Doinel, Jules (1842-1902) e Chiesa gnostica (di Francia)

Fare clic per visualizzare la foto

Jules Doinel

 

I primi anni

Jules-Benoît Stanislaus Doinel du Val-Michel, nato a Moulins (in Francia) l'otto dicembre 1842 da una famiglia profondamente cattolica, entrò nel 1859 nell'ordine gesuita, ma le frequenti visioni mistiche dell'Eterno Femminino, di cui andava soggetto, furono motivo d'imbarazzo dei suoi superiori e del suo allontanamento nel 1861.

Egli decise allora di diventare archivista, diplomandosi all'École nationale des Chartes parigina nel 1866, e impiegandosi dapprima ad Aurillac poi, nel 1869, a Niort. Nello stesso periodo D. si sposò con l'attrice Stéphanie Françoise Le Clerc (1835-1873), la cui profonda fede cattolica lo allontanò dai suoi interessi per lo spiritismo, ma la prematura morte della moglie nel 1873 gli fece riprendere le sue consuete sedute spiritiche. Nel 1874 D. si risposò ed attraverso la famiglia della seconda moglie, entrò in massoneria: fu iniziato nel 1884 dal Grande Oriente di Francia, di cui successivamente curò l'archivio e la biblioteca del Museo massonico.

Nel frattempo, le sue doti di valente archivista gli procurarono la promozione nel 1875 all'Archivio di Orléans e, proprio facendo delle ricerche in una biblioteca della città nel 1888, egli scoprì un manoscritto medioevale redatto da Stefano, un canonico della Chiesa di Santa Croce ad Orléans, bruciato sul rogo nel 1022 per le sue dottrine gnostiche pre-catare.

La fondazione della Chiesa gnostica

Il ritrovamento accese l'interesse di D. per i vari movimenti gnostici del medioevo, come manichei, pauliciani, bogomili e catari (egli credeva, infatti, che la religione alla base della massoneria fosse lo gnosticismo), ma gli fece riprendere le sue visioni mistiche: una notte egli raccontò di essere stato visitato dall'Eone Gesù Cristo, che lo consacrò spiritualmente Vescovo di Montségur (la famosa roccaforte, ultimo baluardo nel 1244 della resistenza catara) e Primate degli Albigesi, ordinandogli di fondare una nuova chiesa.

In seguito a questa visione, D. entrò in contatto con i circoli esoterici, teosofici e spiritisti di Parigi. In particolare, fu introdotto nel salotto della contessa (poi duchessa di Medina Pomar e Lady Caithness) Maria de Mariàtegui (1832-1895), una seguace di Anna Bonus Kingsford (1846-1888), fondatrice della Società Ermetica, oltre che una teosofa e appassionata cultrice di sedute spiritiche: lei stessa si considerava la reincarnazione della regina di Scozia, Maria Stuarda (1542-1587). Le riunioni dalla contessa erano frequentate da noti esoteristi, come Stanislas de Guaita (1861-1897), Gérard Encausse, detto Papus (1865-1916) (che fece entrare D. nell'ordine martinista nel 1890) e Joséphin Péladan (1858-1918), fondatori dell'Ordine Cabalistico della Rosa-Croce nel 1887.

In queste sedute si evocarono vari personaggi del passato, come il già menzionato canonico Stefano e il vescovo cataro di Tolosa Guilhabert de Castres, ma la seduta che rimase memorabile fu quella del settembre 1889 (altre fonti citano il giugno 1890), quando 40 vescovi catari si manifestarono e consacrarono D. come vescovo di un'Assemblea del Paracleto, chiamata poi Chiesa Gnostica. Per la gestione di questo movimento, egli era intenzionato a farsi aiutare da una figura femminile, una "Sophia (l'eone, il cui nome significa Sapienza) in terra", ma, dopo il rifiuto di alcune candidate (tra cui la stessa contessa), dovette accontentarsi di una Sophia spirituale.

D. assunse il titolo mistico di Tau (ogni vescovo della sua chiesa anteponeva al proprio nome mistico questa lettera greca per ricordare l'ankh egizio) Valentino II, in onore del famoso caposcuola gnostico del II secolo, Valentino e, come patriarca della Chiesa gnostica, dichiarò la sua diretta discendenza dall'apostolo Giovanni (il diletto), il cui vangelo fu considerato il libro sacro. Questo riferimento a San Giovanni fa pensare ad una certa continuità della Chiesa gnostica con la Chiesa Gioannita dei Cristiani Primitivi, fondata nel 1831 da Bernard Raymond Fabré-Palaprat, che precedentemente (nel 1804) aveva ricostruito l'Ordine Templare.

