periodo (1947 a Napoli) risale la fondazione delle Assemblee di Dio in Italia (ADI), affiliate alle Assemblies of God, ma molto autonome e coordinate da Umberto Nello Gorietti (1904-1982), che ne fu il presidente dal 1947 al 1977.

Ma contemporaneamente si formarono alcune chiese autonome pentecostali, di tipo congregazionalista, che rifiutarono l'apparentamento con le ADI e fondarono le Congregazioni Cristiane Pentecostali, oltre ad alcuni gruppi irriducibili, ispirati dalle idee liberali di Petrelli e totalmente isolati nella loro attività evangelica.

Dopo il già citato periodo d'ostilità da parte della Chiesa Cattolica e della Democrazia Cristiana, le cose migliorarono progressivamente dal 1955 con l'abolizione della circolare Guidi-Buffarini.

Principali organizzazioni pentecostali presenti in Italia

Il pentecostalismo in Italia conta oggigiorno dai 270.000 ai 310.000 fedeli (secondo le fonti). In pratica, quasi tutte le denominazioni pentecostali con una certa consistenza hanno un'affiliata o una sede in Italia e a queste si aggiungono le già citate chiese autonome pentecostali italiane: l'Enciclopedia delle Religioni in Italia ne conta almeno un centinaio! Tra le più note denominazioni, si annoverano:

  • Assemblee di Dio in Italia (ADI): nel nostro paese sono la prima e più strutturata chiesa pentecostale, con una gestione ibrida di tipo presbiteriano-congregazionale, ed è ammessa a ricevere i proventi dell'8 per mille delle tasse, secondo un accordo con lo Stato Italiano raggiunto nel 1986 e trasformato in legge n. 517 nel 1988. Esse contano in Italia circa 1.090 chiese e congregazioni, 482 pastori e oltre 150.000 fedeli. Sito internet: http://www.adi-it.org.

  • Congregazioni Cristiane Pentecostali: comprendono le circa 57 chiese o gruppi, per un totale di 5.000 (o forse anche 10.000) fedeli, che non aderirono all'ADI nel 1947, fondando questo movimento nel 1948 a Vittoria (Ragusa). Sito: http://web.tiscali.it/voceamica/

  • Chiesa Cristiana Pentecostale Italiana (CCPI): circa 3.000 fedeli in 35 chiese autonome, che fanno riferimento all'eredità storica e alla dottrina originaria del pentecostalismo congregazionalista italiano.

  • Chiese pentecostali "zaccardiane": i duri e puri 3.000 fedeli del movimento pentecostale, ispirati da Domenico Zaccardi (1900-1978).

  • Chiesa di Dio, wesleyana, con 3.000 fedeli e 30 comunità è stata fondata dal 1959 ed è l'associata italiana della Church of God (Cleveland, Tennessee).

  • Chiesa Apostolica in Italia, fondata nel 1928, deriva dal revival gallese e annovera 87 chiese/gruppi con circa 5.200 fedeli. Sito http://www.apostolica.it/. Da una scissione interna nel 1979 è sorta la quasi omonima Chiesa Apostolica Italiana (CAI), più votata al dialogo ecumenico.

  • Federazione delle Chiese Pentecostali (FCP) (Sito www.fcpitalia.org/) [prima del 2000, Comunione delle Chiese Evangeliche Pentecostali (CCEP)]: la più grossa aggregazione di chiese pentecostali dopo le ADI con circa 40.000 fedeli per un totale di 250 denominazioni diverse. Ne fanno parte, tra le altre:

    • Chiese Elim in Italia (sito http://www.chiese-elim-in-italia.it/), consociata italiana delle Chiese Pentecostali Elim Britanniche, fondate nel 1993 con base a Milano, contano circa 6.000 fedeli: una delle punte di diamante del cosiddetto movimento della Seconda Pioggia (Latter Rain Movement), la loro dichiarazione di fede non fa menzione della glossolalia come prova del battesimo dello Spirito Santo. Inoltre la loro fede nell'imminente secondo arrivo (parusia) di Gesù Cristo non è complicata dalla dottrina dispensazionalista di John Nelson Darby, accettata invece da altre denominazioni pentecostali.

    • Comunione Chiese Cristiane (CCC): nata nel 1995 come associazione di chiese pentecostali - rappresentanti circa 6.000 fedeli - con lo scopo di propagare la dottrina evangelica.
    • Consulta Evangelica: dal 1992 coordina circa sette chiese pentecostali della Campania per un totale di circa 10.000 membri. Sito internet: http://www.consultaevangelica.org/home.html

    • Chiesa Evangelica Internazionale e Associazione Missionaria (CEIAM): fondata nel 1966 dal pastore americano John McTernan (1900-1974), la Chiesa ha molto lavorato per il dialogo con i cattolici. Afferma d'avere 15.000 fedeli e 30 chiese in Italia. Sito http://www.ceiam.net.