Movimento carismatico (dal 1960)

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Una riunione religiosa carismatica

 

Premessa

Per movimento carismatico (fino a poco tempo fa definito neo-pentecostale) s'intende l'esperienza del battesimo (o la pienezza) dello Spirito Santo, con le manifestazioni simili a quelle che avvengono in riunioni pentecostali (non obbligatoriamente tutte le manifestazioni, soprattutto la glossolalia), ma fuori dell'ambiente pentecostale e rimanendo nell'ambito di chiese cristiane consolidate. Ciò perché, mentre i pentecostali hanno precisi riferimenti millenaristi - attendono, in altre parole, la seconda venuta di Cristo e quindi non sono interessati alla riforma delle chiese storiche - i carismatici vedono la pienezza dello Spirito Santo come un dono utile per il rinnovamento della propria Chiesa. Vi sono, infatti, gruppi carismatici cattolici, ortodossi, anglicani, luterani, presbiteriani, metodisti, battisti e mennoniti.

Precursori del movimento carismatico

Prima ancora della vera e propria nascita del movimento carismatico, si possono identificare dei precursori nei guaritori indipendenti degli anni '40, come William Marrion Branham (1909-1965), Oral Granville Roberts e Gordon J. Lindsey (1906-1973), che predicavano il battesimo dello Spirito Santo spesso in ambienti non pentecostali. La prima struttura organizzata fuori dal mondo pentecostale fu la Full Gospel Business Men's Fellowship International (FGBMFI) (Associazione internazionale degli uomini d'affari del Pieno Vangelo) (sito http://www.fgbmfi.org/), un'organizzazione inter-denominazionale fondata nel 1951 da dal miliardario americano di origine armena Demos Shakarian (1913-1993), che riuniva uomini d'affari laici per testimoniare, durante pranzi o cene appositamente convocati, sull'intervento di Dio sulle loro vite e sui loro affari.

Benché questi esempi citati volessero espandere l'esperienza dello Spirito Santo all'infuori del mondo pentecostale, essi in ogni modo non agivano dall'interno delle chiese cristiane storicamente consolidate. Il primo invece che cercò di allargare gli orizzonti verso le denominazioni ufficiali fu uno dei più famosi pastori pentecostali: il sudafricano - naturalizzato americano - David Johannes Du Plessis (1905-1987), considerato uno dei padri del movimento carismatico, che iniziò dal 1949 ad organizzare riunioni con il World Council of Churches (WCC) (Consiglio mondiale delle Chiese), partecipò alla terza sessione del Concilio Vaticano II (1963-1965) e fu perfino ricevuto da tre papi - Giovanni XXIII (1958-1963), Paolo VI (1963-1978) e Giovanni Paolo II (1978-2005).

Un altro precursore fu Agnes Mary Sanford (1897-1982), moglie di un prelato episcopale (la versione USA dell'anglicanesimo) americano, la quale ricevette i poteri dello Spirito Santo nel 1953-54 e ne fece propaganda attiva nella sua confessione religiosa e soprattutto nell'Ordine di San Luca del quale era membro.

Nascita del movimento carismatico

La data ufficiale che gli esperti di storia delle religioni adottano come punto d'inizio del movimento carismatico fu la primavera 1960, quando, in due chiese episcopali californiane (la parrocchia di Holy Spirit a Monterey Park e la chiesa di St. Mark a Van Nuys), diversi fedeli provarono l'esperienza dello Spirito Santo. Il pastore di St. Mark, Dennis Joseph Bennett (1917-1991), dopo aver ricevuto il battesimo dello Spirito Santo, si dimise nell'aprile 1960 in seguito ad un'opposizione interna della propria congregazione, ma gli fu offerto, in compenso, di ricoprire l'incarico di vicario alla chiesa di St. Luke a Seattle, nello stato di Washington, che divenne in pochi anni uno dei principali centri di riferimento del movimento carismatico nel mondo protestante. Sempre nell'ambito della parrocchia di St. Mark va segnalata anche l'attività propagandistica di Jean Stone Williams (n. 1924), che riuscì a far interessare alla vicenda due prestigiosi periodici come Time e Newsweek, creando un'incredibile cassa di risonanza per il neonato movimento. Entro pochi anni, tutte le principali confessioni protestanti americane avrebbero sperimentato una serie di revival carismatici spesso caratterizzati da fenomeni di glossolalia, come i luterani dal 1961, i presbiteriani dal 1962 e i battisti dal 1963.

