Coverdale, Miles (1488-1568)

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Miles Coverdale

 

Miles Coverdale nacque nel 1488 (o 1487) a Middleham (o, secondo altre fonti, a Coverham), nella contea inglese dello Yorkshire. Egli studiò filosofia a Cambridge, ottenne un dottorato all'università di Tübingen, in Germania, e fu ordinato prete a Norwich nel 1514. In seguito divenne un frate agostiniano nel convento di Cambridge e fu particolarmente noto per le sue traduzioni dell'Antico Testamento in inglese nel 1535, pubblicata assieme al noto traduttore e stampatore William Tyndale.

Dal punto di vista dottrinale, C. professava un moderato luteranesimo e faceva parte del circolo di Cambridge (fondato da Thomas Bilney e soprannominato Piccola Germania), assieme ad altri agostiniani, come Robert Barnes (1495-1540), tutti interessati ad approfondire le dottrine sviluppate dal loro più famoso confratello di Wittenberg, e a cattedratici dell'università, come lo stesso Bilney e Hugh Latimer.

Questo gruppo era appoggiato, a livello politico, dal Lord Gran Ciambellano Thomas Cromwell, che cercò di spingere Enrico VIII d'Inghilterra verso questa forma di chiesa riformata. Fra i suoi vari atti pubblici, Cromwell autorizzò, nel 1539, assieme all'amico Thomas Cranmer, diventato nel 1532 arcivescovo di Canterbury, la pubblicazione della Grande Bibbia, redatto da C. Ma nel 1539 stesso, Enrico VIII, che dal punto di vista dottrinale era rimasto cattolico nonostante lo strappo con Roma, fece approvare dal parlamento inglese i Sei Articoli (The Six Articles), di chiara ispirazione cattolica, che confermarono, tra l'altro, la validità del dogma della transustanziazione, l'Eucaristia sotto una sola specie, il celibato per i prelati, le Messe private e la confessione.  

L'anno dopo (1540), poi, Cromwell cadde in disgrazia per l'affare mal combinato del matrimonio di Enrico VIII con Anna di Cleves e venne successivamente decapitato. In seguito a quest'episodio, sebbene più collegato con il rifiuto di sottoscrivere i Sei Articoli, il re dispose una capillare persecuzione contro i protestanti: fu bruciato sul rogo nel 1540 il luterano Robert Barnes; il traduttore William Tyndale fu denunciato all'inquisizione spagnola, che lo bruciò a Bruxelles nel 1536; la protestante Anne Askew fu processata e bruciata sul rogo nel 1546; alti prelati di chiare simpatie riformiste, come i vescovi Hugh Latimer e John Hooper e l'arcivescovo Thomas Cranmer, dovettero o rifugiare all'estero o rivedere drasticamente le proprie idee. Lo stesso C. dovette adottare emigrare in Germania e nei Paesi Bassi per poter sopravvivere.

Molto meglio gli andò con il successore di Enrico, il giovane Edoardo VI (1547-1553) e con il reggente e Lord Protettore, suo zio Edward Seymour, duca di Somerset (1506-1552). Somerset era un buon amico di Cranmer e un convinto assertore della Riforma, che riprese vigore: C., ritornato in patria, fu consacrato da Cranmer vescovo di Exeter nel 1551 e divenne cappellano del re. Purtroppo fu un vero peccato che C., in questo momento di gloria, non si ricordasse delle persecuzioni subite e non dimostrasse più clemenza, soprattutto quando, presiedendo nello stesso 1551 come giudice al processo dell'anti-trinitariano Von Parris, lo condannò al rogo per le sue convinzioni.

Comunque alla morte di Edoardo e all'ascesa al trono della sorellastra cattolica Maria Tudor (1553-1558), C. cadde in disgrazia: fu privato del titolo di vescovo e imprigionato, ma poi gli fu permesso di andare in esilio in Danimarca e poi a Ginevra, dove C. si dedicò ad alcuni lavori letterari, come la traduzione in inglese del trattato di Calvino sull'Eucaristia, oltre che di lavori scritti da Bullinger, Erasmo, Lutero, Osiander, Bucero, Melantone. Nel 1554 egli divenne pastore e insegnante a Bergzabern, vicino a Strasburgo.

Alla morte di Maria, nel 1558, C. rientrò in Inghilterra, dove mantenne il titolo di vescovo e dove, volendo, avrebbe potuto riottenere il suo seggio, ma preferì ritirarsi a vita privata. Egli comunque contribuì all'investitura di Matthew Parker ad arcivescovo di Canterbury nel 1559 assieme ad altri tre ex-vescovi dei periodi di Enrico VIII ed Edoardo VI.

In seguito il vescovo di Londra, Edmund Grindal (ca. 1517-1583), gli procurò il posto di Rettore alla scuola londinese di San Magnus e una rendita, purtroppo abolita due anni dopo, pare per le sue idee calviniste. Ma l'enorme popolarità della sua Bibbia, che fu ristampata per ben trenta volte durante il regno di Elisabetta I (1558-1603), fece sì che anche quando gli introiti di C. divennero molto modesti, la stessa regina Elisabetta gli fece condonare alcuni debiti da lui contratti.

C. morì il 19 febbraio 1568 (ma altri autori propendono per il 20 maggio 1565), all'età di 80 anni, e fu seppellito nel cimitero di San Bartolomeo a Londra.