Rothmann, Bernhard (o Bert) (1495-dopo il 1535)

Bernhard (o Bert) Rothmann, figlio di un fabbro, nacque nel 1495 a Stadtlohn, un paese ad ovest di Münster (capitale della Westfalia), vicino al confine con l'Olanda. R. dapprima fu insegnante di latino a Warendorf (vicino a Münster) e poi fu poi avviato alla carriera ecclesiastica, studiando all'università di Colonia e viaggiando nel 1531 in alcuni centri della Riforma luterana, come a Wittenberg, dove diventò amico di Melantone, e a Strasburgo, dove conobbe Wolfgang Capito (1478-1541).

Tornò quindi a Münster e accettò di diventare predicatore della chiesa di San Lamberto, con lo scopo di convertire la città al luteranesimo. In ciò R. fu aiutato dal ricco mercante di panni Bernhard Knipperdolling, capo delle gilde cittadine dal 1527. I due si allearono per poter scalzare il potere del vescovo cattolico Franz von Waldeck (vescovo: 1532-1534, m. 1553) e nel 1532 R. precisò il proprio credo pubblicando una confessione di fede in trenta articoli, sintesi tra una solida base luterana e alcune influenze dei riformatori svizzeri, in particolare Zwingli, soprattutto per quanto riguardavano i sacramenti.

Tuttavia già nei mesi successivi R. cambiò totalmente pensiero, venendo influenzato da un gruppo di dissidenti, che si erano recati a Münster in quel periodo, i cosiddetti Predicatori di Wassenberg (Wassenberger Prädikanten), radicali evangelici come Heinrich Rol (Henricus Rollius), scacciati dal vicino ducato di Cleve.

Nella sua lotta contro il consiglio comunale, R. dunque fu appoggiato da questi predicatori e, come già detto, dalle gilde di Knipperdolling, e poté approfittare delle lotte in città tra luterani e cattolici. Tuttavia la situazione si evolse molto rapidamente con l'afflusso, sempre più marcato di anabattisti dal 1533, ed in particolare con l'arrivo, nel gennaio 1534, del predicatore olandese anabattista Jan Bockelson, inviato a Münster dal profeta apocalittico Jan Matthys.

Bockelson riuscì a convertire Knipperdolling, ed insieme i due diffusero l'anabattismo in maniera capillare e crearono una tal esaltazione delle masse da far espellere l'odiato vescovo von Waldeck. Successivamente gli anabattisti portarono la propria confessione a vincere la maggioranza nel consiglio comunale, durante le elezioni del 23 febbraio 1534.

Immediatamente Matthys vi si trasferì, dichiarando che quella era la Nuova Gerusalemme dove attendere il ritorno di Cristo, Knipperdolling fu dichiarato borgomastro e furono prese misure radicali, come l'espulsione, anche con la violenza, di tutti i cattolici e luterani (a fatica Knipperdolling e Bockelson riuscirono a convincere Matthys dell'assurdità di massacrarli tutti, come invece il profeta pretendeva!) e confisca dei loro beni, ribattesimo di coloro che erano rimasti in città, abolizione della proprietà privata, incluso il denaro, falò di tutti i libri della città eccetto la Bibbia.

Matthys proclamò la Nuova Sion in terra ed invitò tutti gli anabattisti ad accorrere a Münster: nonostante che l'ex vescovo von Waldeck oramai cingesse d'assedio la città con le sue truppe (per la verità non molto numerose): circa 2500 fedeli risposero all'appello, tra cui i due fratelli ed ex preti Bernhard ed Hinrich Krechting, che avrebbero assunto in seguito incarichi ufficiali nel governo della città. Tutte queste novità spiazzarono R. ed i predicatori di Wassenberg, che, da lì in avanti diventarono figure esecutive di secondo piano, sebbene R. fu comunque chiamato a ricoprire il ruolo di responsabile della propaganda.

Poco dopo, il giorno di Pasqua, 4 aprile 1534, il vero capo di questa vera e propria dittatura teocratica, Jan Matthys, guidò una folle sortita con soli 20 compagni contro le truppe del vescovo e cercò perfino di arringare i soldati per convincerli a passare dalla parte degli assediati, ma fu ucciso da un ufficiale con un colpo di spada al petto.

Caduto il profeta Matthys, prese il potere direttamente Jan Bockelson, più fanatico e sanguinario di Matthys stesso, che introdusse tutta una serie di leggi, presentandole come non discutibili poiché erano parte di suoi deliri mistici: in una di queste leggi egli introdusse, dal luglio 1534, la folle idea della poligamia obbligatoria. Bockelson stesso sposò 15 mogli, tutte giovani e belle, tra cui la vedova di Matthys, Divara, mentre R. si accontentò di 9 mogli. La disposizione, imposta con la forza, incontrò una crescente resistenza: una congiura fu repressa nel sangue e tutte le donne che rifiutavano il matrimonio forzato erano orribilmente torturate ed uccise.

In settembre, in un delirio d'onnipotenza, Bockelson si fece incoronare sfarzosamente, con la sua regina Divara al suo fianco, come un novello Re Davide del regno della Nuova Gerusalemme, minacciando di morte coloro che si fossero opposti. Tra ottobre e dicembre 1534 R., che probabilmente ancora pensava nella bontà dell'esperienza di Münster, scrisse e pubblicò due opuscoli (Eine Restitution e Van der Wrake) per cercare di sostenere la causa degli assediati, ma i dissidi interni tra gli immigrati, favoriti da Bockelson (le cui follie giornaliere non si contavano più), e gli abitanti originari di Münster, portarono a nuove esecuzioni capitali.

Nel gennaio 1535 l'assedio divenne rigorosissimo: nulla poteva passare, neanche i viveri che precedentemente riuscivano a filtrare attraverso le maglie dell'assedio. La fame avanzò rapidamente e quando finì il cibo, gli abitanti si misero a mangiare di tutto: cani, gatti, topi, erbe, scarpe bollite e quant'altro.

L'espugnazione della città avvenne il 24 giugno 1535 grazie al tradimento di un cittadino di Münster, che aprì le porte della città durante un violento temporale. Le truppe del vescovo poterono quindi entrare, procedendo ad un massacro sistematico dei difensori, nonostante la strenua lotta organizzata da Bernhard Krechting. Bockelson, Knipperdolling e B. Krechting furono catturati, interrogati, torturati ed infine orribilmente giustiziati sulla piazza del mercato di Münster il 22 gennaio 1536.

Di R. non si seppe mai più nulla e fu ricercato attivamente per qualche anno nel dubbio che fosse riuscito a fuggire da Münster. Girarono voci, non confermate, che si fosse rifugiato nel nord della Germania, ma la data della sua morte rimane ancora un mistero.