Il movimento carismatico nella Chiesa Cattolica

Dal 1967 il movimento carismatico americano arrivò finalmente in ambiente cattolico: nacque, infatti, un rinnovamento carismatico cattolico (Catholic charismatic renewal - CCR) partendo da episodi di battesimi dello Spirito Santo occorsi in due università cattoliche americane, la Duquesne, a Pittsburgh, nella Pennsylvania, e la Notre Dame a South Bend, nell'Indiana, dove queste manifestazioni dello Spirito Santo vennero viste come un segno di quel rinnovamento della Chiesa Cattolica che molti si auguravano dopo il Concilio Vaticano II, terminato nel 1965.

Il CCR, mediante una leadership ben coordinata dal National Service Committee (NSC) (Comitato nazionale di servizio) (sito http://www.nsc-chariscenter.org/), una solida preparazione dottrinale a cura dei noti teologi di punta del movimento come Stephen B. Clark (n. 1940) e Ralph Martin (n. 1942), efficaci canali di comunicazioni, conferenze annuali, ampia documentazione ecc., si è espansa quindi ben più rapidamente dei movimenti carismatici protestanti.

Tuttavia, con l'avanzare del fenomeno, sono di pari passo cresciute le preoccupazioni in Vaticano: infatti, dal 1972-73 il cardinale belga Léon-Joseph Suenens (1904-1996), uno dei preparatori del Concilio Vaticano II, iniziò ad interessarsi al fenomeno carismatico e al CCR, preoccupandosi soprattutto di possibili spinte antinomiane e indipendentiste nel movimento. Egli stabilì quindi che solo i sacerdoti potevano condurre i gruppi di preghiera - almeno in Belgio - e cercò sempre l'integrazione (o meglio il controllo) della CCR nella struttura ecclesiastica della Chiesa.

Venendo ad oggi, la grande sfida che dovrà affrontare dal 2005 Papa Benedetto XVI è il rapporto con il CCR (che, peraltro, era nel cuore del suo predecessore). Va infatti segnalato che nel 2000 l'allora cardinale Ratzinger, a capo della Congregazione per la Dottrina della Fede, emanò un documento in cui venivano stabiliti i divieti, i limiti e le condizioni in tema di spiritual healing (guarigione miracolosa), in particolare, le norme concernenti le preghiere di guarigione e i riti di esorcismo. Il principale timore della Congregazione per la Dottrina della Fede erano le figure troppo "carismatiche" (la cui presenza poteva porre in secondo piano l'intervento dello Spirito Santo), come il discusso vescovo africano Monsignor Emmanuel Milingo, il sensazionalismo insito nelle riunioni di molti gruppi carismatici cattolici, il sincretismo strisciante che mischiava liturgia cristiana e riti africani, come in molte chiese della Terza Ondata neo-carismatica.

Obiettivi delle chiese carismatiche

Nel 1981 a Ginevra al Consiglio Mondiale delle Chiese (WCC), il teologo luterano tedesco Arnold Bittlinger (n. 1928) stillò il rapporto inerente ad un'inchiesta condotta nei movimenti carismatici dal titolo The Church is Charismatic (La Chiesa è carismatica), da cui si può ricavare un elenco di punti ed intenti insiti in questi movimenti:

  • Una nuova apertura verso il potere guaritore e il dominio di Gesù,

  • Un rinnovamento della vita spirituale della chiesa in congregazioni locali,

  • Spontaneità, apertura, libertà e gioia nel lodare e venerare (il Signore),

  • Un nuovo interesse nella Bibbia come Parola vivente di Dio,

  • Un'esperienza più profonda della realtà, santità e trascendenza di Dio,

  • Un più profondo interesse ed una nuova apertura verso le dottrine fondamentali della Trinità, della divinità di Cristo, della sua morte e resurrezione,

  • Un rinnovamento nell'impegno di guarigione per gli ammalati,

  • Una leadership laica,

  • Un nuovo incentivo per l'evangelizzazione, le missioni e la testimonianza del potere dello Spirito (Santo).

