Doukhobor (o duchobory) (dal XVII secolo)

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Il leader doukhobor Peter Vasilievich Verigin, detto Lordly

 

Origine e caratteristiche dei doukhobor

I Doukhobor sono gli aderenti ad una setta fondamentalista ortodossa che ebbe origine in Russia nel corso del XVIII secolo: questo periodo storico fu caratterizzato dallo sviluppo di diverse sette dissidenti nei confronti della Chiesa Ortodossa russa, soprattutto in seguito alle riforme del patriarca Nikon (vedi khlysty).

Il nome di questa setta, datole sprezzantemente dal Patriarca Ambrogio della Chiesa Russa Ortodossa nel 1785, deriva dal termine doukho-borets, che letteralmente significa lottatori dello spirito. Ambrogio intendeva che essi lottavano contro lo Spirito Santo, ma i D. mantennero volentieri il nome, precisando però che la loro lotta era assieme allo Spirito Santo.

I D. costituivano un gruppo pacifista (il rifiuto di prestare il servizio militare sotto gli zar creò loro non pochi problemi), iconoclasta e che si opponeva alle elaborate cerimonie religiose ortodosse, alle liturgie, alle gerarchie ecclesiastiche, ai governi secolari e perfino all'uso della stessa Bibbia, a favore di una "rivelazione interna" e di un rapporto diretto con Dio. Essi vivevano in comunità agrarie autosufficienti e praticavano il vegetarianismo.

Storia della setta nel XVIII e XIX secolo

Sembra che la fondazione della setta risalga ad una comunità creata intorno al 1730 [durante il regno della zarina Anna (1730-1740)] nel villaggio di Nikolai, nell'attuale Ucraina, da parte di Sylvan Kolesnikov (m. 1775).  In seguito i D. furono governati dal mercante di lane Ilarion Pobirokhin, che si proclamò l'incarnazione di Cristo. Si racconta anche che egli si faceva circondare da dodici apostoli (da cui derivarono in seguito i capi della comunità su base ereditaria), ma anche che faceva reprimere, spesso mediante l'omicidio e l'intimidazione, qualsiasi dissenso interno al movimento utilizzando dodici famigerati "angeli della morte". Comunque sia, i principi della setta iniziarono a creare problemi di convivenza con la società russa e perciò Pobirokhin decise di far emigrare la setta nella regione di Tambov, a sud-est di Mosca.

Tuttavia, durante il regno dello zar Paolo (Pavel) I (1796-1801) i D. furono duramente perseguitati e deportati nelle miniere della Siberia. La situazione migliorò durante il regno dello zar Alessandro I (1801-1825), anche grazie all'interessamento del senatore Lopukhin, poi ministro del governo, che fece assegnare a loro dei territori vicino alla Crimea. Eppure la situazione in Russia fu spesso difficile per i D., principalmente per le persecuzioni dei governanti locali (come a Tambov), ma anche per alcune decisioni a livello centrale, come quando il nuovo zar Nicola I (1825-1855) pretese nel 1825 da tutti i suoi sudditi un giuramento di fedeltà, che i D. rifiutarono.

Peter Vasilievich Verigin e la migrazione in Canada

Il rifiuto di scendere a compromessi con il governo russo portò inevitabilmente nel 1886 alla spaccatura del movimento in due tronconi: un gruppo (denominato "partito piccolo" e guidato da Alexei Zubkov), più moderato che accettava le leggi della società zarista, ed uno più radicale (partito grande), sottomesso solamente alle leggi di Dio e guidato da Piotr (più familiarmente noto con la forma inglese di Peter) Vasilievich Verigin (1859-1924), chiamato in inglese Lordly (il nobile), il più famoso dei capi del movimento, allevato da parte del precedente leader del D., la vedova (senza eredi) Lukeria Vasiliyevna Kalmikova (1841-1886), a diventare suo successore.

Tuttavia Verigin non poté immediatamente esercitare la sua leadership, perché fu arrestato con l'accusa di sedizione il giorno stesso del suo insediamento come capo della comunità e condannato all'esilio per quindici anni nella remota e gelida penisola di Kola (in Siberia).

La frattura con il governo russo, comunque, stava ormai diventando insanabile, soprattutto dopo che era stato introdotto il servizio militare obbligatorio in Russia negli anni '70 del XIX secolo, e il 29 giugno 1895, per ordine di Verigin, migliaia di D. inscenarono una clamorosa manifestazione di protesta anti-militare, bruciando in pubblico le loro armi.