Convinto che la Chiesa dovesse essere amministrata da coppie, formate da un vescovo maschile e una sophia femminile, D. scelse diversi esponenti dell'esoterismo francese dell'epoca per diventare i nuovi vescovi e sophie della Chiesa gnostica, come Papus, che divenne Tau Vincent, vescovo di Tolosa; Paul Sédir [pseudonimo di Yvon Le Loup (1871-1926)], Tau Paulas, coadiutore di Tolosa e vescovo di Concorrezzo; Lucien Chamuel [pseudonimo di Lucien Mauchel (m. 1936)], Tau Bardesane, vescovo di La Rochelle e Saintes; Louis-Sophrone Fugairon (1846-?), Tau Sophronius, vescovo di Béziers; Albert Jounet (1863-1929), Tau Théodotus, vescovo di Avignone; Marie Chauvel de Chauvignie (1842-1927), Sophia di Varsavia; e Léonce-Eugène Joseph Fabre des Essarts (1848-1917), Tau Synésius, vescovo di Bordeaux. I primi tre formavano il Sacro Sinodo dell'Ecclesia Gnostica.

La teologia della Chiesa comprendeva elementi delle dottrine gnostiche di Simon Mago, Valentino e Marco, del catarismo (di cui furono ricuperati due sacramenti: il Consolament, una forma di rito complesso con imposizione delle mani, e l'Aparelhament, una confessione pubblica dei propri peccati), della Chiesa cattolica (fu copiata una forma di messa con lo spezzamento del pane) e dell'iniziazione massonica.

Le dimissioni di D.

Improvvisamente, nel dicembre 1894, la decisione clamorosa: D. abdicò come patriarca della Chiesa e si dimise dalla massoneria. Poco dopo, si convertì al cattolicesimo, e nel maggio 1895, sotto lo pseudonimo di Jean Kostka, pubblicò il violento libello Lucifer démasqué (Lucifero smascherato), dove attaccò la Chiesa Gnostica, la massoneria, il martinismo, la teosofia e lo spiritismo. È altamente probabile che egli sia stato influenzato da Léo Taxil (pseudonimo di Marie-Joseph Antoine Gabriel Jogland-Pages, 1854-1907), un famigerato impostore ex massone, che aveva sparato a zero sulla massoneria, accusandola di mascherare riti satanici nei propri rituali e di accogliere Satana nelle proprie logge, e sui massoni satanisti, riuniti in una fantomatica setta denominata Ordine del Palladio [che sarebbe stato fondato dal noto massone americano Albert Pike (1809-1891)], salvo poi negare tutto nel 1897, con l'annuncio di essersi inventato ogni cosa per prendersi gioco dei cattolici.

Taxil e D. collaborarono per qualche anno, fondando una società di pseudo-massoneria cattolica, e, dopo la defezione di Taxil, D. continuò nei suoi libelli anti-massonici fino al 31 dicembre 1899, quando, in una lettera a Fabre des Essarts, eletto dal sinodo come suo successore alla guida della Chiesa gnostica, egli chiese la riammissione, adducendo che non aveva mai voluto abbandonare lo gnosticismo. Fu riconsacrato nel 1900 come Tau Jules, vescovo d'Alet e Mirepoix, ma diversi autori segnalano che mantenne un atteggiamento molto ambiguo fino alla sua morte, impegnandosi nella Chiesa gnostica, ma, nello stesso tempo, assistendo con regolarità alla messa cattolica.

D. morì a Carcassonne il 16 marzo 1902.

La Chiesa gnostica dopo la morte di D.

Il citato Fabre des Essarts rimase patriarca della Chiesa gnostica per 21 anni (1896-1917), durante i quali egli consacrò altri vescovi gnostici, tra cui il ventenne Jean Bricaud (1881-1934) come Tau Johannes, vescovo di Lione; Leon Champrenaud (1870-1925) come Tau Théophane, vescovo di Versailles; il famoso studioso d'esoterismo tradizionalista René Guénon (1886-1951) come Tau Palingénius, vescovo d'Alessandria; e Patrice Genty (1883-1964) come Tau Basilide.

Il patriarca e Bricaud estesero la dottrina gnostica, includendo concetti presi dalla gnostica alessandrina del II-IV secolo e, in generale, da molti riti iniziatici presenti nel mondo antico, ma, nel 1907, proprio Bricaud fu artefice di uno scisma interno con la fondazione dell'Église Gnostique Universelle (Chiesa Gnostica Universale).

Tuttavia la Chiesa gnostica di Fabre des Essarts continuò a sopravvivere anche grazie alla collaborazione di Guénon, che fu il direttore della rivista La Gnose dal 1909 al 1912, ma, dopo questa data, la Chiesa entrò in un periodo di decadenza irreversibile. Fabre des Essarts morì nel 1917, e né il successore Leon Champrenaud (morto nel 1925), né l'ultimo patriarca Patrice Genty, riuscirono a raddrizzare una lenta agonia del movimento, anzi, nel 1926, Genty decise di mettere in sonno (per usare un termine massonico) l'Eglise Gnostique de France, consigliando agli adepti di confluire nell'Église Gnostique Universelle di Jean Bricaud.

Altri fonti, tuttavia, negano quest'episodio, affermando che Tau Basilide (il nome mistico di Gentry) aveva deciso, invece, che la Chiesa diventasse un'ecclesia chiusa, non effettuando quindi più alcun'attività di proselitismo o di sviluppo dell'immagine della Chiesa. Questo pronunciamento portò ad un ulteriore scisma da parte di un gruppo di vescovi, che formò un proprio sinodo ed elesse presidente Lucien Chamuel (Tau Bardesane), ma dopo la morte di quest'ultimo nel 1937, il gruppo si disperse.