Comunità carismatiche nel mondo e in Italia

Una caratteristica del movimento carismatico, soprattutto cattolico, è il voler vivere la propria nuova esperienza in comunità, nonostante che per molti il principale scopo dei carismatici è di rinnovare vivendo la quotidianità della propria chiesa. La prima comunità di una certa consistenza fu la Word of God (WG) (Parola di Dio), inizialmente cattolica ma in seguito ecumenica, fondata nel 1967 dai sopraccitati Clark e Martin. La comunità WG fu al centro di molte iniziative associative tra comunità carismatiche, l'ultima delle quali era il network Sword of the Spirit (SS) (Spada dello Spirito) (sito http://www.swordofthespirit.net/website/), che attualmente consiste di 55 comunità per un totale di circa 10.000 membri.

Il più recente di questi network inaugurato nel 1990 è invece la Catholic Fraternity of Charismatic Covenant Communities and Fellowships (CFCCCF) (Fraternità cattolica delle comunità e associazioni del patto carismatico) (sito internet http://www.catholicfraternity.net/), riconosciuta dalla Chiesa Cattolica e che riunisce 80 comunità, di cui diverse sono italiane.

Venendo all'Italia, la complessa galassia delle comunità carismatiche italiane è coordinata da diversi gruppi di coordinamento carismatico , tra i quali si possono citare:

  • Rinnovamento nello Spirito (RnS). Il Catholic charismatic renewal  (CCR) [Rinnovamento Carismatico Cattolico (RCC)] ha iniziato a diffondersi in Italia nel 1971. E' coordinato anch'esso da un Comitato Nazionale di Servizio (CNS), costituito nel 1977, che decise di cambiare il nome in Rinnovamento nello Spirito (RnS) (sito http://www.rns-italia.it/default2.htm). Attualmente è il maggiore gruppo carismatico cattolico in Italia con circa 1.400 gruppi. Organizza ogni anno in primavera a Rimini una conferenza che attrae circa 20.000 partecipanti.

  • Iniziativa di Comunione nel Rinnovamento Carismatico Cattolico (ICRCC o IdC) (sito http://www.iniziativadicomunione.it/), un altro network carismatico, fondato nel 1996 da Gabriele De Andreis, riunisce circa 42 gruppi carismatici autonomi. Oggi l'IdC sta cercando di convincere la Chiesa Cattolica a considerare il potenziale ecumenismo insito nel fenomeno carismatico e che può portare alla "fraternità tra tutti i componenti della grande famiglia carismatica", come precisa il loro sito.

  • Comunità Gesù Risorto (sito http://gesurisorto.it), fondata nel 1987, che è attualmente presente in oltre 10 nazioni e conta circa 25.000 membri.

  • Comunità Maria (sito www.comunitamaria.net/)

  • Comunità Gesù Ama (sito www.gesuama.it/)

  • Servi di Cristo Vivo” (sito www.rinnovamentoservidicristovivo.it/)

In generale, le varie realtą carismatiche nella Chiesa Cattolica sono servite dall'ICCRS (International Catholic Charismatic renewal services) (sito internet: http://www.iccrs.org), organizzazione di diritto pontificio e con sede in Vaticano e fondato alla fine degli anni 70 da Martin come ICO (International Communications Office).

Statistiche

Secondo il New International Dictionary of Pentecostal and Charismatic Movements (Nuovo dizionario internazionale dei movimenti pentecostali e carismatici), nel 2000 i carismatici hanno raggiunto la ragguardevole cifra di circa 176 milioni di fedeli nel mondo, la maggioranza dei quali cattolici (120 milioni: i carismatici si avviano a diventare la corrente cattolica di maggioranza), seguiti da protestanti non anglicani (35 milioni), anglicani/episcopali (18 milioni: sono già la maggioranza degli anglicani praticanti) e ortodossi (3 milioni). Le zone dove questo movimento si è maggiormente espanso sono, a parte gli USA (19,4 milioni di fedeli), soprattutto l'America Latina (Brasile: 34, Colombia: 11,5, Messico: 10,2, Argentina: 4,8 e Venezuela: 3,2 milioni), Asia (Filippine: 11,7 e India: 5 milioni) e l'Africa (Nigeria: 9,8 e Uganda: 3,9 milioni).