La reazione del governo zarista non si fece attendere: fu lanciata una brutale campagna di repressione (400 - o forse più di 1.000 - D. vennero uccisi, mentre 9.000 furono esiliati nelle regioni del Transcaucaso), al quale si oppose pubblicamente il noto scrittore Lev Tolstoi (1828-1910), in contatto epistolare con Verigin, e grazie all'interessamento del quale e con l'aiuto dei quaccheri inglesi e americani, 8.000 adepti poterono emigrare nel periodo 1898-1905 in Canada, con la promessa da parte del governo locale dell'esenzione dal servizio militare e con l'offerta di terre libere da coltivare nel Saskatchewan.

Curiosamente, nello stesso periodo, la stessa decisione di emigrare in Canada fu presa dalle simili comunità agrarie e pacifiste hutterite e mennonite, residenti da più di un secolo in Russia e perseguitate per gli stessi motivi.

Verigin poté raggiungere i suoi adepti solamente nel 1902, ma i suoi ordini, trasmessi dall'esilio siberiano, crearono non pochi problemi ai nuovi coloni, in particolare quando il comando di non possedere individualmente terreno o denaro e di non allevare bestiame provocò la reazione dei D. residenti in Canada, che restituirono i fondi e lasciarono liberi le mucche, le pecore e i cavalli, donati dal governo locale per aiutarli ad organizzare le loro comunità! In seguito, grazie alla mediazione di Verigin, i D. ottennero di poter acquistare il terreno su base comunitaria.

Ulteriori scissioni

Poco dopo iniziarono i problemi nei rapporti con il governo locale, quando il nuovo ministro degli Interni, Frank Oliver (1853-1933), pretese che gli acquisti dei terreni fossero individuali e che i singoli D. giurassero fedeltà alla Corona britannica. Il braccio di ferro durò fino al 1907, quando 2.500 atti di proprietà comunitarie dei D. furono cancellati. Questa situazione provocò un'ulteriore frattura in tre gruppi distinti:

  • La maggioranza del movimento seguì tra il 1908 ed il 1912 Verigin in una massiccia migrazione nella parte meridionale della British Columbia, intorno alla città di Brilliant, dove si svilupparono diverse attività industriali nel campo alimentare (marmellate, gelatine e miele).

  • Gli indipendenti (edinolichniki) decisero di rimanere nel Saskatchewan e accettarono le condizioni del governo.

  • I "Figli della Libertà" o freedomiti (svobodniki), l'ala dura del movimento, seguì Verigin in un primo momento, ma in seguito si resero protagonisti di clamorosi e violenti casi di disubbidienza civile. Senz'altro la corrente più problematica del movimento, essa si sviluppò spontaneamente durante i primi anni di emigrazione nel Saskatchewan prima dell'arrivo di Verigin. Le caratteristiche del gruppo furono la lotta dura contro il sistema educativo locale (volevano, infatti, educare loro stessi i propri figli in russo), gli incendi di proprietà di altri D. o di scuole, le marce e le manifestazioni in totale nudità per dimostrare la propria purezza (come i medioevali adamiti). Detti atti dimostrativi non potevano certo non attirare l'attenzione delle autorità canadesi, che ebbero una certa difficoltà ad arginarli e dovettero perfino creare un corpo speciale della polizia canadese per sorvegliarli.

La crisi economica e la morte di Verigin

Dopo la prima guerra mondiale, i D. conobbero un momento difficile poiché molti terreni, per la crisi economica, rientrarono in possesso del governo locale o di speculatori finanziari.

Il 29 Ottobre 1924 Verigin rimase ucciso in un attentato dinamitardo, che fece saltare in aria la carrozza ferroviaria dove il leader stava viaggiando. I mandanti del suo assassinio rimasero per sempre sconosciuti: s'ipotizza un coinvolgimento di frange estreme dei freedomiti, oppure di gruppi malavitosi legati alle speculazioni sui terreni dei D., o una faida interna della famiglia Verigin con addirittura il figlio, e suo successore, Peter P. Verigin come anima nera della congiura.

I doukhobor oggigiorno

Negli anni '50 e '60 il movimento conobbe altri momenti di crisi: nonostante alcuni adepti riuscirono a ricomperare parte del terreno perduto, questo fu un periodo in cui gli incendi (perfino recentemente, nel 1992, ci furono simili episodi) e gli attentati perpetrati dai Freedomiti gettarono scredito sull'intero movimento.

Oggi vivono circa 30.000 seguaci D. in Canada e sono spiritualmente coordinati dalla USCC (Union of Spiritual Communities of Christ = Unione delle communità spirituali di Cristo). Essi pubblicano un giornale bilingue in inglese e russo, ISKRA (website http://www.iskra.ca/). Il loro sito ufficiale è http://www.doukhobor.org.